La scadenza per il versamento della settima rata della rottamazione quater si avvicina. I contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata devono pagare quanto dovuto entro il 28 febbraio, ma considerando i giorni di tolleranza, la scadenza slitta al 5 marzo 2025.
Un periodo molto ampio per pagare la rata senza incorrere in sanzioni o rischiare di decadere. Sfumata la possibilità di un’apertura della rottamazione quinquies, si profila l’ipotesi di una riapertura della rottamazione in corso proprio ai decaduti.
Su questo, però, ci sono ancora molte speculazioni e tanti dubbi. Allora, per adesso, è bene concentrarsi sulla scadenza imminente e spiegare come pagare e quando si rischia la decadenza.
La settima rata della rottamazione quater è in scadenza
Si sta avvicinando la scadenza per il versamento della settima rata della rottamazione quater. La scadenza ordinaria è fissata al 28 febbraio, ma considerando l’aggiunta dei 5 giorni di tolleranza, si deve considerare come termine massimo il 5 marzo 2025.
A febbraio, l’appuntamento riguarda anche chi, il 1° maggio 2023, aveva la residenza nei territori di Marche, Toscana ed Emilia Romagna colpiti dalle alluvioni. In questo caso, l’appunto riguarda la sesta rata.
In entrambi i casi, però, i termini per effettuare il versamento sono gli stessi, giorni di tolleranza compresi.
Come pagare
Gli aderenti alla definizione agevolata hanno a disposizione diverse opzioni per corrispondere quanto dovuto.
Le modalità sono le seguenti:
- Tramite la piattaforma online dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, utilizzando il servizio “Paga online”;
- Tramite pagoPA, attraverso i canali digitali di banche, Poste Italiane e altri prestatori di servizi di pagamento aderenti al circuito;
- Addebito diretto in conto corrente per chi ha attivato la domiciliazione bancaria;
- Bollettini che possono essere pagati presso sportelli bancari, uffici postali, tabaccai e ricevitorie autorizzate;
- Presso gli sportelli fisici dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, previo appuntamento.
Quando si rischia la decadenza
Chi non rispetta i termini stabiliti per effettuare il pagamento rischia l’immediata fuoriuscita dalla definizione agevolata. Decadendo, si perderanno i vantaggi concessi dalla rottamazione quater.
Infatti, chi decade si troverà a dover corrispondere l’intero importo originario del debito, comprensivo di sanzioni e interessi di mora, annullando i benefici concessi dalla rottamazione.
Quindi, è sempre bene pianificare con cura i pagamenti, in modo tale da evitare qualsiasi rischio di decadenza.
Si fa presente che una copia della Comunicazione delle somme dovute, con il riepilogo del piano e i moduli per il pagamento, è sempre disponibile nell’area riservata.
È possibile anche richiederla compilando il form sull’area pubblica e senza la necessità di accedere con le proprie credenziali. Però, si dovrà allegare la documentazione di riconoscimento.
Cosa fare per evitare di decadere
Per evitare possibili conseguenze spiacevoli, come la decadenza dal piano agevolato, è consigliabile pagare in anticipo. Potrebbero esserci difficoltà operative o una semplice dimenticanza e, allora, è bene non attendere fino all’ultimo minuto per pagare la settima rata.
Un consiglio altrettanto utile, questa volta per chi ha scelto la domiciliazione bancaria, è verificare che il proprio conto disponga di fondi sufficienti per evitare un possibile rifiuto di addebito.
Per esempio, modalità di pagamento come PagoPA e Paga online offrono più sicurezza e velocità nelle operazioni.
Si va verso una riapertura per chi è decaduto?
Sfumata la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, si pensa ad altre possibili soluzioni. La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha respinto la rottamazione quinquies perché ha ritenuto inammissibile l’emendamento.
Le alternative sono molte:
- Estensione della rottamazione quater ai debiti fino al 31 dicembre 2023;
- Riapertura della definizione agevolata ai decaduti.
Soprattutto la seconda potrebbe essere una valida opportunità per chi non è riuscito a corrispondere le rate nei termini stabiliti.
Domande frequenti
Molti cittadini continuano a porsi domande e avere dubbi sulla rottamazione quater. Allora, in aggiunta al testo, in questo box, risponderemo a quelle che sono le domande frequenti sull’argomento.
Quanti giorni di tolleranza per rottamazione quater?
Per ciascuna rata, sono previsti cinque giorni di tolleranza.
Come calcolare i 5 giorni di tolleranza?
Si calcolano a partire dal giorno successivo alla scadenza.
Quante rate posso saltare con la rottamazione quater?
È sufficiente saltare una rata per decadere dal piano.
Chi decade dalla rottamazione quater può rateizzare?
Sì, può comunque richiedere la rateizzazione del debito ordinaria.
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