Terni, stop tasse per attrarre popolazione. Bandecchi: «Siamo già pronti»

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di Marta Rosati

«Guardi, la cosa è molto semplice. Terni è una città che, come tutte le città del mondo, come tutte le nazioni, per essere rilanciata ha bisogno di umanità, cioè ha bisogno di persone che comunque vivono in questa città». Così in sindaco di Terni Stefano Bandecchi, sollecitato da Umbria24 sulla proposta lanciata nei giorni scorsi di dare una sforbiciata alle tasse comunali per attrarre nuova popolazione. A suo dire non un semplice annuncio o un’idea campata in aria: «Già appurato che è fattibile, ci stiamo già lavorando e getteremo le basi già nei prossimi giorni».

Bandecchi «Purtroppo – argomenta il sindaco – abbiamo una città povera, fatta di poveri. Il 13% della popolazione è extracomunitario. Per loro sfortuna, sono poveri. Se fossero stati miliardari, sarebbero andati a vivere forse da New York o a Londra. Stanno a Terni perché fanno i loro lavori più o meno umili. Oltretutto certe comunità sono aumentate in maniera importante e non sono le comunità più ricche. Detto questo, ci mancano i soldi. Ecco la crisi del commercio ed ecco la crisi strutturale della città. L’idea è facile, esistono delle tasse a livello comunale e noi come Comune per un tot di anni possiamo anche decidere di mettere a regime un sistema per incentivare la popolazione, il commercio e l’industria. Chiaramente inizialmente dobbiamo essere un po’ furbi e cioè cominciare a dire che chi viene da fuori e arriva qui, trova uno spazio e compra casa, intanto restituisce una possibilità all’edilizia e possiamo anche attivare incentivi per i costruttori. È chiaro che venire quindi a vivere a Terni deve risultare un’agevolazione. La città deve cambiare volto e chi oggi ha un immobile pagato poco deve poter sperare che tra un decennio il valore sia nettamente aumentato».

Stop alle tasse Da dove iniziare? «Intanto la nettezza urbana per 5 anni non la paghi. Per fare un esempio, che poi è concreto; per i 5 anni successivi paghi una quota fissa, poi paghi la metà e poi entrerai a regime – dice il sindaco -. Questo già incentiva molte famiglie che evidentemente si trovano a risparmiare. Abbiamo delle aliquote Ires, possiamo decidere di levarle ai nuovi cittadini o di dimezzarle rispetto a quello che sono per 3 anni, 4 anni, 5 anni. Anche questo è un bene per le tasche delle persone. In più ci sono tutta un’altra serie di balzelli sui quali noi possiamo lavorare. Per quanto riguarda i professionisti, qualunque professionista oggi (anche chi produce pochissima immondizia) paga almeno 2.000 euro di nettezza urbana, o anche 3-4 mila. Diamo la possibilità invece di aprire uno studio medico, legale, assicurativo da noi, senza spendere per questa tassa. La ripopolazione di Terni sarebbe un bene per tutto il commercio, per tutti i negozi. Daremo degli incentivi alle imprese che comunque entrano».

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Terni Bandecchi lancia poi una riflessione a chi ritiene sia ingiusto verso coloro che a Terni ci vivono da sempre: «Se un’impresa, se un negozio che apre oggi potrà godere della riduzione di determinate tassazioni, deve essere chiaro che l’obiettivo di domani è ridurle a tutti, aumentare la popolazione, aumentare la possibilità di investimento della nostra città». Il sistema è sostenibile? C’è già uno studio di fattibilità? «Ma certo. Dentro la settimana, massimo dieci giorni getteremo le basi. Abbiamo già lavorato sulla nettezza urbana: c’è possibilità al 100% senza incidere un centesimo sui nostri bilanci. Per quanto riguarda la percentuale Ires a nostro carico c’è tutto e c’è anche su altre voci. Ci stanno lavorando il direttore generale, l’assessore Bordoni e altri e vediamo di tirare fuori quelle voci. Dovremmo poi stimolare quelli che oggi non affittano i propri negozi perché propongono cifre spaventose. Cioè noi non siamo a via Monte Napoleone a Milano, siamo a Terni; e quindi le persone si devono rendere conto che il negozio va affittato anche a cifre inferiori – chiosa il primo cittadino -. In questo senso intanto costringiamo al decoro urbano: per tutte quelle vetrine che fanno totalmente schifo e che oggi stanno chiuse e sono brutte, imporremo un obbligo di immagine».

«Iniziative efficaci, non spot» Sulle dichiarazioni del primo cittadino non tardano ad arrivare le reazioni del mondo della politica. In particolare, il consigliere di Fratelli d’Italia Roberto Pastura scrive in una nota: «Prendo atto della proposta del sindaco Bandecchi di abbattere l’imposizione fiscale per le imprese che si trasferiscono a Terni e per i nuovi residenti. Una strategia fiscale mirata può contribuire a rendere il nostro territorio più competitivo favorendo investimenti e crescita economica. In questa direzione, in occasione dell’approvazione del bilancio il gruppo di Fratelli d’Italia ha già avanzato proposte concrete per la riduzione dell’addizionale Irpef e per misure fiscali a sostegno delle imprese. Tuttavia, affinché queste iniziative siano efficaci e sostenibili e non meri spot propagandistici, è necessario un piano di attuazione basato su dati concreti e misurabili. Un’agevolazione fiscale che riduca le entrate del Comune deve essere accompagnata da una chiara strategia di copertura finanziaria. Per quanto riguarda la riduzione della Tari, ad esempio, occorre valutare con attenzione il bilanciamento tra benefici per i nuovi residenti e l’equità fiscale per chi già vive e lavora a Terni. Infatti, a differenza delle tasse comunali come l’Irpef che impattano solo sul gettito nelle casse comunali, le tariffe come quella sulla nettezza urbana invece è fondamentale garantire che gli sgravi non si traducano in un aumento dei costi per altri cittadini o in un deficit di bilancio difficilmente colmabile. L’attrattività di una città poi – prosegue Pastura – non dipende solo dagli incentivi fiscali, condizione necessaria, ma anche dalla qualità dei servizi offerti. Investimenti in infrastrutture, mobilità efficiente, scuole moderne e servizi innovativi per le imprese sono elementi essenziali per rendere Terni un luogo in cui cittadini e aziende scelgano di stabilirsi. L’abbattimento delle tasse deve inserirsi in una visione strategica che contempli anche questi aspetti, garantendo risultati concreti nel medio-lungo periodo. Per questo, attenderò un piano dettagliato da parte dell’Amministrazione comunale che includa stime di impatto economico, indicatori di risultato e fonti di copertura finanziaria delle misure proposte».

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