5 mete incredibili in Italia e in Europa

Dalla misteriosa Valle delle Sirene in Francia, ai Ciciu del Villar e agli orridi di Uriezzo in Piemonte, passando per le particolarità uniche e curiose dell’Urgell, considerato la Toscana della Spagna, alcune delle destinazioni più affascinanti da raggiungere in autocaravan, per weekend ricchi d’avventura.

Cristoforo Colombo giurò di averne avvistate tre al largo delle coste della Repubblica Dominicana. Lui, come mille altri marinai prima della scoperta dell’America, era sicuro di essersi imbattuto in quelle figure affascinanti e misteriose, le sirene, che i più avventurosi giuravano di avere scorto e anche udito tra i flutti delle onde, rimanendone colpiti, ipnotizzati e spesso anche innamorati.

Non fu il caso del nostro intrepido ammiraglio genovese che, anzi, descrisse quelle creature mitologiche, metà donna e metà pesce, come “meno belle di quanto vengano dipinte”. Niente  a che vedere con Ulisse nell’Odissea, che dovette farsi legare all’albero della nave per non cedere al loro richiamo ammaliante e compromettere il suo viaggio.

Eppure, l’immagine delle sirene che l’esploratore atlantico aveva in mente era già molto diversa da quella originaria. Nell’antichità greca, infatti, le sirene erano esseri alati con corpo di uccello e volto femminile, più simili alle arpie che alle figure marine. Solo nel Medioevo, sotto l’influenza della simbologia cristiana e delle leggende nordiche, assunsero l’aspetto attuale, diventando meravigliose creature acquatiche associate alla seduzione e alla perdizione.

Che si preferiscano con le piume o squame, il loro fascino è inalterato da oltre 40 milioni di anni, tanti almeno quanto i resti della Valle des Siréniens. Si tratta di un sito  geologico unico al mondo, che raccoglie i fossili dei sirenidi, straordinari mammiferi marini erbivori  che popolavano le acque che ricoprivano la regione francese delle Alpi dell’Alta Provenza, durante l’Eocene medio.

Valle des Siréniens: lungo la Route Napoléon sulle tracce delle sirene

La località delle sirene si trova a pochi chilometri dal delizioso paese medievale di Castellane, lungo la Route Napoléon e rappresenta la meta ideale per un viaggio in camper. Dopo aver lasciato l’autocaravan nel parcheggio di Col des Lèques, si prosegue per circa 30 minuti a piedi  percorrendo un sentiero panoramico immerso nella natura.

All’interno delle rocce del sito è quindi possibile vedere i fossili degli antenati dei lamantini, dei dugonghi e delle grandi Vacche di mare di Steller, estintesi nel 1700 a causa della caccia intensiva. I sirenidi si sono evoluti circa 50 milioni di anni fa da mammiferi terrestri, probabilmente affini agli antenati degli elefanti. Uno dei loro più antichi rappresentanti è il Pezosiren, che aveva ancora arti posteriori adatti alla terraferma.

Gli appassionati possono approfondire ulteriormente l’argomento al museo Sirènes et Fossiles a Castellane, dove è presente anche un’area sosta per i camper.

Urgell, la Toscana della Spagna

Nella provincia di Lleida, nel nord della Spagna, a metà strada tra Barcellona  Saragozza, s’incontra il territorio dell’Urgell. È considerato la Toscana catalana, con la sua “Torre di Pisa”, rappresentata dal campanile della chiesa di Santa Maria di Vilagrassa.
Altamente camper friendly, è una zona ricca di paesini con meno di 500 abitanti, storia, cultura e tradizioni, disseminata di punti di sosta e pernottamento per gli autocaravan. È possibile visitarla in un tre tappe da percorrere ciascuna in un weekend o da mettere insieme per comporre il tragitto di vacanza più lunga, all’insegna delle “peixeres” particolari pozze d’acqua locali, del labirinto di mais a Castellsorà o dei tanti castelli misteriosi che s’incontrano sul cammino.

