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«Dobbiamo gestire una situazione di disagio che si presenterà dalla prossima primavera con l’apertura di 199 cantieri». A lanciare l’allarme è il sindaco Vito Leccese che ieri mattina ha partecipato alla commissione congiunta di Urbanistica e Lavori pubblici per affrontare il tema dell’emergenza parcheggi in città. Una riunione richiesta dal consigliere Michele Laforgia in seguito all’affidamento degli incarichi a progettisti per la redazione del piano parcheggi e del piano della sosta.
Il programma
Leccese ha introdotto i lavori tracciando un primo quadro di quanto accadrà nei prossimi mesi. «Il cantiere più impattante sarà quello del Brt – ha detto il sindaco – che determinerà la sottrazione di 2500 posti auto, che non saranno concentrati tutti in una stessa zona ma nei quartieri interessati dalle quattro linee». Il sindaco ha evidenziato che, pur condividendo i principi della mobilità sostenibile, è ormai necessario «dotare la città di un piano parcheggi pertinenziali per i residenti». «I cittadini stanno vivendo una situazione di grande disagio – ha detto ancora il sindaco – che diventerà ancora più importante alla luce della sottrazione del posti auto con i prossimi cantieri. Per questo dobbiamo ora individuare delle zone destinate alla sosta temporanea e fare una programmazione in accordo con il piano urbanistico che stiamo redigendo».
Le progettualità a lungo termine ci sono: dall’utilizzo del sedime ferroviario dopo la liberazione dei binari del nodo a sud all’apertura delle aree di corso Italia anche in vista della pedonalizzazione di via Manzoni fino ad un parcheggio sotto i sylos del porto. «Ci sono quartieri – ha detto il consigliere e presidente della commissione Lavori pubblici, Antonio Bozzo – dove trovare un posto è un delirio, per questo è necessario lavorare sulla programmazione a breve, medio e lungo termine». «Si tratta – ha aggiunto Maria Stefania Durante presidente della commissione Urbanistica – di una problematica impattante sulla città».
Alterntive alla sosta
L’assessore alla Cura del Territorio, Domenico Scaramuzzi, ha tracciato il quadro dell’attuale situazione: con i 199 cantieri in partenza corrispondenti (oltre a quelli dei sottoservizi) ad almeno 39 opere del Pnrr tra cui quelle del Brt. «Lo studio che si sta portando avanti – ha detto l’assessore – serve ad esaminare quello che ci aspetta a breve termine, ossia nei prossimi due anni, e a lungo termine, a 10 anni. Noi dobbiamo immaginare delle alternative alla sosta durante i cantieri più impattanti, poi sarà la parte politica a decidere invece sulle progettazioni da adottare a lungo termine».
«Questo è un momento cruciale – ha detto Laforgia – l’apertura di 199 cantieri rappresenta una crisi che genererà non pochi problemi in città. Ma dobbiamo cambiare metodo, abbiamo il dovere di coinvolgere i cittadini in questo percorso che ci aspetta, la partecipazione resta un aspetto importante per affrontare questa crisi».
E proprio sulla partecipazione Leccese annuncia che sarà attivato un processo che vedrà il coinvolgimento diretto dei cittadini durante i cantieri. «Non sarà semplice – conclude Leccese – il cittadino bada più al contingente che a quello che verrà, ma noi ci proveremo».
Diverse le proposte giunte dai consiglieri. Pierluigi Introna ha chiesto una presa di posizione da parte dell’amministrazione in merito a che tipo di parcheggi si vorrà realizzare, quelli sul modello di piazza Cesare Battisti gestiti dai privati e “che possono permettersi solo i ricchi”, ha detto Introna, o quelli gestiti dal pubblico.
Il consigliere Italo Carelli ha proposto l’utilizzo dei locali sfitti a piano terra da trasformare appunto in parcheggi pertinenziali. Per Fabio Romito, coordinatore delle opposizioni, «Bari ha un problema di mobilità – ha detto – anche la sottrazione di questi 2500 posti auto sarà un colpo mortale al commercio perché i clienti dei negozi preferiranno andare nei centri commerciali piuttosto che impazzire con i parcheggi. Sono molto preoccupato per quello che accadrà a breve. Ci aspettiamo che il sindaco ci dica cosa vorrà fare ad esempio del progetto del parcheggio interrato di corso Cavour o di via Mitolo dove c’è un’area archeologica con una chiesa rupestre e invece si vuole costruire un parcheggio”. Il consigliere Francesco Giannuzzi ha chiesto invece di dilazionare l’avvio dei cantieri, in modo da ridurne l’impatto sulla città.
«Ci aspetta un momento molto delicato – aggiunge la vicesindaca Giovanna Iacovone – dobbiamo tenere le cose insieme ed è necessario che per il piano dei parcheggi si dialoghi con il Pug».
Infine Scaramuzzi ha ricordato i tempi del Pnrr. «È una mannaia – ha concluso – dobbiamo andare di corsa e recuperare terreno, per rispettare le tempistiche del 2026”. Stesso discorso evidenziato dal dirigente della ripartizione Urbanistica Pompeo Colacicco: «Abbiamo avviato un percorso condiviso con i Lavori pubblici per non fermare i finanziamenti del Pnrr».
© RIPRODUZIONE RISERVATA – SEPA
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