«Le strade del Giro d’Italia? Non troviamo le risorse»

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Finanziamenti e agevolazioni

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L’occasione è arrivata ieri durante l’incontro con il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, giunto a Bari per discutere con gli amministratori pugliesi di finanziamenti e agevolazioni per i Comuni. La sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone ha preso la parola per segnalare le spese che il suo Comune deve sostenere per poter ospitare la tappa del Giro d’Italia: «Vorrei un suggerimento per sapere come posso fare per salvare un evento di grande importanza. Avere il Giro d’Italia è una grande occasione per la città di Lecce e per il territorio, per lo sviluppo del turismo sportivo e della cultura dello sport – ha dichiarato la sindaca Poli Bortone, rivolgendosi al ministro -. Devo confessare che non sappiamo più a chi rivolgerci, abbiamo un problema serissimo: i tecnici, visionando il percorso, sono rimasti impressionati da una serie di strade devastate da operazioni senza programmazione. In passato sono intervenuti, non hanno rifatto il manto stradale come avrebbe dovuto essere, le strade sono rappezzate, ci sono dei dossi che devono essere rimossi».

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L’operazione di ripristino chiede un intervento di due milioni di euro e il Comune, dopo aver fatto diversi tentativi, anche con il Ministero che ha possibilità d’intervento solo su strade nazionali, non sa che soluzione adottare. «Con grande sacrificio abbiamo messo in bilancio i 250mila euro che servono per poter partecipare all’evento, ora serve il resto – continua la Poli Bortone -. Abbiamo fatto un censimento delle strade e inviato tutto alla Regione, oltre un mese e mezzo fa; Emiliano era sembrato possibilista all’inizio, poi non ho avuto risposta. Informalmente ci ha fatto sapere che è probabile che non riesca ad intervenire». Il ministro ha prontamente risposto rassicurando la sindaca: «Entro 48 ore le darò una risposta». Risposte da parte del Ministero e indicazioni per accedere ai finanziamenti: lo scopo dell’incontro è stato raggiunto.

Moderato da Fiorenza Pascazio, presidente Anci Puglia, all’incontro erano assenti il presidente Michele Emiliano e l’assessore Raffaele Piemontese, sostituiti dall’assessora all’Ambiente, Serena Triggiani, che ha dichiarato come «lo sport e la cultura siano volano del territorio», aggiungendo la necessità di prestare attenzione sullo sport al femminile e sulle politiche di genere. Presente il sindaco di Bari, Vito Leccese, che riguardo la situazione a Taranto per i Giochi del Mediterraneo ha dichiarato: «Tutti i comuni della Puglia potrebbero prestare soccorso amministrativo per portare a termine i lavori e avere i giochi».

Il ministro nel suo intervento, dopo i doverosi saluti, è andato spedito nell’elencare i tanti progetti realizzati e soprattutto da programmare nei prossimi mesi a favore dello sport e della cultura. «La Puglia è tra le regioni più propositive – ha esordito Abodi –. E per tutte le amministrazioni che stanno incontrando delle difficoltà sto cercando di capire come poter trovare delle soluzioni per quanto riguarda le componenti di finanziamento per i sindaci in dissesto, per il quale non hanno responsabilità diretta. Gli enti vanno sostenuti e supportati. Seguiremo tutti i progetti finanziati rispettando tutte le tempistiche. Stiamo lavorando moto con i fondi Fsc 21-27, ora dobbiamo capire quello che è stato finanziato e quello che manca ancora. abbiamo ancora delle quote e l’80 per cento delle quali devono essere investite al sud». E poi i progetti realizzati: il finanziamento di 1548 playground, realizzati con Anci a favore dei piccoli comuni; e una proposta che è valsa l’applauso di tutta la platea: l’intenzione di permettere alle amministrazioni di usufruire delle strutture sportive scolastiche, al momento gestite dai dirigenti con regolamenti molto restringenti. Grande importanza avranno i progetti che coinvolgeranno le scuole e gli studenti: con la creazione di palestre e di percorsi di educazione motoria. Verranno recuperare impianti pubblici nelle vicinanze degli istituti e adibiti a palestre aperte a tutti; e ci sarà la possibilità di attrezzare spazi non convenzionali.

In mattinata Abodi era stato a Taranto per visitare alcuni impianti che saranno utilizzati per i Giochi del Mediterraneo Taranto 2026. «Torniamo a Roma- ha commentato – con sensazioni estremamente positive per tutto quello che riguarda gli investimenti che sono stati destinati dal governo e mi preme ricordare l’opera appassionata dell’allora ministro Fitto che è stato determinante nella collaborazione per l’individuazione delle risorse necessarie, 275 milioni che saranno utilizzati bene, che saranno un’eredità formidabile per quanto riguarda questi Giochi del Mediterraneo, diffusamente nella Regione». «A queste risorse – ha aggiunto – credo che se ne aggiungeranno altre regionali per opere che non saranno riconducibili direttamente ai Giochi ma che comunque consentiranno il miglioramento delle infrastrutture pubbliche e quindi l’offerta sportiva, raccogliendo la sfida direi costituzionale di rendere lo sport sempre più a disposizione delle comunità».

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