Frodi sulle carte di credito: un arresto e una denuncia – TG Plus NEWS Venezia

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CRONACA. Frodi sulle carte di credito: un arresto e una denuncia

La Polizia di Stato ha individuato due soggetti, residenti in provincia di Napoli, coinvolti in un’attività fraudolenta legata all’uso illecito di carte di credito, che avevano creato la propria “base operativa” all’interno di un campeggio situato a Marghera.  La perquisizione domiciliare, eseguita a carico dei due individui, ha consentito l’arresto in flagranza di reato di uno dei due in quanto trovato in possesso di una carta di credito detenuta illecitamente, nonché di una rilevante somma di denaro e di dispositivi cellulari ancora imballati. L’indagine è nata in seguito a una denuncia presentata, presso il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Venezia, da una signora che aveva ricevuto sulla sua utenza cellulare un messaggio SMS proveniente apparentemente dal proprio Istituto di credito e con il quale veniva invitata a contattare un numero telefonico dedicato alla clientela. Il soggetto arrestato è stato immediatamente condotto presso la locale casa circondariale dove è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il secondo individuo è stato denunciato a piede libero.

CRONACA. Maltrattamenti, lesioni: portato in carcere un 51enne di Noale

Nella serata del 4 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Noale hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Venezia nei confronti di un 51enne del luogo, il quale dovrà scontare una pena complessiva di 3 anni e 4 mesi di reclusione per “maltrattamenti in famiglia” e “lesioni personali aggravate” commessi, a vario titolo, in Noale nel lasso temporale compreso tra l’anno 2016 e l’anno 2019. La persona arrestata è stata portata presso la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia.

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CRONACA. Fossalta di Piave è il Comune con la più alta percentuale di differenziata

È ancora Fossalta di Piave, per il quarto anno consecutivo, il Comune di Veritas con la più alta percentuale di differenziata. Gli oltre 4.000 residenti di Fossalta di Piave hanno infatti raggiunto nel 2024 il 90,75% di materiali raccolti in maniera separata. Altri 8 dei 45 Comuni di Veritas – Ceggia, San Stino di Livenza,  Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Santa Maria di Sala,  San Donà di Piave, Meolo e Cona – hanno superato l’85%,   Sotto il 70% stanno solo i Comuni a elevata presenza turistica, dove per ovvi motivi la raccolta differenziata è più difficile: Caorle, Jesolo, , Chioggia, Venezia e San Michele al Tagliamento.  Nel capoluogo, in particolare, Mestre e la terraferma sono arrivate al 74,68%, Lido e Pellestrina al 74,53%, Venezia Murano e Burano al 34,04%. In totale, lo scorso anno nel nostro territorio sono state raccolte 543.026 tonnellate di rifiuti, 370.755 di queste differenziate (72,2%). Una quantità che da sola rappresenta un quarto dei rifiuti prodotti annualmente dall’intero Veneto e più di quanto si raccoglie in un anno in una regione turistica come il Trentino Alto Adige.

CRONACA. Piano di interventi di Mirano, il plauso di Cia Venezia: “così si tutela il suolo agricolo”

“La variante al Piano degli Interventi del Comune di Mirano garantisce il giusto equilibrio tra lo sviluppo e la tutela del territorio, e mette un freno al consumo di suolo. Da parte di Cia Venezia non può che venire l’apprezzamento per una impostazione che privilegia la sostenibilità e la salvaguardia del paesaggio rurale”. La presidente di Cia Venezia Federica Senno commenta così l’adozione del Piano da parte del Comune, che prevede tra l’altro la possibilità del recupero di annessi agricoli e il cambio d’uso di fabbricati non più funzionali all’attività agricola, da destinarsi a residenza dei familiari. “È una scelta – conferma Senno – in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e che fa il paio con la recente decisione della Città Metropolitana di Venezia sulla mappatura delle aree agricole di pregio, quelle cioè non idonee ad ospitare impianti fotovoltaici e agrivoltaici. L’aver riconosciuto quasi il 96% della superficie provinciale come da preservare è un risultato concreto e lungimirante, che valorizza il lavoro agricolo”. 


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