Decarbonizzazione industriale: i 5 punti di NetZero Milan

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La decarbonizzazione industriale impone un cambio di paradigma che non si ferma all’evoluzione tecnologica, bensì richiede ripensamento dei processi, risorse finanziarie e collaborazione tra aziende, decisori politici e mondo della ricerca.

Questi sforzi coordinati, per affrontare le sfide tecnologiche, infrastrutturali e normative della transizione ecologica, sono al centro dell’evento NetZero Milan 2025. L’expo-summit organizzato da Fiera Milano all’Allianz MiCo dal 14 al 16 maggio prossimi, coinvolgerà rappresentanti delle istituzioni ed esperti internazionali per confrontarsi sul percorso da consolidare.

5 grandi sfide della decarbonizzazione industriale

Oltre 130 relatori e 8 knowledge partner garantiranno alle vertical conference degli affondi concreti, scientificamente supportati, sui temi cardine dell’industria a zero emissioni. Dai settori più critici all’elettrificazione, dal rapporto con le rinnovabili al supporto della finanza.

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Settori hard-to-abate e trasporti

I settori più complessi del manifatturiero, come la produzione del cemento o dell’acciaio, rappresentano sfide uniche per una produzione a zero emissioni. Questo il focus della conferenza curata da Roland Berger per approfondire le tecnologie per la cattura del carbonio, le potenzialità delle materie prime alternative, l’efficienza energetica e i principi dell’economia circolare che possono contribuire alla trasformazione strategica di questi settori.

Sempre Roland Berger accenderà i riflettori su un altro settore chiave per la decarbonizzazione industriale: la mobilità. Qui, nuove tecnologie di propulsione e carburanti sostenibili giocheranno un ruolo cruciale, ma servono alti investimenti iniziali. Oltre alla necessità di ridurre i costi di produzione, sviluppare le infrastrutture e definire quadri normativi di supporto. Fondazione Politecnico di Milano si concentrerà invece sull’idrogeno. Questo vettore energetico pulito e versatile può svolgere un ruolo cruciale nelle applicazioni dove l’elettrificazione diretta sarebbe difficile o economicamente insostenibile. Come acciaio, prodotti chimici, raffinazione o trasporti ad alta domanda energetica.

Le opportunità dell’elettrificazione

L’elettrificazione, specie per i comparti che non producono con alte temperature, rappresenta un passo fondamentale per raggiungere i target europei. Ma anche un’opportunità per la sicurezza energetica e la competitività. Il think tank Ecco proporrà un approfondimento sulla decarbonizzazione industriale dei processi a bassa temperatura. Analizzando barriere normative, finanziarie e infrastrutturali e proponendo soluzioni per un quadro di politiche abilitanti.

Agici, invece, coordinerà un evento sul ruolo delle infrastrutture di rete delle utility nella transizione energetica. Un confronto importante per discutere della costruzione delle reti del futuro, rafforzato dalla presentazione di uno studio sulle strategie di investimento e sulle politiche di crescita adottate dai principali operatori italiani ed europei.

Produrre e gestire energia pulita

Teha Group approfondirà gli scenari di solare ed eolico offshore. In particolare, l’eolico galleggiante offshore si distingue per il suo potenziale scalabile, capace di rispondere alle crescenti esigenze energetiche globali. L’Italia, forte della posizione nel Mediterraneo e delle competenze nella meccanica, può guidare lo sviluppo di una filiera industriale innovativa e competitiva. Purché si sviluppi un mercato capace di attrarre investimenti e di realizzare un ecosistema industriale.

Le difficoltà delle rinnovabili italiane

PV Magazine Group e Green Horse Advisory cureranno due appuntamenti legati alle rinnovabili. Il primo sullo stato dell’arte e le potenzialità di sviluppo del solare in Italia. Purtroppo, infatti, la ripresa delle costruzioni potrebbe ripartire solo tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, con il completamento di molti progetti solo nel 2027. Tuttavia, la capacità degli appaltatori EPC di gestire l’ondata di nuovi progetti giocherà un ruolo significativo. Gli attuali quadri normativi, tra cui DL Agricoltura e DM Aree Idonee, aggiungono complessità al processo di autorizzazione, rischiando ritardi e influenzando potenzialmente la capacità installata a fine 2026.

Investimenti nell’energy storage

Il secondo convegno sarà invece dedicato allo storage. Con l’espansione della capacità rinnovabile, gli investimenti nell’accumulo e nelle infrastrutture di rete sono fondamentali per consolidare il contributo delle rinnovabili nel mix energetico. In Italia, l’accumulo è ancora un settore emergente, ma ha già attirato un notevole interesse. Si analizzeranno le principali innovazioni tecnologiche, come le batterie allo stato solido e al sodio, i sistemi di accumulo termico e a idrogeno e la rilevanza dell’idroelettrico a pompaggio per migliorare la stabilità e l’affidabilità della rete. Nonché i driver normativi ed economici che spingono gli investimenti nell’accumulo in Italia. Spazio, infine, al ruolo trasformativo dell’IA e del digitale nell’ottimizzazione dei sistemi di accumulo.

Quali sono le tecnologie emergenti

Il Politecnico di Milano coordinerà due appuntamenti dedicati ad altrettante sfide: l’intelligenza artificiale nella transizione energetica e le tecnologie emergenti a supporto della decarbonizzazione industriale. Si parte da una prospettiva completa su come l’IA stia influenzando la transizione ecologica. Ovvero, come possa contribuire a ridurre l’impatto energetico, ottimizzare i consumi e migliorare l’efficienza in settori come i data center, visto anche il suo status di applicazione energivora. Ma si analizzeranno anche il quadro normativo e il ruolo dell’IA nel raggiungimento degli obiettivi globali di sostenibilità.

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Il secondo momento darà spazio alle tecnologie emergenti a supporto della transizione energetica. In particolare, l’applicazione degli SMR (Small Nuclear Reactor) come possibile soluzione per fornire energia pulita e stabile complementare alle fonti rinnovabili. E anche dei CCUS, strumenti che permettono di catturare le emissioni di anidride carbonica prodotte da impianti industriali e centrali elettriche per poi riutilizzarle o immagazzinarle in modo sicuro.

La finanza sostiene la decarbonizzazione industriale

A completare il quadro tematico, l’appuntamento sul financing a cura di Teha Group. Un aspetto fondamentale per un percorso di cambiamento che impone di aggiornare i modelli di business, internalizzare la sostenibilità anche nelle filiere, valutare collaborazioni e alleanze tra gli attori economici e istituzionali.

Se, da un lato, bisogna scegliere le tecnologie più adatte, dall’altro è fondamentale poter accedere a fonti di finanziamento pubbliche e private che sappiano riconoscere le scelte imprenditoriali competitive. Una grande opportunità per il rafforzamento dell’offerta finanziaria per le imprese e per l’innovazione della struttura produttiva italiana.



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