COP16.2 Roma, WWF: Accordo fondamentale sulla finanza per la biodiversità, ma i fondi effettivi restano insufficienti | Area stampa

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II WWF plaude alle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica per aver adottato a Roma una decisione molto combattuta sul finanziamento della biodiversità.

A Roma, è stata tracciata la via da seguire per istituire un sistema efficace per mobilitare fondi per la Natura, concordando una tabella di marcia da qui al 2030, che include una decisione sulle modalità per gestire il nuovo meccanismo finanziario che dovrà essere adottato nel 2028. Il meccanismo finanziario contribuirà a sostenere le azioni a favore della biodiversità ben oltre il 2030, sostenendo l’attuazione a lungo termine della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica in modo equo.

Efraim Gomez, Global Policy Director del WWF Internazionale, ha dichiarato: “le Parti hanno fatto un passo nella giusta direzione. Ci congratuliamo per aver raggiunto questi risultati in un contesto politico globale difficile. C’è consenso su come procedere per mettere in atto gli accordi finanziari necessari per fermare la perdita di biodiversità e ripristinare la natura. Tuttavia, questo accordo non è sufficiente. Ora inizia il vero lavoro. È preoccupante che i Paesi sviluppati non siano ancora sulla buona strada per onorare il loro impegno di mobilitare 20 miliardi di dollari entro il 2025 a favore dei Paesi in via di sviluppo. Investire nella Natura è essenziale per il futuro dell’umanità. Grazie alla Natura, possiamo mitigare la crisi climatica, rendere gli ecosistemi e le comunità più resilienti, stabilizzare i prezzi del cibo, assorbire il carbonio che alimenta condizioni meteorologiche estreme e costringe le persone ad abbandonare il proprio territorio”.

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I negoziati hanno visto anche l’approvazione di altre decisioni, tra cui una strategia per mobilitare risorse dal 2025 al 2030 per l’attuazione del Quadro Globale per la Biodiversità. Le parti hanno anche richiesto di avviare un dialogo internazionale tra i ministri dell’Ambiente e delle Finanze dei Paesi sviluppati e in via di sviluppo al fine di contribuire ad accelerare la mobilitazione delle risorse.

Lin Li, Senior Director for Global Policy and Advocacy del WWF Internazionale dichiara: “Il WWF accoglie con favore la strategia globale di mobilitazione delle risorse adottata a Roma, che contribuirà ad accelerare le azioni a favore della biodiversità verso il 2030. I negoziatori di tutti i paesi hanno messo da parte le loro differenze per tracciare un percorso comune. Ora è urgente mobilitare finanziamenti da tutte le fonti – pubbliche, private e filantropiche – per garantire il raggiungimento dei 200 miliardi di dollari all’anno entro il 2030”.

È stata inoltre adottata un’importante decisione per rafforzare la cooperazione tra la Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica e altre Organizzazioni internazionali, insieme a un accordo su alcuni indicatori per il quadro di monitoraggio rimasti in sospeso a Cali. È stato inoltre adottato un processo per la Global Review della COP17 in Armenia. Tuttavia, il WWF chiede alle Parti di prevedere opportunità adeguate per garantire che la società civile possa contribuire alla Global Review.

Un risultato importante raggiunto a Roma è stato la creazione del Fondo Cali. Il fondo, istituito in Colombia, cerca di mobilitare risorse finanziarie cruciali dalle aziende che utilizzano dati genetici sequenziati digitalmente. Anche se deve ancora ricevere contributi, il fondo rappresenta una vittoria significativa per le popolazioni indigene e le comunità locali, che dovrebbero ricevere il 50% dei suoi finanziamenti dedicati a sostenere le azioni locali per la biodiversità.

Bernardo Tarantino, Specialista Affari Europei e Internazionali del WWF Italia ha aggiunto: “A Roma le Parti hanno rinnovato e rafforzato il consenso comune per la tutela della natura. In un contesto internazionale molto complicato, servono coraggio e leadership per portare avanti l’agenda diplomatica per la tutela della natura. Dopo la scarsa attenzione mostrata per la COP16 ospitata dal nostro Paese, auspichiamo che il Governo italiano si unisca con maggiore convinzione e forza alla necessità di aumentare le risorse finanziarie per la biodiversità e ad eliminare i sussidi dannosi per l’ambiente”.

Molti ora attendono con impazienza la COP30 dell’UNFCCC sul cambiamento climatico che si terrà in Brasile a fine anno. Il Vertice che si svolgerà nella foresta amazzonica, un importante serbatoio di carbonio che rischia di raggiungere punti di non ritorno entro il 2050, deve inviare un segnale forte che affermi l’urgenza di trasformare i sistemi energetici, alimentari e finanziari, e la necessità di conservare e ripristinare la natura. La COP30 sarà un momento per far avanzare in modo significativo il ruolo della natura e delle soluzioni basate sulla natura nei negoziati sul clima e nei piani d’azione nazionali, oltre a focalizzare l’attenzione sull’eliminazione della deforestazione e sul ripristino delle foreste tropicali.

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