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Recepimento della Direttiva Green, riforma degli incentivi
fiscali e strategie integrate per accelerare la transizione. È
sicuramente articolato l’atto
di indirizzo del Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica (MASE), nel quale sono state
individuate le priorità per il triennio 2025-2027.
Ambiente ed energia: il programma di azione del MASE
Sette le macroaree individuate, corrispondenti ai seguenti
ambiti:
- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Piano nazionale
integrato per l’energia e il Clima; - sicurezza energetica, decarbonizzazione, sostenibilità e
prevenzione dell’inquinamento atmosferico; - economia circolare;
- tutela della biodiversità e degli ecosistemi terrestri,
costieri e marini: - prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico, difesa
del suolo, tutela della risorsa idrica e risanamento
ambientale; - azioni internazionali per la decarbonizzazione, la transizione
energetica, ecologica e per lo sviluppo sostenibile; - efficienza amministrativa, transizione burocratica ed
educazione ambientale.
Decarbonizzazione ed efficienza energetica: le strategie del
triennio 2025-2027
Particolarmente articolate le attività relative all’efficienza
energetica, tra i pilastri della strategia nazionale di
decarbonizzazione. Obiettivi sono la riduzione dei consumi
energetici, il miglioramento della sicurezza energetica e il
supporto alla transizione ecologica, in linea con il Piano
Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e con
le direttive europee.
Il tutto in un quadro che il Ministero ritiene purtroppo
instabile e con ricadute sul settore energetico che rendendon
essenziale un piano d’azione efficace che coniughi sicurezza,
sostenibilità e competitività.
Quattro le linee strategiche individuate dal
MASE per accelerare la transizione e ridurre i consumi:
- efficienza energetica;
- fonti rinnovabili;
- riduzione delle emissioni;
- ricerca e innovazione.
Efficienza energetica: nuove regole e incentivi
Il primo asse della strategia punta a ridurre i consumi e
migliorare la performance energetica di edifici, industria e
Pubblica Amministrazione.
Tra le principali azioni, il recepimento della normativa UE:
proseguirà l’iter per l’attuazione della Direttiva (UE) 2023/1791
sull’efficienza energetica (EED) e della
Direttiva Green, ovvero la Direttiva (UE)
2024/1275 sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD).
Il Ministero inoltre conferma l’attuazione della riforma delle
detrazioni fiscali, con un meccanismo unico e semplificato per
incentivare la riqualificazione energetica degli edifici
residenziali.
Altre azioni rilevanti saranno:
- la ristrutturazione del Fondo Nazionale Efficienza Energetica
con nuove garanzie finanziarie per agevolare interventi nel settore
residenziale, in linea con il Regolamento (UE) 2023/1315
(GBER). - la riforma dei Certificati Bianchi, per semplificare le
procedure di accesso agli incentivi e migliorare l’efficacia del
meccanismo; - l’attività di riqualificazione energetica degli edifici
pubblici.
Fonti rinnovabili
Strettamente interconnessa alla decarbonizzazione è la
programmazione di attività finalizzate alla transizione energetica,
rafforzando il ruolo delle energie rinnovabili e a semplificando le
autorizzazioni.
Tra le azioni chiave:
- la definizione di incentivi per eolico e fotovoltaico;
- l’attuazione del Piano Nazionale Radon (PNAR),
con la classificazione delle aree a rischio e la diffusione delle
regole tecniche di prevenzione - la riforma del mercato ETS, con la revisione della Direttiva,
che introdurrà nuovi settori, tra cui quello dell’edilizia,
nell’ambito del sistema europeo di scambio delle emissioni.
Riduzione delle emissioni
Altro ambito di attività sarà quello legato alla riduzione delle
emissioni, con il supporto agli investimenti in tecnologie
di cattura e stoccaggio della CO2 e a nuove misure per
garantire la stabilità del mercato energetico e ridurre l’impatto
delle fluttuazioni del prezzo del gas, favorendo contratti di lungo
termine e piattaforme di scambio più efficienti.
Inoltre il MASE sottolinea l’attuazione, insieme al MIMIT, del
D.L. n. 84/2024 per incentivare l’estrazione e la produzione
nazionale di materie prime strategiche, cruciali per la transizione
energetica.
Ricerca e innovazione
Infine, si riconosce il ruolo centrale dell’innovazione nelle
politiche energetiche, dando priorità ai settori del PNIEC e
finanziando tecnologie avanzate per l’efficienza energetica e la
digitalizzazione delle reti; particolare attenzione agli
investimenti nelle reti intelligenti (smart
grids), per ottimizzare la distribuzione e l’accumulo di
energia e infine, la definizione di un nuovo regime tariffario per
sostenere la produzione nazionale di idrogeno da fonti
rinnovabili.
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