CASO – Il consigliere regionale Pd Fabrizio Cesetti ha presentato una mozione ad hoc dopo l’ulteriore tempo concessa alla commissione d’inchiesta: «Intanto Acquaroli consegni tutti i documenti alla Corte dei Conti, poi sarebbe finalmente ora che prendesse atto che è arrivato il momento di passare la mano. I dati del turismo sono impietosi, da qualunque parte li si guardi. Lo faccia per le Marche»
L’opposizione in consiglio regionale torna a incalzare la giunta Acquaroli dopo la proroga concessa alla commissione interna che deve esprimersi sull’affaire Atim. La relazione ora sarà presentata il 7 marzo.
A prendere la parola è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, il quale da tempo ha presentato una proposta di legge per abrogare Atim, «che tuttavia il centrodestra marchigiano continua a rifiutarsi di portare in aula per essere votata».
«Le cose bisogna dirle chiaramente – attacca Cesetti – la giunta regionale sta tergiversando con l’obiettivo di procrastinare, rinvio dopo rinvio, la presa d’atto del fallimento sotto ogni punto di vista di Atim. Non c’entra nulla la scrupolosità chiesta dal presidente Acquaroli, la volontà politica è proprio quella di far cadere una cappa di silenzio sulla gestione e gli esborsi milionari dell’Agenzia. Anche perché presidente e giunta sanno bene che i risultati dell’indagine interna, se condotta correttamente, non potranno che confermare i pesanti rilievi evidenziati dal gruppo del Partito Democratico e più volte confermati dalle relazioni della Corte dei Conti».
«Poiché è inaccettabile l’ostruzionismo della giunta regionale con queste continue e immotivate deroghe – continua Cesetti – che hanno fatto oggettivamente perdere di credibilità ai lavori di una commissione, ho presentato una mozione per impegnare il presidente Acquaroli a impartire le necessarie disposizioni al segretario generale, affinché siano forniti alla Procura regionale della Corte dei Conti tutti gli ulteriori atti e documenti necessari ad accertare ed eventualmente perseguire le responsabilità di possibili danni erariali. Del resto il decreto legislativo 174 del 2016, all’articolo 52 obbliga i vertici delle strutture burocratiche dell’amministrazione a presentare tempestiva denuncia alla Procura della Corte dei Conti di fatti che possono dar luogo a responsabilità erariali dei quali siano venuti a conoscenza nell’esercizio delle loro funzioni. È tempo che di questi fatti se ne occupi, almeno e per il momento, la giustizia contabile. Sarebbe poi finalmente ora – conclude Cesetti – che il presidente Acquaroli prendesse atto che è arrivato il momento di passare la mano. I dati del turismo sono impietosi, da qualunque parte li si guardi. Lo faccia per le Marche: assegni la delega al Turismo che ha tenuto per sé all’assessore alla Cultura».
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