L'(affollato) settore AI, il più grande crypto hack della storia e l’utilità dei computer quantistici

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Ho finito di guardare i Beast Games, la serie di MrBeast su Prime Video, e l’ho trovata incredibile per almeno 3 motivi:

  1. È il primo vero tentativo di portare un canale YouTube (e il suo linguaggio da piattaforma di intrattenimento) su una piattaforma di streaming tradizionale (ne avevo parlato nei trend del 2025). E ha funzionato alla grande.

  2. Ha funzionato alla grande anche perché si percepisce che Prime ha lasciato a MrBeast carta bianca (e un budget gigantesco: oltre $100 milioni). Emerge quindi totalmente lo storytelling di Jimmy (il volto del canale MrBeast) e l’editing di Mack, il capo dell’editing dei video sul canale. Mack è uno dei migliori editor di YouTube in circolazione, fondamentale anche per il successo di Airrack, uno degli YouTuber che ha raggiunto 1 milione di iscritti più velocemente (e che ha “lanciato” Fidias, lo youtuber eletto al Parlamento Europeo).

  3. La serie (oltre 6 ore totali) è incredibilmente coinvolgente non solo per lo stile “MrBeast” ma anche per la costruzione degli episodi. Nei primi, i giochi sono principalmente un mix di abilità e fortuna, mentre verso la fine la serie trova una dimensione più “psicologica”: la strategia diventa fondamentale, ogni decisione va calcolata nei minimi dettagli e i giocatori, spesso inconsapevolmente, cercano di manipolarsi a vicenda per sopravvivere.

Qui un paio di video di dietro le quinte (quello di Colin&Samir e quello di Jon Youshaei) per farti un’idea dell’immensa macchina produttiva. Wow. Fine della intro.

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Questa settimana Mira Murati, ex CTO di OpenAI, ha annunciato la sua nuova startup, focalizzata sulla ricerca AI. L’azienda ha già 29 dipendenti (oltre 2/3 dei quali provengono da OpenAI – tra cui John Schulman, che OpenAI l’ha cofondata). Nel frattempo, Safe Superintelligence, fondata da lya Sutskever, ex chief scientist di OpenAI, dopo solo 8 mesi e ancora nessun prodotto, è in trattative per raccogliere $1 miliardo, portando la sua valutazione a $30 miliardi. E poi c’è stato l’annuncio di Grok 3 (che sto testando nella scrittura di questo episodio), l’upgrade più importante di xAI, l’azienda di AI di Elon Musk che a fine 2024 aveva raccolto $6 miliardi e che ora cerca nuovi finanziamenti a una valutazione di $75 miliardi.

  • Perché è importante: Il settore dell’AI generativa sta diventando sempre più competitivo (in contrasto con quanto scritto qualche settimana fa da Lina Khan, ex capa dell’antitrust USA, che sostiene ci sia troppo poca concorrenza nel settore). OpenAI, che ha di fatto creato questo mercato, sta perdendo sempre più risorse, nonostante il suo ruolo centrale in Project Stargate e nei piani di SoftBank.

    In un episodio di Actually di qualche settimana fa, Gianluca Mauro ci aveva raccontato la sua visione per cui l’AI generativa diventerà una commodity, con servizi come ChatGPT, Claude, LeChat e Grok che verranno offerti gratuitamente, differenziandosi solo per il tipo di utilizzo. Questa visione mi affascina sempre di più e, considerando i continui miglioramenti dei modelli, sembra sempre più plausibile.

Bybit, un exchange crypto con sede a Dubai, ha subito un attacco informatico che ha causato una perdita stimata di oltre $1 miliardo, il più grande hack nella storia di questo settore (a quanto pare l’attacco è stato realizzato da un gruppo nordcoreano). Gli hacker avrebbero sfruttato una vulnerabilità nei sistemi di sicurezza della piattaforma, penetrando nei wallet digitali e trasferendo enormi quantità di Bitcoin, Ethereum e altre criptovalute verso indirizzi sotto il loro controllo. Il CEO di Bybit, Ben Zhou, ha cercato di tranquillizzare gli utenti dichiarando che l’exchange possiede riserve più che sufficienti per coprire il danno e che le operazioni, inclusi i prelievi, stanno proseguendo regolarmente. Nonostante queste rassicurazioni, l’impatto è stato immediato: i prezzi di Bitcoin ed Ethereum sono scesi e il mercato in generale è stato scosso.

  • Perché è importante: L’hack di Bybit, confermato poche ore dopo l’annuncio di Coinbase sulla sospensione di una causa legale da parte della SEC, evidenzia un problema cruciale: la necessità di una regolamentazione efficace nel settore delle criptovalute. Senza norme chiare e standard di sicurezza imposti da autorità competenti, le piattaforme restano vulnerabili a rischi significativi, con conseguenze potenzialmente disastrose per investitori ed ecosistema finanziario (basti pensare al fallimento di FTX, causato anche quello da una corsa agli sportelli).

    Come ha detto anche David Sacks, il “crypto czar” di Trump, per rafforzare il settore, aumentare la fiducia degli investitori e ridurre il rischio di panico, sarà essenziale imporre standard di sicurezza più elevati agli exchange e garantire riserve adeguate per gestire le emergenze.

Qualche mese dopo la presentazione di “Willow”, il chip quantico di Google, anche Microsoft ha svelato il suo nuovo chip quantico “Majorana 1”, descritto come un “nuovo stato della materia”. Prodotto su piccola scala, potrebbe essere pronto per il commercio entro cinque anni e utilizzato per addestrare ed eseguire grandi modelli di intelligenza artificiale in tempi esponenzialmente più rapidi.

  • Perché è importante: Oggi il computing “tradizionale” cioè la potenza di calcolo alla base di tutti i dispositivi che utilizziamo (smartphone, pc etc) e dei servizi di cui usufruiamo online (che a loro volta si basano su un efficientissimo equilibrio tra software e hardware), si basa sui “bit”, cioè sequenze di 0 e 1 (quei simboli verdi di Matrix per intenderci).
    Il quantum computing, invece, sfrutta i qubit che sono molto più potenti (e, per quanto possa sembrare folle, possono rappresentare contemporaneamente sia uno 0 che un 1) ma, ad oggi, ancora troppo instabili e soggetti a grossi errori.
    Tutte le grandi tech companies del mondo (Google, Microsoft, IBM, NVIDIA) stanno cercando di sviluppare chip quantistici più affidabili perché questa tecnologia rappresenta una vera rivoluzione e sarà in grado di risolvere (e ottimizzare) problemi estremamente complessi (per esempio nel campo della medicina, della crittografia o dell’AI) che i computer tradizionali non riescono a risolvere in tempi ragionevoli.

Questo episodio di Technicismi è finito. Ogni settimana, all’interno di questa newsletter troverai una raccolta di tutto quello che ho letto, guardato, ascoltato, imparato ogni settimana.

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