SAN VALENTINO ABRUZZO CITERIORE: NATA COMUNITA’ ENERGETICA RINNOVABILE | Notizie di cronaca

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PESCARA –  Con la firma dell’atto costitutivo sottoscritto dal sindaco di San Valentino in Abruzzo Citeriore Antonio D’Angelo, da Rita Silvaggi presidente del circolo Legambiente Maiella e da Maurizio Mastrodicasa, vicepresidente del circolo, ha preso il via sul territorio della Maiella occidentale la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) sanvalentinese, tra le prime ad essere realizzate nella nostra Regione.

L’iniziativa che segna un importante traguardo nella transizione energetica del nostro territorio, è stata realizzata con il supporto del progetto BeComE, da Borghi a Comunità Energetiche , promosso già nel 2022 da Legambiente, Kyoto Club e Azzero CO2 con l’obiettivo di trasformare i piccoli comuni italiani in protagonisti della sostenibilità ambientale e per accompagnare l’uso dei fondi del PNRR dedicati ai comuni sotto i 5000 abitanti.

Il progetto BeComE, che include 17 comuni pilota in tutta Italia, ha fornito il supporto necessario per la creazione della CER, che permetterà l’autoconsumo di energia rinnovabile prodotta sul posto, anche grazie alla partnership con Etex Building Performance che vedrà nascere un primo impianto fotovoltaico di 1MW su una porzione di terreno della cava in località Trovigliano, alle porte del paese, finanziato da AzzeroCO2.

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In questo modo, si abbatteranno le bollette energetiche con significativi risparmi per famiglie e Comune, si ridurrà la dipendenza da fonti energetiche esterne inquinanti e si emetterà meno CO₂.

L’innovativa esperienza abruzzese il 6 marzo rappresenterà la nostra regione al KEY – The Energy Transition EXPO 2025 di Rimini, insieme, tra gli altri, a Pollica, comune campano, e al molisano Castel del Giudice.

“La costituzione della CER – afferma il Sindaco di San Valentino in Abruzzo Citeriore Antonio D’Angelo – rappresenta un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile e autosufficiente per la nostra comunità e di contrasto allo spopolamento delle aree interne. Siamo riusciti a trasformare un’idea in realtà, coinvolgendo attivamente i cittadini in un progetto comune che tiene insieme le opportunità offerte dalle energie rinnovabili, non solo dal punto di vista tecnologico e ambientale, ma anche dal punto di vista della coesione territoriale, dello sviluppo e della progettazione partecipata.”

“L’ingresso nella CER – dichiara Ermanno Mazzocca Assessore all’Ambiente del Comune di Caramanico Terme – è anche un’ottima occasione per valorizzare l’Unione dei Comuni Città della Maiella nata nel 2024. Fare rete tra i piccoli Comuni e attivare sinergie amministrative permette di ottimizzare le energie, risolvere i problemi comuni ed esprimere al meglio le risorse migliori che ognuno di noi ha a disposizione”.

“Questo è solo l’inizio di un percorso che speriamo possa ispirare altri comuni a intraprendere la stessa strada – ha aggiunto la Presidente del circolo Legambiente Maiella Rita Silvaggi – come già sta avvenendo sul nostro territorio con il coinvolgimento delle amministrazioni di Bolognano, Caramanico Terme e Salle. La forza della CER è l’apertura alla comuntà e lo stimolo a innescare processi di cittadinanza attiva. Oggi l’impegno condiviso di tutti i cittadini, i comuni compresi nella cabina primaria, le imprese e le istituzioni locali è la partecipazione attiva per contribuire alla crescita dei vantaggi offerti dall’autoconsumo di energia rinnovabile e alla realizzazione dei progetti che verranno scritti proprio a partire dalle esigenze della cittadinanza”

 

“Oggi le CER rappresentano un elemento fondamentale della transizione energetica del Paese e della nostra regione – dichiara Silvia Tauro, Presidente Legambiente Abruzzo – non solo perché un quarto della potenza da installare nei prossimi cinque anni verrà da impianti come questo, ma soprattutto perché contribuiscono a riscrivere il dibattito intorno alle energie rinnovabili e al loro impatto sul territorio. Dalle CER ai grandi impianti, gli elementi fondamentali per una giusta transizione energetica non sono i veti e le moratorie, ma regole certe e partecipazione: guardare al futuro e saperne cogliere le possibilità deve essere la sfida per tutti i nostri amministratori, non solo per vincere la sfida climatica ma anche per affrontare l’instabilità politica ed economica che ogni giorno di più ci colpisce tutti”.

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