Il Comitato “Tuteliamo la Salute” ha raccolto oltre 1.500 firme contro il progetto di ampliamento della Silva Srl (ex Safond-Martini, azienda del Gruppo Ecoeridania specializzata nel trattamento e recupero di rifiuti industriali, leggi altre notizie, ndr) a Montecchio Precalcino.
La società, parte del gruppo EcoEridania, ha presentato alla Provincia di Vicenza un piano per la realizzazione di una piattaforma multifunzionale destinata al trattamento di rifiuti pericolosi e non, con un focus sulla sterilizzazione termica di rifiuti ospedalieri infettivi e sulla produzione di materiali “End of Waste” per le fonderie.
Secondo il Comitato, il progetto prevede il trattamento fino a 32.000 tonnellate annue di rifiuti sanitari provenienti da tutto il Triveneto, oltre alla gestione di 70.000 tonnellate di sabbie inorganiche mediante rigenerazione meccanica e trattamento termico. Inoltre, è richiesta l’autorizzazione per lo stoccaggio temporaneo di rifiuti pericolosi, che potrebbero restare accumulati fino a 12 mesi prima di essere trasferiti altrove.
L’attività della Silva Srl rientra tra le industrie insalubri di prima classe, trattando rifiuti tossici e nocivi in un’area già compromessa. Il sito si trova infatti sopra l’acquifero più grande dell’Europa occidentale e nelle immediate vicinanze delle risorgive del Bacchiglione, del Bosco delle Risorgive di Dueville e dell’Oasi Naturalistica di Villaverla, zone da cui proviene parte dell’acqua che alimenta gli acquedotti di Padova e Vicenza.
Un territorio fragile e un progetto che divide
L’impatto ambientale sarebbe significativo. Secondo le analisi presentate, la costruzione e l’attività dell’impianto comporterebbero un incremento delle emissioni atmosferiche, tra cui ossidi di azoto, polveri sottili (PM10 e PM2,5) e composti acidi e alcalini, con ricadute fino a 15 km di distanza. Il rischio di inquinamento idrico è altrettanto rilevante: il progetto prevede lo scarico senza trattamento delle acque di seconda pioggia, in un’area priva di rete fognaria adeguata.
Le criticità riguardano anche la viabilità: l’incremento del traffico pesante generato dall’impianto rischia di appesantire una rete stradale già inadeguata. Inoltre, la lavorazione dei rifiuti sanitari prevede che il materiale trattato venga poi inviato ad altri impianti per l’incenerimento, aumentando ulteriormente il trasporto e i rischi associati.
A destare preoccupazione nei cittadini è anche la presenza di sabbie nere sulle abitazioni e gli alberi, un fenomeno denunciato da tempo dai residenti di Novoledo e che, secondo il Comitato, potrebbe aggravarsi con l’ampliamento.
Il ruolo delle amministrazioni e la mobilitazione popolare
Il Comitato “Tuteliamo la Salute”, costituito ufficialmente il 20 gennaio e registrato all’Agenzia delle Entrate di Thiene il 28, ha iniziato una campagna di informazione e sensibilizzazione coinvolgendo direttamente la popolazione di Montecchio Precalcino, Villaverla, Dueville e Sarcedo. Tuttavia, le amministrazioni locali sono state criticate per la scarsa trasparenza e il coinvolgimento limitato dei cittadini nella discussione del progetto.
Dopo l’articolo pubblicato da Il Giornale di Vicenza l’8 febbraio, nel quale i sindaci di Montecchio Precalcino, Dueville e Villaverla parlavano di una presunta bonifica in corso (leggi anche “Rifiuti e ampliamento Silva srl ex Safond-Martini: Comitato Tuteliamo la Salute “chiama” sindaci di Montecchio Precalcino, Dueville e Villaverla“, nostro articolo sul quale attendiamo dall’azienda le osservazioni invano chieste finora, ndr), il Comitato ha verificato con la Provincia di Vicenza l’inesattezza di tali affermazioni. L’area T50, infatti, non è interessata da alcun intervento di bonifica, e per l’area T44 è previsto solo un rifacimento della pavimentazione, senza opere di risanamento ambientale.
Il 14 febbraio i tre Comuni hanno pubblicato un comunicato congiunto negando lo smaltimento di rifiuti sanitari pericolosi. Tuttavia, il Comitato ha smentito tale dichiarazione, pubblicando un estratto del documento ufficiale di Silva Srl che conferma invece la presenza di rifiuti sanitari pericolosi nel progetto.
In attesa della valutazione della Provincia
Attualmente il progetto è al vaglio della Provincia, con la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) attesa per luglio. Nel frattempo, la mobilitazione continua: il Comitato si è riunito per la quarta volta il 13 febbraio, riscontrando un crescente interesse e partecipazione della cittadinanza.
Mentre le istituzioni sembrano divise tra rassicurazioni e incertezze, il Comitato ribadisce il proprio allarme: l’ampliamento della Silva Srl potrebbe aggravare ulteriormente la qualità dell’aria, dell’acqua e della vita di un territorio già fragile. Per questo la raccolta firme prosegue, con l’obiettivo di portare il tema all’attenzione delle autorità competenti prima che sia troppo tardi.
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