Appello editori a istituzioni contro chiusura edicole: bene la giovane Piras


Plauso all’impegno assunto dalla Regione Toscana

La Federazione italiana editori giornali plaude all’approvazione da parte del Consiglio regionale toscano dell’ordine del giorno – presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, e votato all’unanimità da maggioranza e opposizione – che impegna la giunta “a ogni possibile forma di sostegno all’editoria, mediante l’incentivazione alla permanenza o all’apertura di edicole anche valutando modalità che ne consentano l’apertura nei giorni festivi”.

Andrea Riffeser Monti – Presidente FIEG

La scorsa settimana il Presidente della Fieg aveva rivolto, in una lettera indirizzata ai Presidenti di tutte le regioni, un invito ad avviare iniziative concrete per assicurare la capillarità della rete di vendita della stampa, così da garantire ovunque ai cittadini la possibilità di comprare un giornale.

Gli editori della Fieg auspicano che tutte le istituzioni – centrali e locali – si attivino per contrastare efficacemente la desertificazione dei punti vendita della stampa con incentivi per l’attivazione di punti vendita aggiuntivi e per l’installazione di distributori automatici in aree non coperte da punti vendita, con condizioni di favore nella tassazione locale alla rete di vendita, con il sostegno per la consegna dei giornali alle imprese di distribuzione.

La Fieg esprime, conclude la nota, apprezzamento e incoraggiamento per l’iniziativa di Giulia Piras, una diciannovenne di Farneta, un piccolo centro di duecento abitanti nell’appennino modenese, che ha rilevato la locale edicola impedendone la chiusura.

Giulia Piras

Modena, 30 gennaio 2025 – Solo da pochi giorni sono ricomparsi i giornali e per Farneta, questa piccola località appenninica in territorio di Montefiorino, sotto il monte Modino, è stato come allargare l’orizzonte del mondo. La vecchia attività di edicola sul finire del 2024 era stata messa in vendita dalla titolare. Ora però, grazie alla determinazione ed alla tenace volontà di una giovane proveniente da La Ca’ di Cerredolo in comune di Toano nel Reggiano, Giulia Piras, appena 19 anni, la vendita dei giornali è ripresa e questo piccolo negozio di appena 18 metri quadri è tornato ad essere punto catalizzatore per i poco più di duecento abitanti della frazione e per gli avventori di passaggio che quotidianamente devono percorrere la strada Comunale per Romanoro, dove affaccia l’edicola, la seconda della gloriosa cittadina già sede della Repubblica partigiana 

Giulia come è nata la decisione di dedicarsi a questa attività?

“Mi sono diplomata l’anno scorso presso l’Istituto Tecnico per geometri di Castelnuovo ne’ Monti. Da mesi stavo cercando un lavoro che mi interessasse, quando mia madre mi disse che qui a Farneta stavano chiudendo l’edicola. Mi sono detta, perché non rilevarla? Non era proprio nei miei piani e non avrei mai pensato di dedicarmi a questo, ma poi l’ho presa sul serio perché fin da piccola ho sempre sognato di avere una mia piccola attività. Così mi sono recata dalla proprietaria per comunicarle che ero interessata. Da quel giorno è iniziato tutto il procedimento burocratico che c’è dietro a questa avventura professionale e mi sono buttata”.

Ha incontrato difficoltà? Ricevuto aiuti?

“Non è facile aprire un’attività e ho fatto molte valutazioni. Non mi sono buttata a caso e non ho aperto senza sapere cosa c’è dietro pensando – come qualcuno potrebbe dire – che avendo io 19 ani l’ho fatto perché mi piaceva e basta. Ho valutato attentamente i rischi legati a questa attività e logicamente non vendo solo giornali. Perciò accanto alla attività di edicola, ho giochi, trucchi, bigiotteria, saponeria, cartoleria una gamma ampia di prodotti, che comprendono anche abbigliamento e articoli da regalo”.

Quando ha aperto?

“Il 21 dicembre, ma i giornali mi sono arrivati martedì della scorsa settimana. I primi giorni è stato sempre pieno perché eravamo nel periodo natalizio. Dopo c’è stato un calo, ma ora che sono arrivati i giornali l’attività è ripresa notevolmente. Oggi tutti i giorni con la vendita dei giornali c’è una clientela fissa, che difficilmente è raro compri solo il giornale”.

Si vendono giornali?

“La vendita è buona e penso, anzi che se ne vendano più in un paesino come Farneta che in altri posti. L’età media è più alta e i giornali vanno molto. Quando la vecchia proprietaria ha detto che avrebbe chiuso erano tutti disperati perché molti non hanno l’auto e non possono recarsi ogni giorno ad acquistare il giornale”.

Soddisfatta di questa scelta? La gratifica?

“La cosa più bella di questo lavoro sono le soddisfazioni che possono dare i clienti, perché – a differenza della città – con il cliente si chiacchiera e si crea un rapporto personale di amicizia e comunità”.

foto Giulia Piras



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