I 2 rigori sono determinanti! Lo scontro salvezza si decide dagli 11 metri

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Continua il momento positivo del Settimo che inanella il 5° risultato utile in campionato con un 2-1 pesantissimo davanti ai propri tifosi nello scontro diretto contro la Virtus Accademia che prima di questa gara era a quota 17 punti, al pari dei settimesi in zona retrocessione. Sono 3 punti fondamentali in ottica salvezza quelli conquistati dai ragazzi allenati da Corrado Mariconda, considerando anche la vittoria della Rivarolese e la sconfitta favorevole dello Charvensod. 
Alla squadra di casa bastano solo 6 minuti per sbloccare il risultato con Andrea Fiorito che riceve in profondità dai piedi educati di Jacopo Giraudo e deposita in rete dopo aver saltato il portiere con un rimpallo. Poco dopo la metà del primo tempo, però, la Virtus Accademia riporta la parità con Alessio Di Parigi che non si fa ipnotizzare dal portiere nell’1vs1. Cade nell’ipnosi, invece, il suo compagno di reparto Alessandro Crepaldi che fallisce dal dischetto l’opportunità del 2-1 poco prima dell’intervallo, concedendo al n° 1 viola Andrea Velardo il lusso di un rigore parato per nulla banale. Impara bene la lezione ad inizio ripresa Stefano Trenchea a cui non tremano le gambe in occasione del secondo rigore della partita che trasforma nel 2-1, risultato che perdurerà per tutta la ripresa.

CRONACA

La squadra di Corrado Mariconda entra in campo con un 4-3-3 con Fiorito prima punta con caratteristiche da falso 9 e il duo MassenaLo Buono ai suoi lati. 4-2-3-1 invece per i bianconeri di Giancarlo Usai in cui il terminale offensivo è Crepaldi, supportato da un tris di trequartisti alle sue spalle. Nei primissimi minuti è la Virtus ad approcciare meglio la gara facendosi vedere in avanti due volte sull’iniziativa di un vivace Taffarel, terzino destro con la maglia numero 22. La prima occasione per i padroni di casa, però, è subito determinante: un errore difensivo della Virtus sul rilancio lungo di Velardo dalla propria area regala al Settimo una situazione favorevole in campo aperto ed è bravissimo Giraudo a imbucare per Fiorito che, a tu per tu con Massaro, vince il rimpallo nel tentativo di dribblare il portiere e deposita in rete l’1-0. Il gol dà fiducia ai viola che attentano nuovamente la porta difesa da Massaro con il tiro di poco fuori di Trenchea. Anche gli angoli sono un fattore importante in una partita come questa e i viola lo sanno bene: sugli sviluppi di un corner Fiorito la spunta in mischia e tira un diagonale mancino che colpisce il palo, il pallone carambola su Porcino che nel tentativo di salvare il raddoppio rischia l’autogol, ma deve ringraziare ancora lo stesso palo che riconsegna il pallone tra le braccia di un fortunato Massaro. C’entra poco la fortuna, invece, poco dopo sul mancino potente di Lo Buono sul quale Massaro si salva con un mezzo miracolo di piede. Con questa parata si chiude il forcing viola e si ricomincia a vedere la Virtus in zona offensiva con la punizione di Porcino che scheggia la parte alta della traversa. In questa parte centrale del primo tempo la gara è equilibrata con occasioni da entrambe le parti: Fiorito sfiora un eurogol dopo aver ricevuto un lancio con il contagiri da Giraudo e aver aggirato due avversari verso il centro del campo, ma il suo destro esce di poco a lato del palo; per la Virtus l’occasione d’oro per il pari capita sul destro al volo di Crepaldi che spreca non colpendo benissimo il pallone. L’equilibrio che si vede in campo trova la sua applicazione pratica al 25′ grazie a Di Parigi che sfugge in mezzo ai due centrali e fredda in uscita Velardo con un tocco dolce di mancino. Dopo l’1-1 i ritmi della gara si abbassano e i 22 giocatori in campo vivono una fase di studio con l’unica occasione di Massena, che sfiora un gol bellissimo con un’azione personale culminata con un tiro poco preciso. Questa conclusione anticipa di qualche manciata di secondi un episodio chiave della partita. In area di rigore del Settimo si svolge un’azione concitata e Porcino anticipa Borgotallo che lo atterra, costringendo il direttore di gara a fischiare il rigore. Sul dischetto si presenta Crepaldi che apre il piattone destro, ma calcia troppo debolmente permettendo a Velardo di distendersi e parare. Gli ultimi 3 minuti del primo tempo più il recupero vedono il Settimo più intraprendente tra angoli e tiri verso la porta, ma senza ad essere realmente pericoloso. Termina 1-1, quindi, la prima frazione di gioco di questo scontro diretto per la salvezza.

