Marposs attaccata dagli hacker, nell’azienda scatta la cassa integrazione: «Alcuni reparti non possono lavorare»

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di
Alessandra Testa

Il gruppo di Bentivoglio (Bologna) ha attivato l’ammortizzatore sociale «parziale e flessibile a tutela dei 700 dipendenti» fino al 7 febbraio dopo aver subito un attacco cryptolocker: i dati dei server vengono bloccati chiedendo il pagamento di un riscatto per ripristinarli

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Alla Marposs è scattata la cassa integrazione ordinaria. L’ammortizzatore sociale, attivato subito dopo che il gruppo specializzato nella fornitura di soluzioni all’avanguardia per il controllo qualità e la misura di precisione di componenti meccanici e linee industriali, è stato oggetto di un attacco informatico di tipo CryptoLocker, sarà attivato fino al prossimo 7 febbraio. 

L’attacco hacker contro la Marposs di Bentivoglio

L’attacco, lanciato da ignoti nella notte di domenica scorsa, ha comportato la criptazione di alcuni server parte del sistema operativo Marposs. A livello pratico, nella sede di Bentivoglio, in provincia di Bologna, dove sono occupati quasi 700 dipendenti, il danno ha coinvolto le attività aziendali in modo diversificato, impedendo ad alcuni reparti di operare regolarmente. L’impatto maggiore è stato sulla logistica e sugli uffici mentre, fortunatamente, i reparti produttivi sono stati colpiti in maniera trascurabile. 




















































Lo strumento della cassa integrazione, la cui adozione è prevista anche per situazioni non prevedibili come un attacco hacker, è stata richiesta per tutti i dipendenti ma è applicato in modo parziale e flessibile sui comparti maggiormente colpiti, dove andrà a ridursi con il ripristino graduale delle attività. 

La cassa integrazione fino al 7 febbraio

A tutela delle persone e dell’azienda stessa, Marposs, che su Bentivoglio ha raggiunto alla velocità della luce un accordo con la Fiom-Cgil, unico sindacato presente, fa sapere di apprezzare molto lo spirito di collaborazione che è stato dimostrato da tutti gli attori coinvolti, lavoratori e rappresentanti sindacali che si sono impegnati immediatamente insieme al management aziendale per fronteggiare l’emergenza e garantire un rapido ritorno al pieno funzionamento delle attività. 

Una conferma che arriva anche dalla funzionaria Fiom che sta seguendo e monitorando il caso: «È importantissimo tutelare economicamente i lavoratori quando si verificano imprevisti del genere – sottolinea la sindacalista, Michela Elisei –. Siamo a disposizione di operai e impiegati e in stretto contatto con l’azienda per verificare e vigilare sulla corretta applicazione dell’ammortizzatore. Resta la preoccupazione che in un mondo sempre più digitale, eventi del genere possano colpire a sorpresa anche altre aziende del nostro territorio».

Le indagini della Polizia postale

Nel frattempo, mentre la polizia postale indaga sul reato, continuano 24 ore su 24 le azioni per la rimessa in funzione dei sistemi operativi e per assicurare la continuità del business aziendale. Dopo aver presentato denuncia alle autorità competenti, l’azienda, che è anche tra i maggiori fornitori dei grandi costruttori automobilistici europei e che per loro sta supportando la transizione verso l’elettrico, ha subito costituito una task force. 

È composta dai propri tecnici di cybersecurity coadiuvati da esperti esterni appartenenti al gruppo Lutech. Negli utimi anni gli investimenti nella sicurezza digitale hanno da sempre rappresentato per il gruppo Marposs una priorità e garantiscono anche in questa fase un supporto importante nella messa in sicurezza dell’infrastruttura tecnologica. 

Che cos’è un attacco cryptolocker: la richiesta di riscatto

L’attacco di tipo Cryptolocker è purtroppo pensato per criptare i dati dell’impresa vittima inserendo nei suoi apparati un virus informatico e chiedendo una sorta di riscatto per liberarli. La tempestiva attivazione dei sistemi di difesa IT da parte di Marposs ha consentito, però, di ridurre la gravità degli impatti. 

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L’obiettivo – fa sapere il gruppo – è far riprendere le attività non appena possibile, ripristinando progressivamente i singoli settori della complessa architettura digitale di Marposs. La proprietà sta lavorando, infine, per ridurre i tempi di inattività dei reparti coinvolti e per tenere costantemente informati sui progr

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29 gennaio 2025 ( modifica il 29 gennaio 2025 | 15:27)

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