L’8 marzo è un’occasione per celebrare i successi delle donne, ma anche per riflettere sulle sfide ancora aperte, in particolare sul divario tra le politiche di welfare e la realtà femminile italiana.
I dati rilasciati dall’ultimo Gender policy report 2024 di Inapp, sono impietosi. Se da un lato il tasso di occupazione femminile ha raggiunto il 56,5% – in miglioramento rispetto agli anni passati – il divario retributivo resta: le donne guadagnano in media il 43% in meno degli uomini, superando la media UE del 36,2%. Questo è dovuto in parte alla maggiore presenza di donne in lavori part-time o con contratti non standard, come quelli a tempo determinato, che limitano la possibilità di avanzamento di carriera.
Il gender gap occupazionale in Italia rimane critico. Si aggiunga poi che quando la famiglia chiama, a sacrificarsi è quasi sempre la donna, perdendo importanti opportunità di crescita professionale. Le responsabilità familiari gravano in modo sproporzionato sulle donne: l’80% dei congedi parentali viene richiesto da lavoratrici, e il 16% abbandona il lavoro dopo la maternità, un dato nettamente superiore al 2,8% registrato tra gli uomini. A peggiorare il quadro,un divario salariale di genere stimato in 5.000 euro annui.
“Questo crea un disallineamento tra le misure di sostegno economico e le reali necessità della popolazione femminile. È necessario richiamare l’attenzione su un divario che resta troppo ampio: le politiche di welfare in Italia non rispondono ancora del tutto alle esigenze delle donne. Il gender gap occupazionale e retributivo evidenziato, mostra quanto sia urgente intervenire per garantire pari opportunità di carriera e di crescita. In BonusX crediamo che semplificare l’accesso ai benefici e ai sostegni economici sia un passo fondamentale per ridurre queste disuguaglianze e supportare concretamente le donne e le lavoratrici italiane”. spiegano Giovanni Pizza e Fabrizio Pinci di BonusX, startup innovativa a vocazione sociale nata per aiutare i propri utenti a scoprire bonus e agevolazioni.
Colmare il gender gap: il ruolo chiave di incentivi e sostegni per le donne
In questo contesto, strumenti come il bonus per le mamme lavoratrici, il Fondo Impresa Femminile e gli incentivi per l’assunzione rappresentano risorse cruciali. Iniziative di questo tipo non solo offrono un supporto economico immediato, ma promuovono l’ingresso, la permanenza e l’avanzamento delle donne nel mercato del lavoro.
Eccone alcuni:
Bonus assunzione donne: il Decreto Coesione 2025 prevede un’esenzione totale dal versamento dei contributi previdenziali per chi assume donne a tempo indeterminato. L’agevolazione, valida per tutte le lavoratrici indipendentemente dall’età, è soggetta a un limite di 650 euro mensili per un massimo di 24 mesi.
Bonus mamme lavoratrici: è un esonero del 100% sui contributi previdenziali, a carico delle madri lavoratrici, dipendenti del settore pubblico o privato, con almeno 3 figli. Che si traduce in un aumento dello stipendio delle madri che può arrivare fino ad un massimo di 3.000 euro. l’esonero è applicabile fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più giovane.
Fondo Impresa Femminile: è un’iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che mira a favorire la partecipazione delle donne al mondo imprenditoriale. Questo fondo offre contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per sostenere sia la creazione di nuove imprese femminili che il consolidamento di quelle esistenti. Le agevolazioni coprono una percentuale delle spese ammissibili, variabile in base all’anzianità dell’impresa e all’entità del progetto.
Assegno di maternità dello Stato: è un sostegno finanziario per mamme lavoratrici comprese quelle con lavori occasionali o irregolari, purché abbia versato un contributo minimo. Si può richiedere entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’ingresso del minore in famiglia tramite adozione o affidamento. Questa misura è pensata per le mamme che non riescono ad accedere alla maternità obbligatoria pagata dal datore di lavoro oppure hanno una maternità di importo molto basso.
Misura ON, Oltre Nuove imprese a tasso zero: permette di finanziare, su tutto il territorio nazionale, la creazione e sviluppo di micro e piccole imprese fondate dai giovani tra i 18 ed i 35 anni oppure da donne di tutte le età. Il finanziamento prevede una copertura che può arrivare fino al 90% delle spese ammissibili a seconda delle caratteristiche dell’impresa e del tipo di progetto. Le risorse finanziarie vengono destinate a iniziative per l’acquisto di beni materiali e immateriali, la consulenza e altre spese relative all’avvio e al consolidamento dell’impresa.
“Il vero cambiamento nasce dall’accesso a politiche di welfare eque, capaci di creare opportunità reali e ampliare le risorse a disposizione delle donne riconosciute non solo in quanto madri, ma lavoratrici, imprenditrici e in tutte le altre mille possibili realizzazioni”. conclude Giovanni Pizza.
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