Le squadre rientrano in campo con una sola modifica apportata da Usai: entra Chiechio sulla trequarti al posto del terzino Curea, con Antonica che scala dalla posizione di ala sinistra al suo posto. Il secondo tempo inizia subito con un altro calcio di rigore, questa volta per il Settimo: Massena sfugge alla difesa, si scontra con il difensore e cade a terra. Per l’arbitro ci sono gli estremi per il penalty che viene realizzato da Trenchea tirando dallo stesso lato in cui il rigore precedente era stato parato dal suo portiere a fine primo tempo. Il 2-1 obbliga la Virtus a ributtarsi subito in avanti a cercare il pareggio, ma così facendo si espone alle ripartenze rapide dei padroni di casa che sfruttano i due esterni Massena e il subentrato Said. Bisogna aspettare il 18′ per la prima vera occasione da gol della ripresa, rigore a parte: Crepaldi recupera il pallone a metà campo con un possibile fallo non fischiato dall’arbitro e imbuca per la corsa di Di Parigi che calcia di prima intenzione, trovando però la respinta attenta di Velardo. Dopo altri 3 minuti è Trivisonne a calciare da fuori area, ma Velardo si limita ad osservare la sfera uscire di poco a lato del palo alla sua destra. Il tecnico della Virtus Usai tenta di dare la scossa per gli ultimi 10 minuti con un triplo cambio, ma il Settimo in questa fase sembra difendersi in modo molto efficace, riuscendo anche a ripartire con rapidità sfruttando le giocate di un Fiorito in grande spolvero. Il finale infatti, nonostante la posta in gioco sia molto alta, è più tranquillo del previsto per il Settimo che non rischia praticamente nulla e, anzi, calcia anche un paio di volte verso la porta di Massaro nei minuti di recupero.
Il triplice fischio, dunque, sancisce la vittoria per 2-1 del Settimo che con questo risultato esce dalla zona retrocessione salendo a +3 dalla Virtus Accademia che resta ferma a quota 17 punti.

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TABELLINO

SETTIMO-VIRTUS ACCADEMIA 2-1

RETI (1-0, 1-1, 2-1): 6′ Fiorito (S), 25′ Di Parigi (V), 2′ st Trenchea (S).
SETTIMO (4-3-3): Velardo 7.5, Salassa 6.5, Trenchea 7.5, Dascalu 6.5, Pidghirnii 7, Giraudo 7.5, Borgotallo 6.5 (15′ st De Luca 6.5), Coduti D. 7 (38′ st Parmeggiani sv), Lo Buono 7 (13′ st Said 6.5), Fiorito 8 (42′ st Ferrara sv), Massena 7 (30′ st Parzanese sv). A disp. Marega, Motto, Paduano, Dilej. All. Mariconda 7.5. Dir. Parzanese – Dell’Aquila.
VIRTUS ACCADEMIA (4-2-3-1): Massaro 7, Taffarel 7 (32′ st Ricchitelli sv), Curea 6.5 (1′ st Chiechio 7), Ciarleglio 6.5, Gusella 6.5, Trivisonne 6.5, Antonica 7, Porcino 7 (15′ st Suraci 6.5), Mazzoccoli 6.5, Di Parigi 7 (32′ st Zeneli sv), Crepaldi 6.5 (32′ st Lino sv). A disp. Frascaria, Gavril, Vasiliu. All. Usai 6.5. Dir. Mazzoccoli – Garbino.
ARBITRO: De Francesco di Torino 7.
AMMONITI: Giraudo (S), Antonica (V), Suraci (V).

