Agricoltura rigenerativa: “Difende il suolo e dà nuovo valore al vino”

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Secondo il Joint research centre (Jrc) della Commissione Europea, il 75% del suolo terrestre  è già degradato e la percentuale potrebbe arrivare al 90% entro il 2050: a Tortoreto (TE), istituzioni e operatori si sono confrontati sulle pratiche rigenerative per migliorare la qualità delle produzioni e ridurre le emissioni di CO2

Si è concluso con grande interesse l’evento dedicato alla Viticoltura Rigenerativa, tenutosi il 18 febbraio presso l’Azienda Agricola Terra di EA a Tortoreto (TE). Più di 50 partecipanti — tra cantine, oleifici, aziende agricole e rappresentanti delle istituzioni — hanno scoperto le potenzialità di tecniche rigenerative in grado di tutelare la biodiversità, favorire l’assorbimento di CO2 e produrre uve di alta qualità.

Gli interventi

Franco Costantini di Regenagri ha sottolineato l’urgenza di promuovere l’agricoltura rigenerativa per contrastare i cambiamenti climatici, ridurre l’uso di fertilizzanti e migliorare il valore dei prodotti certificati:

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“Abbiamo organizzato questo evento in Abruzzo per cercare di promuovere l’implementazione dell’agricoltura rigenerativa, per supportare aziende locali, ma anche nel resto d’Italia, ad intraprendere questo percorso che va verso pratiche di contrasto al cambiamento climatico, riduzione di fertilizzanti e altre pratiche che includono benefici come riduzione dei costi, accesso a nuovi mercati e aumento di valore per il prodotto certificato Regenagri”.

David Brussa, Direttore Qualità e Sostenibilità di Illycaffè, ha evidenziato come il valore di un prodotto nasca soprattutto dal legame con il territorio e da pratiche agronomiche virtuose:

“C’è una forte comunanza fra caffè, olio di oliva e vino, perché sono tutti tre prodotti che sono figli della natura, del terreno, del microclima, e come col caffè certe varietà e certi terroir danno un gusto particolare, sono fondamentali.

Idem per il vino, idem per l’olio di oliva, e la cosa particolare è che spesso la natura ti dà un prodotto buono ed è poi l’uomo che lo rovina con delle pratiche sbagliate. Quindi di nuovo: la cultura della corretta coltivazione, gestione del frutto (o del seme nel caso del caffè) per riuscire ad avere la qualità da portare al consumatore è fondamentale. Ambiente, cultura e soprattutto buon senso e misurazione permettono di portare questo risultato fino alla tavola dei nostri consumatori”.

Fiamma Valentino, Coordinatore del programma VIVA del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha posto l’accento sulla trasparenza e la misurazione delle prestazioni:

“Quando parliamo di sostenibilità è importante la misurazione delle prestazioni, così che l’azienda possa mettere in campo attività di miglioramento. Il programma VIVA si occupa proprio di questo, ma non solo: guarda anche molto al consumatore, al comunicare informazioni in maniera trasparente per orientare le scelte con la consapevolezza dello sforzo dell’azienda dietro a un certo prodotto.”

Vjera Gutesa, Direttore commerciale e area formazione di SIA – Servizi Integrati Assindustria, ha sottolineato il ruolo della formazione continua:

“Noi siamo un ente di formazione da 26 anni su questi territori. Siamo a sostegno delle aziende per aiutarle a realizzare i loro sogni di investimento, di miglioramento continuo e certamente ad andare verso Regenagri, per far sì che il suolo si rigeneri e migliorino non solo la viticoltura ma tutte le colture”.

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I dati emersi dall’incontro

Oggi si stima che il 75% del suolo terrestre sia degradato, e la percentuale potrebbe raggiungere il 90% entro il 2050.
A livello internazionale, Regenagri (www.regenagri.org) conta già 2 milioni di ettari sotto il proprio programma, coinvolgendo circa 50.000 operatori agricoli.
Prospettive future

L’incontro ha dato vita a una rete di collaborazioni attive, con l’obiettivo di diffondere ulteriormente le pratiche rigenerative e lo scambio di esperienze tra le aziende del territorio.

Chi volesse intraprendere questo percorso può rivolgersi a Eco Sphere Academy, riferimento per la formazione e l’implementazione di metodi rigenerativi a livello locale, o visitare il sito internet www.regenagri.org.



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