STAZIONE MEDIA ETRURIA, NOVITA’ AD AREZZO E IN VALDICHIANA. IL COMITATO OPZIONE ZERO CHIAMI SUBITO LA GOVERNATRICE UMBRA E LA SINDACA DI PERUGIA | Prima Pagina

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Gentile Presidentessa Proietti,

le scriviamo in qualità di rappresentanti del Comitato Stazione AV Arezzo in merito al prossimo incontro che avrà con il Presidente Giani sul tema della stazione Medioetruria, sottolineando che la nostra petizione online a favore della localizzazione a Rigutino ha già raccolto oltre 8.200 firme, a testimonianza del forte sostegno della comunità per questa soluzione.

Abbiamo appreso con favore la sua posizione contraria alla localizzazione della stazione a Creti, una scelta che riteniamo sarebbe estremamente penalizzante per il territorio aretino. Tale opzione, infatti, comprometterebbe l’attuale accessibilità ai treni ad alta velocità che fermano ad Arezzo, costringendo molti cittadini a percorrere 40 minuti in auto per raggiungere una località scarsamente servita dai mezzi pubblici.

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Con interesse, abbiamo inoltre letto nel suo programma elettorale che la localizzazione di Rigutino potrebbe rappresentare una soluzione condivisa e sostenibile.

La posizione strategica di Rigutino, facilmente raggiungibile da Perugia in meno di 50 minuti di treno regionale, comporterebbe vantaggi significativi tanto per la comunità perugina quanto per gli abitanti dell’Alta Valle del Tevere. A tal proposito, è importante evidenziare come i sindaci Secondi (Città di Castello) e Veschi (San Giustino) abbiano recentemente espresso con decisione il loro pieno sostegno a questa proposta, riconoscendola come una soluzione ideale per entrambe le aree.

Optare per una stazione a Creti, accessibile esclusivamente via gomma, sarebbe una scelta anacronistica, in contrasto con gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento, del traffico stradale e, soprattutto, degli incidenti.

Ci auguriamo che, nel processo decisionale che avvierete insieme al Presidente Giani, vengano tenuti in debita considerazione questi aspetti strategici. Un’eventuale mancanza di decisione sul progetto Medioetruria potrebbe lasciare campo aperto, in un futuro mandato, a iniziative come quella promossa dal centro-destra umbro a favore della localizzazione a Creti, prospettiva che ci preoccupa molto.

Ci preme ricordare che il PRT Umbro 2014-2024, votato ed approvato dalla giunta Marini, aveva individuato proprio Rigutino come localizzazione ottimale per la stazione Medioetruria, al servizio dell’Umbria. Questo accordo, però, è stato violato dal centro-destra Umbro, arrecando danno non solo al territorio di Arezzo, ma anche alla città di Perugia e ai suoi abitanti.

Confidiamo che la scelta definitiva venga presa con raziocinio e con pieno rispetto del territorio aretino, che già sopporta l’impatto paesaggistico e acustico della linea ad alta velocità senza trarne alcun beneficio. 

Ma se il Comitato aretino guarda a questa soluzione, c’è chi comincia finalmente a spingere per l’Opzione Zero e per quella che viene definita una “Medio Etruria diffusa” sulle tre stazioni di Arezzo, Chiusi e Perugia. Tra questi c’è il sindaco di Chiusi Sonnini, il quale sembra ormai aver rotto gli ormeggi per attestarsi su questa posizione. Ma non è solo, Gianluca Sonnini. E ui stesso infatti ad annuncare, in una intervista a La Nazione, che l’Unione dei Comuni della Valdichiana senese ha finalmente sgombrato la mucca dal corridoio. Cioè ha finalmente deciso di rivedere le previsioni del Piano Strutturale Intercomunale depennando la previsione della stazione in linea in località Salcheto-Tre Berte, inserita nel piano, a favore dell’utilizzo della stazione di Chiusi-Chianciano e di quelle di Arezzo e Perugia.  E’ ciò che chiedeva da mesi il comitato Opzione Zero che vede dunque i sindaci della Valdichiana abbandonare la sciagurata ipotesi di stazione in linea da costruirsi ex novo per allinearsi sulla citata Opzione Zero, che vorrebbe dire utilizzo delle stazioni esistenti, evitando spese folli, consumo di suolo e cementificazione sia a Creti che in qualunque altro posto, Rigutino compresa. Ci hanno messo parecchio i sindaci del sud senese ad arrivare a questa decisione, ma alla fine – a sentire Sonnini – ce l’hanno fatta e quella mucca ingombrante l’hanno finalmente fatta uscire di casa. Per il Comitato Opzione Zero anche questa è una vittoria. Ora istituzioni e cittadini possono viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda. Ma oltre alla ipotesi Creti, aindicata dal Tavolo tecnico interregonale presso il Ministero delle infrastrutture e Trasporti, adesso dovranno battersi anche contro il Comitato Sava di Arezzo e contro l’ipotesi Rigutino, che – è bene ricordarlo – era stata a suo tempo sostenuta anche dal presidente della Regione Toscana Giani.

Perugia e l’Umbria possono diventare in questo quadro l’ago della bilancia. E così come il Comitato Sava, anche il Comitato Opzione Zero farebbe bene, insieme ai sindaci della Valdichiana, ad incontrare la presidente Proietti e la sindaca di Perugia Ferdinandi. L’Umbria e il suo capoluogo possono certo guardare a Rigutino come una possibilità, ma possono anche guardare a Chiusi che dista meno di 40 km da Perugia, e solo 25 dai confini del comune di Perugia. Non si tratta di tirare Proietti e Ferdinandi per la giacchetta, ma di non farsi bruciare sul tempo. Attardarsi potrebbe essere letale.

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Se fosse possibile noi l’incontro con Proietti e Ferdinandi lo faremmo proprio a Chiusi, per dare modo alla governatrice e alla sindaca di verificare “de visu” non solo la stazione e le sue pertinenze e appendici, ma anche il contesto in cui si trova, le distanze, la percorribilità delle strade, le connessioni sia ferroviarie che su gomma (autolinee, taxi ecc.). Insomma, se il Comitato Sava sta spingendo sull’acceleratore, noi, nei panni del Comitato Opzione Zero (e a questo punto dei sindaci chianini) proveremmo a spingere ancora di più. Magari anche chiedendo al sindaco Sonnini e al Presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Zacchei di mettersi alla testa del movimento. Per il ruolo che ricoprono possono avere più ascolto.

M.L.





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