PAGELLE

SETTIMO

Velardo 7.5 L’estremo difensore del Settimo è uno dei giocatori chiave di questa partita. Con la parata sul rigore battuto da Crepaldi mantiene il risultato di parità fino all’intervallo, che sarà una svolta della gara visto il rigore conquistato dai viola nei primi minuti della ripresa.

Salassa 6.5 Sul suo lato viene creata molta densità dai giocatori offensivi della Virtus, tra gli inserimenti di Di Parigi esterni e la corsa di Antonica, ma tutto sommato se la cava bene in fase difensiva. Non particolarmente attivo, però, l’apporto nelle zone avanzate di campo.

Trenchea 7.5 Maggiormente tranquillo da un punto di vista difensivo dal momento che l’iniziativa offensiva avversaria parte soprattutto sul lato destro dei viola. Questo gli permette anche di spingere di più e attentare alla porta difesa da Massaro un paio di volte con conclusioni dalla distanza non lontane dallo specchio della porta. Ultimo, ma ovviamente non per importanza, realizza il rigore che regala 3 punti che pesano come macigni al Settimo.

Dascalu 6.5 Con Pidghirnii forma una bella coppia difensiva, affiatata e attenta nel chiamarsi marcature, anticipi e coperture. Ribatte più volte di testa i lanci profondi dei bianconeri, anche se non è perfetto nel posizionamento in un paio di situazioni, come quella che porta al gol dell’1-1 di Di Parigi.

Pidghirnii 7 Come Dascalu ha una parte di colpa sul gol del pareggio bianconero, colpa che però espia con una prestazione estremamente solida. Tante chiusure decise, un paio di anticipi secchi sull’attaccante seguiti da sgroppate offensive di personalità e nessun rischio corso in costruzione sono 3 elementi molto positivi nella prova del capitano dei viola.

Giraudo 7.5 Limitarlo nella descrizione al ruolo di play basso davanti alla difesa sarebbe decisamente riduttivo, nel male ma soprattutto nel bene. In qualche occasione infatti lascia qualche buco sulla propria trequarti, ma questa sua interpretazione arrembante del ruolo ha più sbocchi positivi che negativi. Un numero altissimo di palloni recuperati seguiti da altrettante azioni pericolose propiziate, come ad esempio in occasione dell’assist al bacio che porta alla rete di Fiorito che sblocca la partita

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Borgotallo 6.5 Prestazione di sostanza nella mediana a 3 del Settimo, con qualche picco positivo e anche qualche negativo, uno su tutti il rigore causato con un pizzico di ingenuità, per sua fortuna parato da Velardo che potrà estorcergli qualche favore nei prossimi giorni per pareggiare i conti. Sarebbe ingiusto, però, limitare la sua prova a questo episodio negativo. Infatti il 7 viola ha contribuito a suon di contrasti a rendere solido il centrocampo dei padroni di casa, ed è pure andato vicino al gol nel primo tempo con un destro che si è impennato sopra la traversa.

15′ st De Luca 6.5 Entra inizialmente come terzino destro, per poi scalare in avanti nel finale per sfruttare le sue caratteristiche fisiche per proteggere il pallone e tenerlo lontano dalla propria porta. L’impatto emotivo con la gara è positivo, come dimostrato da una serie di contrasti vinti e dai suoi compiti difensivi portati a termine nei 25 minuti a sua disposizione.

Coduti D. 7 Ha dei lampi di buonissima tecnica l’ex-Pro Eureka, anche se la fiducia nei propri mezzi ogni tanto è cattiva consigliera portandolo a rischiare alcune giocate offensive un po’ troppo azzardate. In ogni caso la sua qualità è utile a “pulire” il possesso dei padroni di casa, uscendo da situazioni concitate in mezzo al campo con qualità. (38′ st Parmeggiani sv)

Lo Buono 7 È bravo nel primo tempo a supportare Fiorito in avanti, proteggendo la palla e facendo salire la squadra. Si rende anche pericoloso con un bel mancino dal limite che trova la grande parata del portiere con il piede, ma non in occasione della punizione calciata a fine primo tempo in cui avrebbe potuto fare decisamente meglio.

