Gioiosa Ionica (Rc). Lista civica “Costruire Insieme” contro l’aumento ingiustificato dell’IMU nel 2025 – CostaJonica Web


Lista civica “Costruire Insieme” contro l’aumento ingiustificato dell’IMU a Gioiosa Ionica nel 2025.

I Consiglieri di lista civica “Costruire Insieme” Mazzaferro Vincenzo, Depino Domenico,  Agrippo Marcella e Logozzo Carmenzita rendono noto che nell’odierno Consiglio Comunale <<tra i vari punti all’ordine del giorno, è presente la proposta di delibera riguardante l’approvazione delle aliquote IMU per l’anno 2025. Questa proposta, che prevede sostanziali e ingiustificati aumenti delle aliquote rispetto ai numerosi aumenti già operati negli anni precedenti dalla stessa maggioranza che governa l’ente da tre legislature, merita un’attenta discussione.Di seguito nella tabella sottostante vengono esposte in questo caso la differenza tra 2024 e 2025:

Descrizione 2024 2025
Immobili adibiti ad abitazione principale cat. A/1 – A/8 – A/9 e relative pertinenze 5,50 x mille 6 x mille
Immobili locati 9 x mille 9,50 x mille
Immobili posseduti da Società 9,60 x mille 10 x mille
Immobili non produttivi di reddito fondiario (incolti) 7,60 x mille 8 x mille
Fabbricati magazzini cat. C/1 – C/3 9,60 x mille 10 x mille
Terreni edificabili 9,60 x mille 10 x mille
Terreni agricoli non ricadenti in zone montane 9,60 x mille 10 x mille
Immobili capannoni e grandi magazzini cat. D 9,60  x mille 10 x mille
Immobili costruiti da imprese e destinate alla vendita c.d. beni merce 1,50 x mille 2 x mille
Immobili non inclusi nelle categorie sopra elencate 9,60 x mille 10 x mille
Fabbricati rurali ad uso strumentale 0 0

Tali aumenti, a parere del Gruppo di minoranza, vengono proposti senza le dovute motivazioni che giustificano un siffatto salasso per tutti i cittadini e le imprese del paese.

In  realtà, sulla base della grave congiuntura economico – finanziaria in atto, dopo gli anni dell’epidemia COVID e delle guerre tutt’ora in corso,  che hanno determinato aumenti sulle materie prime e quindi sui prodotti di consumo, generando una situazione di grosse difficoltà e di sopravvivenza di numerose famiglie finite sotto il livello di povertà, ci aspettavamo una valutazione attenta e ponderata da parte della maggioranza, mediante una rivisitazione delle aliquote in diminuzione, per dare un minimo di ossigeno alla nostra comunità già stremata dall’entità dei tributi comunali in essere ed in particolare alle famiglie meno agiate.

È fondamentale analizzare l’impatto di tali aumenti sui cittadini e valutare alternative che possano bilanciare le necessità di bilancio comunale con il benessere economico delle famiglie.

Sarebbe utile avviare un confronto su come le politiche fiscali possano essere piu’ eque e sostenibili per tutti. Non si possono pagare i vari tributi comunali nella misura massima,difatti anno dopo anno, da tre legislature, aumentano i tributi e le tasse comunali in assenza di un confronto con il Gruppo di minoranza, con le forze sindacali e con le assemblee pubbliche con gli amministrati.

Analoga situazione la ritroviamo sulle tariffe della TARI, per capirci meglio la raccolta e smaltimento della spazzatura, sulle aliquote dell’Addizionale Comunale all’IRPEF, ecc.. Il sistema è sempre lo stesso, aumentare le tariffe sui tributi e tasse comunali da un lato e poi utilizzarle, in parte, in feste quasi private e passerelle dall’altro lato.

L’attuale gruppo di maggioranza, forte del consenso popolare ricevuto nelle elezioni comunali, anziche’ aprire tavoli di confronto con la minoranza o quantomeno con i capigruppo per analizzare i problemi, ritiene di poter fare tutto quello che vuole senza dover dare conto a nessuno,e spesso non considerando le eventuali agevolazioni del caso.

Basti pensare che nell’anno 2022 è entrata in vigore la definizione agevolata delle Cartelle di pagamento denominata “ROTTAMAZIONE-QUATER” che consentiva di sanare tutte le cartelle notificate fino al 30 giugno 2022, col pagamento dell’imposta dovuta in 18 rate trimestrali dal 2023 al 2027, senza le sanzioni e gli interessi. Bene moltissimi comuni hanno aderito per venire incontro ai propri cittadini,e citiamo soltanto per brevità Reggio Calabria e Siderno, mentre i nostri colleghi di maggioranza hanno volutamente snobbato questa ghiotta opportunità per i cittadini e le imprese del nostro paese per mettersi in regola e  con indubbio vantaggio per le casse comunali.

Alla possibilità di adesione alla sanatoria citata, hanno preferito che i cittadini e le imprese di questa comunità, fossero bersaglio della società esterna di Beinasco (TO) loro affidataria della riscossione in convenzione, che ha inondato il paese di atti di recupero crediti mediante: fermi amministrative delle autovetture, pignoramenti presso terzi, ipoteche sugli immobili, ecc. , gettando nello sconforto una moltitudine di cittadini e imprese che a tutt’oggi sono attanagliati da queste procedure.

Per tornare nuovamente sulla incongruenza e stangata delle  aliquote IMU 2025, vogliamo evidenziare una in particolare, quella che riguarda i terreni  agricoli, per i quali è prevista l’esenzione soltanto per i fogli catastali n. 1 e n. 5, in pratica dalla Località Cessarè in su nelle montagne, per cui, da Cessarè fino ai confini di Marina di Gioiosa Ionica l’aliquota prevista per il 2025 è del 10 x mille, sull’errato presupposto della Circolare del MEF n. 9 del 14 giugno 1993, quale paese parzialmente montano.

 A  questo punto, riteniamo doveroso fare un’ulteriore addebito ai colleghi della maggioranza che non si sono mai preoccupati anche tramite l’aiuto del Segretario comunale di proporre una modifica al MEF, tenuto conto che i comuni rivieraschi di Marina di Gioiosa Ionica, Siderno  e Roccella come pure Mammola ,Martone e San Giovanni di Gerace  che si trovano nella stessa altitudine rispetto al mare (quelli più vicini a noi), il loro territorio agricolo è considerato nella predetta Circolare interamente montano, per cui sono totalmente esenti dall’IMU.

Per quanto esposto, questo Gruppo, con grande senso di responsabilità e di attaccamento ai  valori che guidano gli amministratori avveduti nell’amministrazione di un paese, esprime voto contrario alla proposta di deliberazione, invitando nel contempo i colleghi della maggioranza a ritirarla dall’odierna seduta.>>                                                         





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