“Donald Trump prepara misure di ritorsione contro la web tax italiana. Il presidente americano alza nuovamente il tiro contro i paesi che hanno deciso di tassare i colossi digitali statunitensi. Trump, venerdì 21 febbraio 2025, ha firmato un memorandum che ordina all’Ufficio del Rappresentante per il Commercio (Ustr) di riesaminare le indagini avviate nel suo primo mandato sulle web tax. Ricordiamo che la digital tax contro i colossi multinazionali del web fu introdotta dal M5S nel 2019 nel corso del Governo Conte ed entrò in vigore nel 2020”. Così in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente M5s e responsabile del Comitato Economia, Lavoro e Imprese. “Fu una decisione coraggiosa che tendeva a risolvere il problema della tassazione delle imprese digitali non residenti, che, pur generando ricavi in Italia attraverso servizi immateriali, sfuggivano al fisco italiano per l’assenza di una stabile organizzazione nel territorio nazionale. All’epoca Giorgia Meloni auspicava persino una maggiore tassazione. Nell’ultima legge di bilancio, il governo Meloni l’ha confermata. Adesso, dopo la decisione di Trump di ritorsioni contro i paesi che l’hanno introdotta, Giorgia Meloni che farà? Difenderà tale misura o cederà al ricatto del Presidente Trump?”. (AGI)
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