13′ st Said 6.5 Subentra come esterno per dare vivacità alla squadra in una fase in cui la Virtus doveva per forza segnare e si poteva esporre alle ripartenze. Con delle buone giocate crea qualche presupposto per delle occasioni per i padroni di casa, ma la squadra non accompagna con tanti uomini le azioni offensive in questo finale e le sue azioni terminano con un nulla di fatto. Chiude la gara da perno centrale dell’attacco dopo l’uscita nel recupero di Fiorito.

Fiorito 8 Sicuramente è il giocatore più pericoloso dei 22, più cambi, presenti in campo. Dopo 6 minuti sblocca il risultato e nel corso del primo tempo sfiora altre volte la doppietta. In particolare accarezza il bis colpendo il palo in mischia e con un potenziale eurogol da standing ovation del pubblico: controllo perfetto sul lancio di Giraudo e dal centro sinistra aggira due avversari e dai 30 metri in posizione centrale del campo fa partire un destro potente diretto all’incrocio alto dei pali che esce di poco a lato. Nel secondo tempo, invece, si cala nel ruolo di lottatore facendo più volte salire la squadra e guadagnando falli molto utili. Una prova da puro trascinatore. (42′ st Ferrara sv)

Massena 7 Nel primo tempo fatica ad accendersi, ad eccezione di una singola occasione in cui emula il tentativo di poco prima di Fiorito e dopo aver saltato due avversari calcia con potenza, senza però trovare la giusta precisione. Trova il modo di essere decisivo nel primo minuto della ripresa con un’accelerazione sulla sinistra che culmina con la conquista del rigore, tirato poi da Trenchea, che decide la vittoria viola. (30′ st Parzanese sv)

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All. Mariconda 7.5 La sua squadra è combattiva e non rischia molto. Paga alcune ingenuità in occasione del gol e del rigore, ma a parte queste due situazioni si difende abbastanza bene e riparte con pericolosità. Anche i cambi, di Said e De Luca soprattutto, donano maggiore vitalità e intensità alla squadra in un momento cruciale dopo il vantaggio in cui poteva perderla per un calo fisico. Inoltre pensando a quanto valesse questa gara, il fatto di aver sofferto pochissimo nel finale, è sicuramente un elemento che certifica il grande periodo di forma della sua squadra.

VIRTUS ACCADEMIA

Massaro 7 Disputa una buona gara con delle uscite sicure in presa alta e bassa, e in un’occasione anche respingendo con i pugni. Nel primo tempo è anche decisivo nell’evitare il raddoppio immediato con una parata complicata in controtempo sul mancino di Lo Buono, respinto con il piede. In occasione dei gol, invece, non ha particolari colpe: il rigore è ben calciato mentre sul primo gol è anche sfortunato nel rimpallo con Fiorito.

Taffarel 7 Comincia benissimo nel primo tempo creando due situazioni offensive nei primissimi minuti, prima facendosi atterrare sulla trequarti e poi scodellando un crosso interessante dalla destra. Anche in fase difensiva sembra insuperabile nel primo tempo che chiude ad altissimi voti, ma nella ripresa il calo fisico che si tramuta in un calo di efficacia difensiva è abbastanza evidente, non tanto per il livello dimostrato nella ripresa, quanto per la prestazione veramente eccezionale dei primi 40 minuti. (32′ st Ricchitelli sv)

Curea 6.5 Alterna delle giocate molto positive alla ricerca della punta o tramite una sovrapposizione offensiva, a dei momenti di blackout in cui si lascia superare in modo troppo semplice dall’avversario o in cui perde il tempo della giocata non riuscendo a mantenere il possesso del pallone.

1′ st Chiechio 7 Entra e subito si notano le sue qualità tecniche, soprattutto quando tocca il pallone con il mancino. Aggiunge imprevedibilità alla trequarti bianconera, ma si ritrova troppo spesso lontano dalla porta non essendo mai nella condizione di poter realmente fare male alla difesa avversaria.

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Ciarleglio 6.5 Prestazione complicata per i due centrali difensivi della Virtus che hanno a che fare con un Fiorito in giornata di grazia. Difensivamente tra i due soffre un po’ di meno, ma pesa tanti il fallo che porta al rigore del 2-1, non nettissimo ma neanche inventato perché effettivamente il contatto c’è e con maggiore attenzione poteva essere evitato scongiurando qualsiasi ipotesi di ostruzione.

