L’organizzazione di Sanremo 2026 è un puzzle complicatissimo. Le Olimpiadi invernali a febbraio e la sentenza del Tar rendono impossibile capire quando si farà il Festival, se andrà in onda in Rai e, di conseguenza, anche chi lo condurrà. Ecco perché.
Può apparire prematuro parlare del prossimo Sanremo quando non siamo ancora del tutto fuori dalla sbornia per quello appena trascorso, ma la regola vuole che un Festival si inizi a preparare quando finisce il precedente. Tuttavia per pensare un Sanremo tocca avere delle certezza, delle date al canale di messa in onda, mentre al momento non c’è alcuna certezza sugli assi dello spazio e del tempo. A bloccare ogni previsione su Sanremo 2026 ci sono le Olimpiadi invernali che si svolgeranno in Italia e l’attesa per la decisione del Consiglio di Stato sul ricorso della Rai legato alla decisione del Tar della Liguria, che ha definito illegittimo l’affidamento diretto dell’organizzazione dell’evento al Servizio pubblico. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa sta accadendo.
Il problema della data e l’incrocio con le Olimpiadi
Dal 6 al 22 febbraio 2026 si terranno le Olimpiadi invernali Milano-Cortina, un’occasione importante per il Paese alla quale Rai dovrà dare rilevanza, soprattutto in relazione a eventi particolari che coinvolgeranno gli atleti italiani. Questo potrebbe cozzare non solo con la messa in onda del Festival, ma con la centralità di Sanremo per tutte le reti Rai nel corso della giornata. La dirigenza Rai è stata interrogata nel merito proprio in conferenza stampa a Sanremo, ma non sono state fatte ancora delle valutazioni sulle date di Sanremo 2026. È più che probabile uno slittamento della manifestazione all’ultima settimana di febbraio, dal 24 al 28, dopo che già quest’anno sono cambiate le date in corsa per evitare il confronto con le partite di Coppa Italia trasmesse da Mediaset. D’altronde, per questa stessa ragione il mese di febbraio potrebbe essere un campo minato, visto che quest’anno nell’ultima settimana del mese si giocano gli incontri di ritorno di Coppa Italia e potrebbe accadere la stessa cosa per il calendario della prossima stagione. Per la stessa motivazione sarebbe complicata la prima settimana del mese. Si prospetta un rinvio del Festival di Sanremo a marzo?
Risolta la questione della data di Sanremo, resterebbe comunque aperta quella della rete su cui vedremo in onda la prossima edizione del Festival. Come noto, a fine 2024 una sentenza del Tar della Liguria ha stabilito che dal prossimo anno il Comune di Sanremo dovrà affidare l’organizzazione del Festival tramite un bando, al quale verosimilmente prenderanno parte anche le altre generaliste. La Rai ha presentato ricorso, ma non è chiaro quando arriverà la decisione del Consiglio di Stato in merito. L’ipotesi del Festival in un’altra città che non sia Sanremo è da escludere, come ha specificato Rai. Così il direttore intrattenimento prima time Ciannamea a Fanpage:
Non c’è nessun progetto di spostare il Festival in altra location che non sia Sanremo. Oltre al nostro ricorso contro il Tar proporremo una nostra proposta autonoma a Sanremo. Per noi Sanremo deve restare in casa Rai […] Vorremo fare un accordo direttamente con il comune, ma non significa che non faremmo la gara. Noi ricorriamo per sostenere che le delibere del comune di Sanremo sono legittime.
Carlo Conti fa Sanremo solo se in Rai
L’ipotesi di un Sanremo su un’altra rete, per quanto remota, resta quindi aperta. E in quel caso non ci sarebbe nemmeno la certezza sul conduttore. Se Rai ha blindato Carlo Conti per un altro anno (con una proposta anche sul successivo), lo spostamento su Canale 5 o sul Nove vedrebbe certamente coinvolti altri nomi come Gerry Scotti e Amadeus, ma sicuramente non Carlo Conti. La Rai, rispondendo a Fanpage rispetto all’ipotesi di cedere il conduttore alla concorrenza in una circostanza di questo tipo aveva negato categoricamente. Insomma: Sanremo 2026 è un gigantesco punto interrogativo.
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