L’Europa è ancora competitiva per i viaggiatori internazionali? Si, ma deve insistere su innovazione e sostenibilità

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Beyond Borders

di Antonio Barreca*

L’attrattiva dell’Europa nel panorama turistico globale sta subendo un’evoluzione significativa. Sebbene sia prematuro trarre conclusioni definitive, i dati più recenti segnalano un rallentamento dell’interesse per i viaggi a lungo raggio, con un impatto anche sulle destinazioni europee. Questa tendenza emerge dall’ultimo barometro pubblicato dalla European Travel Commission (ETC) in collaborazione con Eurail Bv, che evidenzia come le incertezze economiche e i costi crescenti stiano influenzando le decisioni dei viaggiatori internazionali.

Il barometro ETC: panoramica delle tendenze

L’analisi del 2025 mette in luce un atteggiamento cauto da parte dei viaggiatori intercontinentali, con il 63% degli intervistati nei principali mercati – Australia, Brasile, Canada, Cina, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti – che dichiara l’intenzione di effettuare viaggi a lungo raggio. Di questi, il 44% punta all’Europa, un dato che, seppur solido, registra un calo rispetto al 49% dell’anno precedente. La flessione è particolarmente evidente in Corea del Sud, Stati Uniti, Brasile e Australia, mentre i viaggiatori cinesi si distinguono per un interesse in crescita: il 61% prevede di visitare l’Europa nei prossimi dodici mesi.

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L’impatto dei costi sulle scelte di viaggio

L’accessibilità economica continua a rappresentare un ostacolo significativo, citato dal 46% degli intervistati che non programmano un viaggio in Europa. Tuttavia, altri fattori concorrono a influenzare le decisioni dei turisti, tra cui il desiderio di esplorare destinazioni alternative e la limitata disponibilità di tempo per le vacanze.

Secondo Miguel Sanz, presidente di ETC, la chiave per mantenere l’Europa competitiva risiede in una gestione strategica del brand turistico del continente. Ciò implica un monitoraggio costante delle tendenze dei consumatori, la promozione di itinerari fuori stagione e meno congestionati, oltre a un miglioramento della connettività sostenibile. Queste strategie, se attuate con efficacia, potrebbero offrire esperienze di viaggio più ricche e gratificanti.

Sicurezza: un fattore determinante

La sicurezza si conferma il criterio prioritario nella scelta delle destinazioni, seguita dall’attrattiva dei monumenti iconici e dalla qualità delle infrastrutture turistiche. Per la prima volta, il barometro esplora la percezione della sicurezza tra i viaggiatori internazionali, rivelando che i principali indicatori di affidabilità includono bassi tassi di criminalità, pulizia e manutenzione delle strutture, presenza visibile delle forze dell’ordine, stabilità politica e accoglienza della popolazione locale.

Interessante notare come la definizione di sicurezza vari in base al mercato di provenienza: mentre la stabilità politica è essenziale per viaggiatori giapponesi (57%), australiani (44%) e canadesi (42%), la sicurezza visibile è prioritaria per i turisti provenienti da Corea del Sud (55%), Brasile (51%) e Cina (42%).

Il fascino delle attrazioni europee e il problema del sovraffollamento

Le meraviglie storiche e artistiche dell’Europa continuano ad attrarre milioni di visitatori, ma il sovraffollamento durante l’alta stagione rimane una problematica rilevante. I dati rivelano che un terzo dei viaggiatori intercontinentali è disposto a modificare i propri piani per visitare i luoghi più affollati in orari meno congestionati, mentre il 28% accetta di affrontare lunghe code. Al contrario, il 25% preferisce esplorare zone meno battute all’interno della stessa destinazione e solo il 5% valuterebbe un cambio totale di itinerario. Questi numeri sottolineano la necessità di una migliore gestione dei flussi turistici per bilanciare la domanda e favorire destinazioni alternative.

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L’ascesa dei viaggi multi-destinazione

Un trend emergente è rappresentato dai viaggi multi-destinazione, che guadagnano sempre più popolarità nonostante le sfide economiche. Il 94% dei turisti che pianificano un viaggio in Europa nei primi mesi del 2025 intende visitare più di un Paese, con una media di 3,4 destinazioni per viaggio. I turisti sudcoreani guidano questa tendenza, con una media di 5,2 Paesi per visita. La crescita di questo fenomeno è particolarmente evidente tra gli australiani, con un incremento del 15% rispetto all’anno precedente. Questo rafforza la necessità di migliorare le opzioni di trasporto inter-europeo, rendendole più efficienti e sostenibili.

Evoluzione del budget e nuove priorità di spesa

I dati del rapporto rivelano una variazione nelle abitudini di spesa: nei primi mesi del 2025, il 42% dei viaggiatori prevede di destinare tra i 100 e i 200 euro al giorno, segnando un aumento del 14% rispetto al 2024. In parallelo, la percentuale di chi è disposto a spendere oltre 200 euro giornalieri è scesa al 30%, registrando un calo del 13%.

Le spese principali si concentrano su cibo e bevande (67%), ma le preferenze variano in base alla nazionalità: i turisti cinesi prediligono lo shopping (67%), mentre per i viaggiatori statunitensi la spesa per l’alloggio è al secondo posto (55%), un valore significativamente superiore rispetto ad altri mercati (24%). Questi dati evidenziano la necessità di diversificare l’offerta turistica per rispondere alle esigenze specifiche dei diversi segmenti di mercato.

Conclusioni

L’Europa continua a essere una destinazione di primaria importanza per il turismo globale, ma deve affrontare sfide significative per mantenere la sua competitività. Il costo dei viaggi, la percezione della sicurezza e la gestione del sovraffollamento sono fattori chiave che influenzano le scelte dei viaggiatori. L’adozione di strategie innovative e sostenibili, volte a migliorare la connettività, distribuire meglio i flussi turistici e adattare l’offerta alle esigenze dei diversi mercati, sarà fondamentale per garantire il successo dell’Europa come meta privilegiata nei prossimi anni.

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*Antonio Barreca

Direttore Generale Federturismo Confindustria – Co-founder/VP Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale nel Turismo – Turismi.Ai

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati



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