Aga Khan, morto l’uomo che inventò la Costa Smeralda

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Principe, imprenditore, ma anche grande visionario che, colpito dalla bellezza di una terra rude e incontaminata, volle trasformarla in un luogo dove la natura e il lusso riuscissero convivere. Se poi ci sia riuscito, non tutti sono d’accordo. È morto a Lisbona, all’età di 88 anni,  l’Aga Khan IV, il creatore della Costa Smeralda in Sardegna, un progetto ambizioso che avrebbe cambiato per sempre il volto di questa regione.

Addio all’Aga Khan, l’uomo che fece conoscere la Sardegna

Un autentico colpo di fulmine per il principe Karīm al-Husaynī, questo il suo vero nome, che rimase incantato dalla perfezione che risultava dall’insieme dei colori intensi del mare, delle rocce granitiche e della macchia mediterranea. E fu proprio in quel tratto di costa, tra Olbia e Arzachena, che vide un potenziale straordinario. Nacque così il progetto che avrebbe trasformato un angolo di Sardegna in una delle destinazioni turistiche più esclusive al mondo.

Carta di credito con fido

Prestito personale

Delibera veloce

 

Procedura celere

 

La Costa Smeralda tra luci e ombre

Oggi, la Costa Smeralda è un luogo complesso e contraddittorio. Se da un lato, infatti, rappresenta un modello di sviluppo turistico di successo, dall’altro, è oggetto di dibattito e di critiche, soprattutto per quanto riguarda la tutela dell’ambiente. Per comprendere quell’idea creata a tavolino, però, è necessario considerare il contesto: negli anni Sessanta, quando quell’idea prese forma, la sensibilità ambientale era poco sentita.

Le pratiche edilizie e le politiche di sviluppo turistico erano spesso orientate alla massimizzazione dei profitti, non certo orientate alla tutela dell’ambiente.

Addio all’Aga Khan, principe e imprenditore, creò la Costa Smeralda in Sardegna (Getty)

Ancora un angolo di paradiso?

Nonostante questo, va detto che l’Aga Khan non fu attratto soltanto dal soldo, ma adottò alcune misure concrete per proteggere il territorio come, per esempio, la creazione di aree protette. È altrettanto vero, però, che lo sviluppo turistico massiccio della Costa Smeralda, con una conseguente cementificazione di alcune zone costiere e l’aumento del traffico, abbiano inevitabilmente comportato un impatto sull’ecosistema locale.

La storia dell’Aga Khan, un romanzo

Ma per arrivare alla Costa Smeralda, l’Aga Khan ne ha fatta di strada: nacque a Ginevra nel 1936, in una famiglia dove il lusso europeo si mescolava con l’antica tradizione islamica. Era un principe ancora prima di nascere, ma nessuno poteva immaginare quanto lontano lo avrebbe portato il destino. La sua infanzia fu un mosaico di culture: i primi anni sotto il sole africano di Nairobi, poi le montagne svizzere dove frequentò una delle scuole più esclusive al mondo.

Guida spirituale e imprenditore

Era ancora un giovane studente di Harvard quando il nonno, con una decisione che sorprese molti, lo scelse come successore. E a soli vent’anni, mentre i suoi coetanei pensavano agli esami universitari, lui si trovò a guidare una comunità di milioni di fedeli. Ma l’Aga Khan non era destinato a essere solo una guida spirituale. Nella sua testa si stava facendo strada la visione di un futuro diverso. Fu così che iniziò il suo viaggio da imprenditore visionario.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

E quando posò lo sguardo sulle coste vergini della Sardegna, vide qualcosa che altri non riuscivano a immaginare. Dove c’erano solo rocce e macchia mediterranea, lui sognò la Costa Smeralda, trasformando un angolo dimenticato d’Italia in un paradiso del lusso mondiale.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La principessa Margaret in Costa Smeralda. (Olycom)

In equilibrio perfetto tra mondi diversi

La sua vita fu un continuo equilibrio tra mondi diversi. Mentre costruiva imperi finanziari e resort di lusso, non dimenticava mai la sua missione spirituale. In Kenya fondò il più grande gruppo mediatico dell’Africa orientale, in Uganda difese il suo popolo durante le persecuzioni, nel Tajikistan portò sviluppo e speranza. Le sue università e i suoi ospedali spuntavano come fiori nel deserto, portando educazione e cure dove ce n’era più bisogno.

Affari e preghiere, l’uomo dei contrasti

Era un uomo dei contrasti: possedeva jet privati e yacht lussuosi, ma utilizzava la sua ricchezza per costruire scuole nei villaggi più remoti. Parlava di affari nelle board room di New York e Londra, ma conosceva anche le antiche preghiere dei suoi antenati. Era un musulmano moderato che sapeva dialogare con tutti, che fossero capi di stato o semplici fedeli.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Addio all’Aga Khan

La scomparsa dell’Aga Khan chiude un’era. Lascia un impero economico di 200 società, università e fondazioni sparse per il mondo. Sulla sua figura si è detto di tutto: ma alla fine, se si può affermare che sia stato un esempio di coesistenza tra Oriente e Occidente, tradizione e innovazione. Tuttavia, questa coesistenza non è stata priva di tensioni e contraddizioni, e la sua eredità continua a essere dibattuta.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Conto e carta

difficile da pignorare

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *