Cane o gatto per amico? Empethy aiuta la scelta

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«Eravamo solo un’idea. Oggi con amore e tecnologia ci prendiamo cura dei nostri amici a quattro zampe». Così si apre la prima pagina del portale di Empethy, la start up innovativa fondata da Annamaria Barbaro e Lorenza Silvestri, entrambe napoletane e trentunenni, a capo di un team di quasi tutte donne che lavorano da più città. Annamaria è il CEO di Empethy ed è laureata in economia aziendale alla Cattolica di Milano con un master in International Management all’Europe Business School, mentre Lorenza Silvestri, CMO, è laureata in psicologia e ha un master in psicologia del marketing. Insieme a Caterina D’Auria, operations, 30 anni di Giugliano, educatrice cinofila, completano il team: Arianna Castronovo, Head of Sales 34 anni di Milano, Marco Autino e Gianluca Barboni, entrambi sviluppatori venticinquenni di Torino, infine Giulia Biamino, social media manager di 27 anni di Asti e Carlotta Antonietti, grafica, 31 anni di Torno.

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«Empethy è un gioco di parole – spiega Annamaria – nel quale cui abbiamo sostituito il pat con il pet con l’obiettivo di creare empatia, connessione tra l’animale che cerca casa. Con la nostra piattaforma aiutiamo le persone a trovare l’animale più compatibile con il proprio stile di vita e la propria empatia. Da qui il nome Empethy». Descritto così si ha l’impressione di un concetto freddo e sembra di scegliere un vestito mentre stiamo parlando di cani o di un gatto… Annamaria si stupisce: «In realtà è proprio il contrario. Ad oggi non c’è una piattaforma come la nostra dedicata esclusivamente agli animali, l’obiettivo è far conoscere il pet (cane o un gatto) prima ancora di andare in un canile o in un gattile».

I motivi

E questo perché? «Molto spesso le persone fanno scelte impulsive, non valutano le esigenze dell’animale e purtroppo uno dei motivi di abbandono è anche quello di non riuscirle a soddisfarle. Oggi anno circa 100mila animali vengono abbandonati per insensibilità ma le cause dell’abbandono sono le incompatibilità tra le esigenze delle persone e i bisogni dei singoli animali. Noi dunque lavoriamo per un’adozione responsabile». Qual è la vostra tecnologia? Annamaria: «Empethy è una piattaforma sviluppata con tecnologie avanzate con l’obiettivo di digitalizzare tutte le adozioni degli animali che vengono gestiti da associazioni, canili e gattili. In genere queste strutture non sono digitalizzate e non hanno neanche strumenti che li supportino sia nell’attività interna che esterna. Per quanto riguarda i canili comunali di solito entriamo in contatto con la pubblica amministrazioni per avere il patrocinio, mentre i privati ci contattano per iscriversi a titolo gratuito alla piattaforma per farli adottare. Il nostro modello di business è basato sulle sponsorizzazioni di aziende».

La creatività

È stata sviluppata direttamente da voi? «Sì. Prima di realizzarla abbiamo fatto molte interviste ai canili per intercettare i bisogni e trovare soluzioni adeguate, avviato campagne di sensibilizzazione su diversi canali online, pian piano utilizziamo anche quelli offline, presidieremo fiere di settore con nostri stand per fare divulgazione sul problema del randagismo». In sostanza incrociate la domanda di chi desidera un cane e l’offerta di chi ha animali da far adottare? Annamaria precisa… «Non è un meccanismo automatico. Noi visitiamo le strutture per supportarle nella ricerca di clienti responsabili che vogliono adottare un cane o un gatto. Facciamo noi le foto, li facciamo valutare da educatori cinofili e consulenti felini».

E poi avviene lo scambio… «Sì, in maniera gratuita». E il vostro guadagno dov’è? «Nel coinvolgimento di aziende medio grandi che devono redigere i bilanci di sostenibilità e sponsorizzando il nostro progetto si raggiungono determinati requisiti di sostenibilità. Le aziende possono aderire all’iniziativa attraverso un importo che dipende dal tipo di coinvolgimento, come lanciare una campagna di sensibilizzazione per un’adozione responsabile attraverso un rifugio virtuale degli animali».

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La salute

Quanto l’adozione di un animale migliora la salute di un anziano solo? «Totalmente, migliora sia la salute fisica che mentale, aspetti decisivi». Come vi è venuta l’idea? «Molto semplice, io volevo un cane da adottare, mi ero rivolta ai social, e confrontandomi con Lorenza abbiamo capito che c’era bisogno di una piattaforma sulle adozioni di cani e gatti che incrociasse i dati dei canili e velocizzasse l’iter per l’adozione». Quali i risultati? «Abbiamo coinvolto oltre 50 aziende in tutta Italia. Siamo in continua evoluzione. Collaboriamo con più di 800 strutture, miglioriamo del 30% il tasso di adozione, chi non utilizza Empethy ha meno chance di raggiungere questi risultati».

È la prima piattaforma? «In Italia sì». Avete ricevuto finanziamenti? Sorride Annamaria: «Il primissimo finanziamento dall’Università Bocconi, siamo entrati nell’Accelerator for Innovation di start up e ricevuto 30mila euro più servizi di consulenza, abbiamo partecipato all’acceleratore Cities of the future – Techstars di Torino che ha premiato 10 startup e avuto 120mila dollari, infine ammessi al bando regionale di Campania Startup 2023 con 269mila euro. Infine abbiamo chiuso un primo round con investitori privatiper internazionalizzare la piattaforma».





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