Si è svolto ieri il primo incontro di Pomeriggi diVersi, format poetico letterario ideato da Sabrina Vanini e finalizzato alla riflessione profonda attraverso la poesia: giunto alla IV Edizione, domenica 9 febbraio, nella Sala Nobile di Palazzo Savelli ad Albano Laziale, più di trenta, tra poeti, lettori e artisti hanno dato voce e respiro sussurrato, riguardo il tema dedicato alla Giornata Mondiale delle Zone Umide, celebrata dall’UNESCO lo scorso due febbraio. Presenti all’iniziativa il Sindaco Massimiliano Borelli e da Maria Cristina Casella, titolare dell’Assessorato alle Biblioteche del Comune di Albano Laziale: entrambi hanno salutato il pubblico ricordando il costante impegno dell’Amministrazione albanense nella divulgazione della lettura, quale valore riconosciuto e condiviso in grado di generare crescita individuale e collettiva; impegno che ha permesso alla Città di Albano Laziale di ottenere il riconoscimento di “Città che Legge” da parte del Cepell , Centro per il Libro e la Lettura.
Pur se protagonisti tematici della Rassegna sono stati i nostri Laghi Albano e di Nemi, altre realtà sono state evidenziate attraverso la poesia: Lago di Giulianello, i Laghi di Monticchio della Basilicata, il Lago Maggiore, la Laguna di Orbetello (GR), il Lago di Como dal I cap. dei “Promessi Sposi” di A. Manzoni, “I Fiumi” di Giuseppe Ungaretti. Inaugurata anche la Mostra Fotografica “Acqua risorsa di vita: i nostri Laghi” a cura di Francesco Pulice, presidente dell’Associazione Culturale “Il Crogiolo” di Grottaferrata (trattasi di eco-fotografie che raccontano le criticità dei nostri laghi.
Tra gli intervenuti Maurizio Bocci che ha messo in risalto il grave problema dell’abbassamento del livello dei laghi, facendo riferimento ai drammi e alle cause che influiscono sull’equilibrio dell’ecosistema acquatico, lo sfruttamento delle falde acquifere, lo spropositato incremento urbanistico e il proliferare di pozzi abusivi. Ha preso parte alla manifestazione anche Giancarlo Della Monica, responsabile dell’Associazione “Grottaferrata Sostenibile” e delegato cittadino all’ecologia e sviluppo sostenibile del Comune di Grottaferrata. Come volontario effettua misurazioni del livello dell’acqua del Lago Albano dall’ottobre del 2022, riscontrando i preoccupanti sintomi che ne indicano il grave indice di abbassamento in questi ultimi anni.
Presidente della Cooperativa “La Peschereccia” da circa 18 anni; consigliere della “Orbetello Pesca Lagunare” e presidente della Commissione Lagune d’Italia per Acli Terra, Pier Luigi Piro è intervenuto sullo stato della Laguna di Orbetello.
L’evento poetico – magicamente nei tempi, nonostante i diversi interventi e le numerose poesie con un componimento di Aldo Onorati ch’è stato il La iniziale – è stato seguito da un numeroso pubblico presente nell’elegante Sala Consiliare: ed ecco che – alcuni con cariche istituzionali e di rappresentanza di associazioni culturali, marchi editoriali, associazioni di promozione sociale basate sul volontariato -, i poeti Alessandro Conti, Alessandro Moriconi, Alessia Fossile, Andrea Stella, Angela Maria Minnucci, Angela Rita, Antonella Gentili, Cosimo Cionfoli, Enza Festa, Eugenio Zampetti, Fabio del Manso, Fausto Giuliani, Ferdinando Onorati, Gianna Braghini, Leila Spallotta , Luca Debiti, Luciana Monteferri, Maria Paola De Marchis, Mario Tamburri, Marisa Monteferri, Massimo Garavini, Nicola Fornabaio, Nicoletta Berliri, Pier Luigi Piro, Rita Gatta, Roberto Emili, Rossana Orsi e Sergio Moretti hanno dato voce e respiro alla magia lacustre, con incantesimi in versi che hanno lasciato ai presenti scie di riflessioni e commenti su ricordi, malinconie, riflessi nell’iride d’argento; ogni brano poetico è stato accompagnato dalle opere pittoriche di Umberto Ricci e Fabio del Manso e da splendide immagini fotografiche proiettate sullo schermo e realizzate oltre che dalla stessa Sabrina, da Massimo Garavini, Sergio Moretti, Eugenio Zampetti, Angela Maria Minnucci, Maurizio Bocci, Ferdinando Onorati, Elena Bicchi, Enza Festa, Rossana Orsi e Andrea Stella. Ogni iconica sottolineatura ha esaltato realtà straordinarie come quelle lacustri, che, tuttavia, rischiano di trasformarsi in un cimitero dei silenzi nella solitudine che dà i brividi.
In riferimento a Luigi Pirandello, che nei laghi castellani vedeva occhi chiusi o occhiali, alcuni poeti hanno declamato il dolore di una cecità che il tempo orna in un velo di nuvole: ciechi e prosciugati occhi nelle orbite, mentre una nube si specchia sul lago come bianco fantasma; un grido d’allarme ch’è monito silenzioso all’indifferenza in un sussurro d’amore…
Anche i dialetti – lingua del cuore – hanno reso tangibile la sensibilizzazione a questa problematica che cerca di porre rimedio all’agonia di uno specchio d’acqua che si opacizza nell’indifferenza dell’uomo e alla reazione che vuole ribaltare e porre rimedio a questa grave emergenza.
Pericolo che rischia di privarci della bellezza naturale e ambientale con quali i nostri laghi ci hanno fatto sognare e vivere in un ambiente di straordinaria bellezza.
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