Lo sport è sinergia: ne parliamo con il ministro Abodi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


Primo Piano

di Laura Tecce





Carta di credito con fido

Procedura celere

 

“L’identità ci consente di far conoscere la nostra identità”, così il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi saluta la nostra iniziativa: a partire da sabato 15 febbraio sul settimanale ci sarà una nuova rubrica, InsiemeSport, interamente dedicata alle tematiche legate allo sport, analizzate dal punto di vista delle strategie e delle azioni politiche messe in campo per promuovere e contribuire all’affermazione del valore sociale, aggregativo ed educativo dello sport. E che vedono coinvolti attori istituzionali e categorie di settore, come ben spiegato dal ministro. “Sono convinto che la collaborazione sia il miglior viatico non solo per il perseguimento degli obiettivi ma anche per l’accorciamento delle distanze tra lo Stato, le istituzioni e la comunità. Incentivare ed incrementare la pratica sportiva è importante sia dal punto di vista economico che sociale, è fondamentale”. Lo sport come vettore identitario non può che partire dal basso: è la base che regge il vertice. “Sport per tutti” è un mantra che Abodi ripete spesso, e i grandi eventi sportivi, come le Olimpiadi, sono una grande occasione e un’opportunità anche per lasciare un’eredità positiva che vada oltre la durata della manifestazione. “I valori olimpici devono necessariamente intrecciarsi al tema educazionale” ribadisce il ministro proprio nel giorno della cerimonia dell’One year to go, l’evento che ieri ha segnato ufficialmente il conto alla rovescia per i Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026. “Una competizione straordinaria ma noi vogliamo che sia qualcosa di più che lascia un segno non soltanto nelle infrastrutture materiali e quindi impianti sportivi strade o strade ferrovie ponti e quant’altro ma anche in quelle immateriali che sono legate proprio all’educazione e alla cultura sportiva e olimpica”. Educazione che necessariamente parte dalla scuola, “che deve offrire a tutti delle opportunità, ci sono ancora delle problematiche, delle disuguaglianze e dei disallineamenti rispetto all’offerta sportiva scolastica di altri paesi europei – spiega il titolare del dicastero per lo Sport – ma stiamo lavorando, in concerto col ministro Valditara in una logica di interdisciplinarietà affinché venga incrementato il numero delle palestre scolastiche, il prolungamento dell’orario dello sport a scuola, che è ancora troppo limitato, e per una qualificazione ulteriore dei docenti”. E poi “l’alleanza auspicata tra sport e scuola passa anche attraverso l’organizzazione dei nuovi Giochi della Gioventù, per i quali ci auguriamo possa essere presto approvata definitivamente la norma che è in discussione in Parlamento, ma che comunque vedranno una prima riedizione fra marzo e giugno. E non saranno giochi soltanto sportivi, con almeno cinque sport individuali di squadra olimpici e paralimpici, ma saranno anche l’occasione per parlare di alcune tematiche civiche come l’importanza di un’alimentazione corretta, della salvaguardia dell’ambiente, dell’inclusione dei ragazzi e delle ragazze con disabilità che devono poter avere accesso all’offerta sportiva, il tema dello sport come medicina naturale e difesa immunitaria individuale e poi tutte quelle tematiche che riguardano la cultura sportiva e la cultura in generale, a partire dalla musica che noi metteremo in relazione con questa meravigliosa riedizione dei giochi quindi veramente un approccio multidisciplinare”. Approccio sinergico fra i vari ministeri che è stato anche alla base del modello Caivano. “Avevamo promesso in un tempo breve di riqualificazione e lo abbiamo fatto in otto mesi, cosa che non è mai successa oggettivamente perché l’impegno era molto rilevante. Abbiamo promesso al presidente del Consiglio che avremmo replicato e sono partiti sette nuovi progetti che riguardano Roma, Milano Napoli, Foggia, Reggio Calabria Palermo e Catania con il ministro dell’Interno Piantedosi, con i fondi di sviluppo e coesione, stiamo calibrando il portafoglio delle opportunità con investimenti più piccoli ma più diffusi per produrre un effetto sistematico progressivo che testimonia l’importanza di un’offerta accessibile a tutti esattamente come recita la costituzione che parla appunto del ruolo dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.


Torna alle notizie in home





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *