In occasione della seduta del consiglio regionale aperto sull’automotive, la vicepresidente Elena Chiorino ha aperto gli interventi spiegando che la Regione Piemonte ha stanziato 20 milioni di euro nel programma “Gol” per sostenere il Fondo formazione occupazione, una misura innovativa sul panorama nazionale.
Il fondo prevede un’integrazione salariale per i lavoratori in cassa integrazione o in contratto di solidarietà e la possibilità di accedere a percorsi di riqualificazione con un’indennità di partecipazione fino a 600 ore nel primo ciclo.
“Il Piemonte non si arrende alla crisi, ma agisce con determinazione e pragmatismo. Abbiamo messo in campo soluzioni reali per tutelare i lavoratori dell’automotive e di tutte imprese in difficoltà. Con il Fondo formazione occupazione, il nostro obiettivo non è la semplice assistenza, ma garantire formazione, dignità e futuro a chi oggi si trova in difficoltà” ha commentato il vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino. “Abbiamo messo il doppio delle risorse inizialmente stimate con le parti sociali, dimostrando con i fatti che il sostegno al lavoro e alla competitività non è solo uno slogan, ma una priorità per questa Giunta“.
Il Consigliere Claudio Sacchetto, Presidente della Commissione Lavoro e Industria del Consiglio Regionale sostiene: “Ieri abbiamo ascoltato con attenzione le parole degli intervenuti; va sottolineato che la situazione è molto complessa e difficile da inquadrare in modo schematico, ma sostanzialmente non si può negare che buona parte delle problematiche legate alla competitività dell’Europa derivino dalle politiche promosse da chi ritiene che sia meglio la decrescita felice, o meglio INfelice, sacrificando l’economia sull’altare del falso ambientalismo”.
La Vicepresidente Chiorino, nel suo intervento, è stata chiara sul tema dicendo che non si accettano lezioni da chi ha ignorato per anni i problemi del settore: quella sinistra che ora si erge a paladina dei lavoratori è la stessa che ha applaudito all’accordo sulla nascita di Stellantis senza nemmeno sedersi al tavolo, precludendo al Governo la possibilità di entrare nel gruppo.
Per Sacchetto, lo sforzo sulla formazione messo in campo da Regione è senza precedenti: ai 20 milioni stanziati attraverso il Programma GOL si aggiungono i 96 destinati alle Accademie di Filiera e i 115 milioni sui Servizi al lavoro e formazione: “La maggioranza che governa la Regionedimostra con i fatti che il sostegno al lavoro con la competitività non è solo uno slogan ma una priorità. Noi non ci iscriveremo mai al partito della decrescita INfelice ma saremo sempre esponenti del partito della crescita economica rispettosa dell’ambiente e le politiche proattive messe in campo in Regione sono a testimoniare questo impegno nella fase di sostegno diretto ai lavoratori ed alle imprese, mentre negli ambiti istituzionali superiori, nazionale ed europeo, siamo impegnati come Fratelli d’Italia a dare corpo a politiche industriali e del lavoro che rendano l’Europa competitiva nello scenario globale”
Di diverso avviso la capogruppo Sarah Disabato del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, che spiega: “Sono in arrivo 20 milioni di euro per il fondo di sostegno al reddito dei cassintegrati, proposto ad aprile dello scorso anno dal Movimento 5 Stelle. L’annuncio è arrivato questa mattina, durante il Consiglio regionale aperto sull’automotive.
Una notizia che accogliamo in maniera positiva, ma per la quale rileviamo alcune importanti criticità: da un lato il mancato coinvolgimento delle forze di opposizione e dei sindacati nella discussione che ha portato alla nascita del fondo, dall’altro il fatto che a bilancio non sia stato stanziato neanche un euro.
Il fondo, infatti, sarà finanziato esclusivamente con le risorse del programma GOL. Una boccata d’ossigeno che purtroppo non ci permette di rendere strutturale la misura, visto che il PNRR non esisterà per sempre. Siamo peraltro ben oltre i primi 100 giorni, nei quali Cirio aveva promesso di dare vita a questa iniziativa.
Il fondo di sostegno al reddito è una misura di civiltà per chi vive situazioni di ristrettezza economica, ma va affiancato a politiche sul lavoro e investimenti sul settore. Servono passi in avanti sia da parte di Stellantis, che deve rilanciare le produzioni in Piemonte, sia da parte delle istituzioni, che a tutti i livelli devono impegnarsi per tutelare lavoratori e lavoratrici.
I segnali, purtroppo, non sono dei migliori. A livello regionale la Giunta Cirio ripristina il bollo sulle auto ibride, che prima era esentato per 5 anni. A livello nazionale è totalmente assente una valida politica di incentivi, non sono previsti aiuti concreti a sostegno dei lavoratori, non ci sono fondi per la transizione ecologica e, addirittura, viene tagliato il fondo per l’automotive. Il risultato? Cittadini che non si possono permettere nemmeno di cambiare l’auto.
In questa Regione lavoratori e lavoratrici hanno creduto nell’industria, nell’auto, nel fare impresa, nello sporcarsi le mani. È ora che il territorio cominci a credere in loro.“
La vicepresidente della commissione industria Monica Canalis del PD denuncia: “Uno spettacolo populista al Consiglio regionale aperto sulla crisi dell’automotive, con striscioni e attacchi ai partiti di minoranza e anche a Forza Italia che ha votato il Green Deal.
La vera causa della crisi automotive non è il Green Deal, ma il ritardo tecnologico europeo. Mentre Usa e Cina hanno investito sull’innovazione e corrono sulla produzione del motore elettrico, l’Europa è rimasta indietro. Il punto non è posticipare la scadenza del 2035 sul motore endotermico, ma recuperare competitività con sgravi, incentivi all’offerta (più che alla domanda), sostegno diretto alle PMI della componentistica, protezioni mirate del nostro mercato, un approccio pragmatico sulle sanzioni ai produttori.
Senza totem intoccabili sulle tecnologie utili a raggiungere la riconversione ecologica.
Il Pd non rinnega il Green Deal, ma chiede un Piano Marshall per l’industria europea, con fondi per ricerca, investimenti, infrastrutture, e anche con una revisione delle norme sugli aiuti di stato, per aiutare l’industria a decarbonizzarsi, perché non c’è competitività senza decarbonizzazione.
In questo quadro, Fratelli d’Italia mette nel mirino il Pd (e implicitamente Forza Italia, il partito di Cirio, che in Europa ha votato il Green Deal), per nascondere le proprie gravi responsabilità: dal drastico taglio del fondo nazionale automotive agli errori sugli incentivi alla domanda di auto elettriche, che hanno premiato nel 2024 i produttori stranieri, fino all’assenza di infrastrutture di ricarica per auto elettriche e di serie misure per rendere più economica l’energia.
Il Piemonte è la culla del capitale umano dell’automotive e merita da parte di Fratelli d’Italia un comportamento più responsabile e serio. I teatrini sono un insulto alle migliaia di persone che rischiano di perdere il lavoro”, mentre non risparmia forti critiche al presidente Cirio, soprannominandolo “bifronte”, cioè: “Europeista quando attinge al programma GOL PNRR per finanziare l’integrazione agli ammortizzatori sociali. Nazionalista quando attacca il Green Deal, votato da Forza Italia, di cui è vicesegretario nazionale.”
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