La prima tappa più a nord va da Agramunt a Donzell d’Urgell, attraversando nove località tra cui Les Puelles, Puigverd d’Agramunt e Castellnou d’Ossò.  La seconda tappa, invece, taglia il centro del territorio dirigendosi da Tàrrega a Catellsorà passando per Tornabous.
La terza tappa è la più articolata e lunga e copre la parte più a sud, viaggiando da Bellpuig a Els Omells de na Gaia, toccando 13 villaggi.

Gli orridi di Uriezzo: alla scoperta dei canyon del Piemonte

Un suggestivo viaggio tra le gole scolpite dal tempo: nel cuore della Val d’Ossola, in Piemonte, si nasconde un luogo che sembra uscito da un altro mondo. Si chiama gli Orridi di Uriezzo, spettacolari rocce scavate dall’acqua nel corso di millenni, che raccontano la forza ancestrale dei ghiacciai che un tempo dominavano la regione.

Lasciato il camper al parcheggio dell’Oratorio di Santa Lucia di Premia, si prosegue a piedi lungo sentieri segnalati alla volta di questi canyon profondi fino a 30 metri, che avvolgono il visitatore  tra pareti levigate e giochi di luci e ombre.

Il bosco della fiabe: in viaggio attraverso la Foresta Nera

I fratelli Grimm la presero a modello per l’ambientazione di alcune delle loro favole più famose, da Cappuccetto Rosso alla Bella addormentata nel Bosco, ad Hansel e Gretel a Biancaneve. Col suo carico di fascino e mistero, la Foresta Nera, nel sud-ovest della Germania, è una zona carica di fascino e mistero.

Riconosciuta nel 2017 riserva della biosfera dall’UNESCO, la regione è nota anche per i trattamenti termali, la storia, la cultura e le sue specialità culinarie, tra cui spicca la golosa Scharzwälder Kirschtorte, letteralmente “torta di ciliegie della Foresta Nera”.

Un itinerario idale di tre o cinque giorni permette di visitare la città di Baden Baden, le cascate di Triberg,  il grande lago di Titisee e l’omonimo villaggio, le terme Badeparadies,  le cascate di Todtnau e il ponte sospeso a 450 metri, Feldberg da cui ammirare un panorama mozzafiato sulla foresta e le meraviglie di Friburgo.

Quanto al camper nessun problema: la Germania dispone della seconda più grande rete di aree per camper in Europa con oltre 4000 punti dedicati; la Foresta Nera non fa eccezione, offrendo parcheggi e altre comodità per chi viaggia in autocaravan.

I Ciciu del Villar: i misteriosi funghi di pietra della Valle Maira

Nel cuore della Valle Maira, a due passi da Villar San Costanzo, in provincia di Cuneo, sorge uno dei fenomeni geologici più affascinanti del Piemonte: i Ciciu del Villar. Queste singolari formazioni rocciose, simili a giganteschi funghi di pietra, sono il risultato di millenni di erosione differenziale, dove strati di arenaria e argilla più friabili hanno ceduto all’azione degli agenti atmosferici, lasciando in piedi solo le colonne di conglomerato più resistente. Il loro nome, ciciu ‘d pera, significa “fantocci di pietra” nel dialetto locale, e la loro disposizione sparsa nel paesaggio li rende ancora più suggestivi, quasi fossero guardiani silenziosi del tempo.

Dopo aver lasciato il camper nel parcheggio immerso nel verde, è possibile inoltrarsi dentro i 64 ettari della Riserva Naturale Ciciu del Villar e godere di un ambiente geologico unico. Un sentiero naturalistico ben segnalato consente di ammirare da vicino le originali formazioni, attraversando un bosco rigoglioso popolato da scoiattoli, rapaci e una varietà di flora tipica delle Alpi Cozie.
Un’esperienza da non perdere per chi ama la natura e i paesaggi insoliti!

Articolo Modificato Il:28 Febbraio 2025