FISCO OGGI
Dati territoriali “aperti”, attivi i primi servizi dell’Agenzia
24 Febbraio 2025
In formato aperto, le informazioni sulle particelle rappresentate nella cartografia catastale, gli stradari e gli indirizzi presenti nell’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane
L’Agenzia delle entrate ha pubblicato i servizi in open data relativi alle particelle catastali e agli indirizzi, nella prospettiva di fornire servizi efficaci ed efficienti per tutti gli utenti e dando attuazione a quanto richiesto dalla normativa europea e nazionale.
Servizi e Dataset
Le informazioni sui servizi e sulle serie di dati di “elevato valore” resi disponibili sono pubblicate nel Repertorio nazionale dei dati territoriali (www.geodati.gov.it), da cui confluiscono nel Catalogo nazionale dei dati aperti (www.dati.gov.it).
Le serie di dati di elevato valore relative alle “Particelle catastali” e agli “Indirizzi” sono rese disponibili, per il riutilizzo a fini commerciali o non commerciali, in forma gratuita, alle condizioni della licenza Creative Commons BY 4.0, in formato aperto, leggibile meccanicamente e nella versione più aggiornata.
Open data “indirizzi”
Per l’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (Anncsu), sono disponibili:
- i dataset contenti gli stradari e i dataset contenenti gli indirizzari, aggiornati con frequenza mensile, aventi per ambito l’intero territorio nazionale o le singole regioni
- servizi di tipo puntuale che recepiscono giornalmente le variazioni inserite nell’Anncsu dai Comuni.
La fruizione dei servizi di download massivo dei dati dell’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane in open data è anche disponibile alla pagina web dedicata del sito istituzionale Anncsu.
Open data “particelle catastali”
Per i dati relativi alle particelle rappresentate nella cartografia catastale sono disponibili i seguenti servizi:
- Cartografia catastale Wfs
È un servizio di fruizione puntuale della cartografia catastale, basato sullo standard Web feature service (Wfs), fruibile tramite i software Gis o specifiche applicazioni dell’utente, che consente la fruizione delle informazioni relative alle particelle catastali in formato vettoriale.
Le informazioni sono allineate con la banca dati cartografica del Catasto, costantemente aggiornata in modalità automatica mediante gli atti tecnici predisposti dai professionisti abilitati.
Per fruire del servizio di consultazione è necessario copiare all’interno dei software Gis o delle applicazioni predisposte la specifica URL: https://wfs.cartografia.agenziaentrate.gov.it/inspire/wfs/owfs01.php
- Download massivo cartografia catastale
È un servizio che permette di scaricare in blocco (bulk download) i dati delle particelle rappresentate nella cartografia catastale, in formato vettoriale (Gml, variante Xml).
I dati sono aggiornati semestralmente e sono resi disponibili mediante aggregazione, a livello nazionale o regionale, di dataset elementari riferiti a singoli comuni, distribuiti in formato Gml attraverso file compressi Zip.
I dati relativi alle “particelle catastali” coprono l’intero territorio nazionale, a eccezione dei territori nei quali il Catasto è gestito, per delega dello Stato, dalle Province autonome di Trento e di Bolzano.
L’interoperabilità dei dati territoriali e il contesto normativo
I temi dell’informazione geografica e della fruizione più libera dei dati territoriali hanno assunto negli ultimi anni un’importanza sempre maggiore.
Lo sviluppo di nuove tecnologie e la rafforzata sensibilità del legislatore hanno realizzato i presupposti tecnologici e normativi per soddisfare la sempre più vigorosa richiesta dell’utenza di dati spaziali, in un formato che ne consente un utilizzo più versatile. Ciò, soprattutto in contesti professionali avviati all’utilizzo di software di tipo Gis (Geographic information system), in cui l’interoperabilità dei dati è un requisito fondamentale.
La norma di riferimento è la direttiva (Ue) 2019/1024 (direttiva “open data”) che ha innovato le disposizioni precedenti sul riutilizzo delle informazioni provenienti dal settore pubblico, disponendo il diritto al riutilizzo di documenti contenenti dati di “elevato valore”, con benefici considerevoli per la società, l’ambiente e l’economia.
La direttiva enuncia il principio generale per cui “…gli Stati membri provvedono affinché i documenti…” degli enti pubblici e di specifiche imprese pubbliche “…siano riutilizzabili a fini commerciali o non commerciali…”.
La norma elenca le categorie tematiche delle serie di dati di “elevato valore”, tra le quali sono indicati i “dati geospaziali”, suscettibili del riutilizzo in open data, prevedendo che gli stessi siano resi disponibili gratuitamente, in formati leggibili meccanicamente, mediante interfacce di programmazione delle applicazioni (Application programming interface – Api) e in alcuni casi come download in blocco.
La direttiva “open data” è stata recepita in Italia con il Dlgs n. 200 dell’8 novembre 2021 e il successivo Regolamento di esecuzione (Ue) 2023/138 ha poi individuato l’elenco delle serie di dati di “elevato valore” appartenenti alle categorie tematiche indicate dalla direttiva, nonché le modalità di pubblicazione e di riutilizzo.
Attraverso lo specifico richiamo alla direttiva Inspire, tra i dati geospaziali di “elevato valore” sono stati quindi ricompresi quelli relativi alle “Particelle catastali” e agli “Indirizzi”, gestiti dall’Agenzia delle entrate. Riguardano, rispettivamente, i dati relativi a specifici elementi della cartografia catastale (particelle catastali) e i dati contenuti nell’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (Anncsu), realizzato dall’Istat e dall’Agenzia delle entrate, ed aggiornato dai Comuni.
Fonte: Fisco Oggi
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