Gusella 6.5 In occasione del primo gol si contra con il compagno regalando al Settimo un’azione promettente che infatti viene sfruttata. Nel proseguo del primo tempo la posizione di Lo Buono molto centrale è una minaccia ulteriore per lui, che migliora la propria prestazione nella ripresa in cui riesce a mettere una pezza a più di una ripartenza dei padroni di casa.

Trivisonne 6.5 Gioca come esterno alto, ma è un’ala un po’ atipica, più simile per i compiti ad una mezzala di centrocampo. Si accentra spesso infatti per aumentare la tenuta fisica della mediana sfruttando i suoi centimetri in fase difensiva. Offensivamente contribuisce poco e l’unica sua vera occasione è un tiro dalla distanza che esce fuori di poco, ma sotto l’occhio attento del portiere Velardo.

Antonica 7 L’esterno sinistro della Virtus è uno dei giocatori che più impensieriscono la retroguardia avversaria partendo dalla fascia e accentrandosi spesso per crossare sul secondo palo o per trovare lo spazio per calciare verso la porta. Nella ripresa viene abbassato nella posizione di terzino sinistro e non riesce a contribuire alla manovra offensiva come riusciva precedentemente.

Porcino 7 Rischia di segnare un autogol sfortunatissimo, ma nella sfortuna arriva la buona sorte e il palo gli fa un regalo. Il mediano bianconero sfrutta questa possibilità e poco dopo conquista con un guizzo in area il rigore, poi fallito dal compagno. Per i minuti a sua disposizione corre tantissimo davanti alla difesa svariando per tutto il centrocampo e collezionando una prestazione di grandissima quantità.

15′ st Suraci 6.5 Entra come ala destra, ma non riesce ad impattare come vorrebbe nonostante riesca in un paio di situazioni con la sua qualità e l’intesa con Chiechio a creare qualche buona situazione offensiva. La sua unica conclusione verso la porta termina altissima.

Mazzoccoli 6.5 Un po’ come Porcino gioca una gara pragmatica, di sacrificio sulla mediana bianconera per supportare un assetto tattico parecchio offensivo. Tanti recuperi di palla e una condizione che cresce minuto dopo minuto nel primo tempo in cui inizialmente non era partito benissimo con un paio di errori tecnici banali.

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Di Parigi 7 Tra i più pericolosi in campo dei bianconeri. Nonostante una partenza un po’ appannata sulla trequarti nel primo tempo, è lui a trovare il guizzo decisivo per pareggiare lo scontro salvezza concretizzando con freddezza un 1vs1 con il portiere. Nella ripresa viene spostato sulla fascia sinistra e in una sola occasione riesce a tirare nuovamente verso la porta ricevendo la palla da Crepaldi dopo aver tagliato in profondità dietro al terzino avversario e calciando di prima intenzione, ma è bravo il portiere a respingere a due mani. (32′ st Zeneli sv)

Crepaldi 6.5 Punto di riferimento per compagni che lo cercano sia per la prestanza fisica, sia per la qualità tecnica. Forse un po’ troppo nervoso, anche a causa del rigore sbagliato a fine primo tempo, per l’andamento non positivo della gara, ma nonostante questo è il più pericoloso servendo assist per i compagni e guadagnando punizioni e calci d’angolo utilissimi per l’assalto alla porta avversaria del secondo tempo dei bianconeri. Forse sarebbe potuto essere ancora utile alla Virtus nel mancato forcing finale. (32′ st Lino sv)

All. Usai 6.5 La sua squadra approccia bene la gara nel primo tempo, ma paga un errore di qualche singolo in occasione del primo gol. Dopo aver subito il contraccolpo per qualche minuto, essendosi salvati dal possibile raddoppio dei padroni di casa, i bianconeri tornano in avanti con pericolosità e riescono a pareggiare il match, oltre a creare l’occasione per il sorpasso. Negativo, invece, il secondo tempo in cui la squadra subisce subito lo svantaggio e non riesce mai veramente a mettere pressione in modo continuativo alla retroguardia avversaria. Resta inoltre il dubbio sull’ultimo triplo cambio in cui escono Di Parigi e Crepaldi che potevano essere certamente utili nel finale per dare maggiore peso offensivo alla squadra in un finale in cui era fondamentale provare a riacciuffare il pari.





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