è scontro tra Regione e Governo

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«Ogni tanto a Napoli mi arriva la notizia che qualcuno sul territorio comincia a fare propaganda e a dire stupidaggini. Quelli stanziati per la piattaforma logistica legata alla stazione Hirpinia dell’Alta Velocità sono fondi di sviluppo e coesione della Regione Campania, tutto il resto sono solo chiacchiere a ruota libera». Il finanziamento dell’hub a servizio dello scalo merci in Valle Ufita e le successive reazioni infiammano il dibattito politico ed è scontro tra il governatore Vincenzo De Luca e il centrodestra.

A margine della visita allo stabilimento della Bredamenarini di Flumeri, infatti, il presidente della giunta di Palazzo Santa Lucia chiarisce la situazione dal suo punto di vista e risponde alle polemiche innescate dalle dichiarazioni di alcuni esponenti dei partiti di Governo. In pratica, alla notizia data mercoledì sera via social dal consigliere regionale Maurizio Petracca, rispetto all’approvazione della delibera che «programma con 130 milioni di euro l’intervento del raccordo ferroviario per il Polo Logistico», si sono susseguiti alcuni interventi. In particolare da parte di esponenti della Lega, sulla dichiarazione a corredo del riferimento del Pd irpino che nello stesso post aveva sottolineato:

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«Si è verificata quella circostanza che sostengo da mesi. Il Governo nazionale non ha avuto la volontà politica di realizzare quest’opera che è strategica per il futuro dei nostri territori. La Regione Campania sì». Da qui, il senatore e neo commissario provinciale del partito del “carroccio”, Gianluca Cantalamessa, ha messo in discussione proprio l’esistenza dell’importo per l’investimento da parte dell’ente regionale e ha parlato di illusione ottica, mentre lo sblocco del progetto era da imputare ai ministri Salvini e Piantedosi. Mentre il sindaco di Cassano ed ex coordinatore irpino della Lega, Salvatore Vecchia, ha sottolineato il vincolo di spesa stabilito dal Governo proprio sulla piattaforma con il trasferimento dei fondi di sviluppo e coesione.

«Non commento Cantalamessa afferma De Luca – ne nego l’esistenza. È una realtà virtuale. L’accordo con il Mit è solo sulla programmazione come c’è con tutte le altre Regioni ma i soldi sono del nostro ente. Non mi pare ci sia nessun altro atto deliberativo che stanzia le risorse per quest’opera». E aggiunge: «Abbiamo approvato il finanziamento in giunta per 130 milioni di euro ma a dire la verità c’era già stato uno stanziamento della Regione per 70 milioni di euro come opere compensative per la linea alta velocità Napoli-Bari. Ora queste ulteriori risorse per l’hub intermodale dedicato alle merci, sulla linea in corso di realizzazione dell’Alta Velocità Napoli-Bari. L’Italia riprende l’argomento durante la conferenza stampa in fabbrica – è un paese di barbari, dove non c’è rispetto per il lavoro degli altri. Abbiamo un’interlocuzione continua con il Ministero dei Trasporti ma i soldi appostati sono della Regione Campania».

A dare manforte agli alleati leghisti e il parlamentare irpino di Fratelli d’Italia, Gianfranco Rotondi, che replica proprio al governatore: «Stupisce che un politico più che maturo come Vincenzo De Luca si infili nel giochino dei meriti e delle colpe circa lo stanziamento per la realizzazione del polo logistico di valle Ufita. È noto che quel progetto giaceva esanime per la inazione di enti preposti alla progettazione e alla programmazione. La forte volontà politica del centrodestra irpino ha reso il ministro Salvini consapevole della importanza del progetto, il resto è cronaca recente e nota».

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«La Regione conclude – perde un’occasione per integrarsi in una filiera di collaborazione istituzionale che può portare grande vantaggio alla comunità irpina». Di diversa opinione lo stesso Petracca: «Quando arrivano i risultati ognuno è pronto ad intestarseli ma gli atti non si possono confutare. I fondi in questione sono risorse di competenza regionale e quindi è la Regione che decide dove appostarli. Nel corso degli incontri avuti con il Governo ci è stato sempre detto che le somme messe a disposizione, 26 milioni di euro, non erano sufficienti e non si faceva in tempo a finanziare l’opera con il Pnrr. Alla fine risorse del Governo non ce ne sono. Non vorrei, quindi, che si faccia come nel film di Massimo Troisi per il regalo della televisione alla madre insieme ai fratelli».

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