Laurene Powell Jobs (vedova di Steve) cerca i nuovi innovatori (ma è vietato parlare di Trump)

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Redazione Economia

La vedova di Steve ha chiamato a raccolta venture capitalist, filantropi e dirigenti del settore tecnologico presentando loro dieci startup innovative. Nessun riferimento al tycoon neo-presidente Usa, lei che ha sostenuto Harris

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Alcuni miliardari si stanno unendo all’amministrazione Trump. Altri stanno pensando di lasciare il Paese. Laurene Powell Jobs, una delle persone più ricche del mondo e convinta supporter della sua cara amica Kamala Harris, ha solo cercato di trasmettere ottimismo. Due settimane dopo le elezioni, Powell Jobs ha dato una forma inedita al suo lavoro filantropico in occasione di un evento chiamato «Demo Day», in cui dieci startupper da lei sostenute finanziariamente hanno presentato il loro lavoro in altrettanti Ted Talk.

Le idee promettenti e il mercato

L’obiettivo, ha raccontato il New York Times, è quello di mettere in contatto le persone che secondo lei hanno idee promettenti con le persone che hanno soldi e influenza. Sembra la riedizione de «Le cose preferite di Oprah», la famosissima conduttrice televisiva e autrice conosciuta per i suoi consigli su qualunque tema, ma la vedova Jobs volava molto più in alto, promuovendo cause di giustizia sociale e ricerca scientifica invece di gioielli o elettrodomestici da cucina.




















































Le idee per cambiare il mondo

Quest’anno i relatori da lei scelti a San Francisco hanno condiviso le loro idee sul cambiamento climatico, la salute delle donne, l’immigrazione, la creazione di protesi e l’istruzione in Africa davanti a un teatro pieno di venture capitalist, filantropi e dirigenti del settore tecnologico. Ciò che non hanno fatto è menzionare il nome di Donald J. Trump. Certo, l’evento era stato pianificato mesi prima delle elezioni, ma ci si sarebbe aspettato che i risultati, che in uno dei capisaldi liberal del Paese come è la Silicon Valley considerano disastrosi, sarebbero venuti fuori. Non è successo.

Il patrimonio della vedova

La signora Powell Jobs, il cui defunto marito era il co-fondatore di Apple Steve Jobs, controlla una fortuna del valore di 11 miliardi di dollari e ha una serie di interessi in cui investe. Nel 2017 ha acquistato la maggioranza della rivista The Atlantic. Attraverso la sua azienda, Emerson Collective, supporta le organizzazioni non profit che effettuano investimenti di capitale di rischio in aziende private. I suoi interessi includono il controllo delle armi, la riforma carceraria, la fine del razzismo e la riduzione dell’inquinamento. Il suo obiettivo, spiega, è finanziare le persone che stanno «facendo grandi cambiamenti» per migliorare il mondo.

Il fronte pro-Kamala

Lei stessa si è mobilitata durante le elezioni. Ha silenziosamente donato milioni a un’organizzazione che sosteneva Kamala Harris. Viene considerata una persona riservata che evita per lo più la stampa e i social media. Non pubblica su X da maggio 2020, quando definì l’America «Diversa. Positiva. Intraprendente. E infusa di speranza». Mentre una schiera di imprenditori miliardari, tra cui Jeff Bezos, Sam Altman, Mark Zuckerberg e persino il più progressista Mark Cuban, si congratulavano con Trump per la sua vittoria, Powell Jobs non si è unita alla squadra di sostenitori del presidente eletto.

Il futuro del Paese

Non ha detto nulla di Trump al suo evento. In un’intervista successiva nella sala verde del teatro, è sembrata calma e ottimista riguardo alla futura amministrazione della Casa Bianca. Ha affermato che le innovazioni in materia di cambiamenti climatici, ad esempio, possono essere redditizie e vantaggiose per le aziende, quindi il settore privato continuerà a sostenerle indipendentemente da chi sarà il presidente. Ritiene che la nuova amministrazione non vanificherà gli sforzi degli imprenditori in cui investe, a patto che le loro idee siano compatibili con il mercato.

Chi c’era

Joe Kennedy III, ex membro del Congresso del Massachusetts e nipote di Robert F. Kennedy, era presente all’evento, per aiutare a presentare gli oratori e gli artisti musicali. In passato, ha affermato di avere «differenze molto profonde» con suo zio, Robert F. Kennedy Jr., che ha diffuso teorie cospirative sui vaccini ed è la scelta di Trump per il segretario alla salute e ai servizi sociali. Ma niente di tutto ciò è emerso all’evento, almeno non pubblicamente. Powell Jobs ha iniziato l’evento con un breve saluto dal palco prima di sedersi in seconda fila. È apparsa di nuovo sul palco per una conversazione con Jensen Huang, l’amministratore delegato di Nvidia, che domina il mercato dei chip per computer utilizzati per costruire l’intelligenza artificiale. Trump è il convitato di pietra.

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1 dicembre 2024 ( modifica il 1 dicembre 2024 | 09:40)

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