arresti e perquisizioni. Sequestrati dieci milioni di euro/I nomi

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Una maxi truffa sui bonus edilizi che ha portato al sequestro di dieci milioni di euro, arresti e perquisizioni, è stata scoperta in una inchiesta coordinata dalla procura di Bari che ha al centro una intera famiglia di imprenditori di Altamura.

Perquisizioni e arresti

Nel corso di una operazione condotta da guardia di finanza e carabinieri sono state eseguite questa mattina 15 misure cautelari: una persona è finita in carcere, otto agli arresti domiciliari, 6 oggetto di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Al centro di tutto ci sarebbe l’imprenditore edile Giuseppe De Scala, di 47 anni. Coinvolti, e finiti ai domiciliari anche il padre e la madre e altri familiari e collaboratori. 

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Le ipotesi di reato

Le persone destinatarie del provvedimento cautelare sono indagate in concorso tra loro e a vario titolo, per le ipotesi delittuose di associazione per delinquere, emissione di fatture false, riciclaggio e autoriciclaggio.

L’odierna operazione costituisce l’epilogo di un’articolata attività di indagine, coordinata dall’Ufficio giudiziario barese, che ha consentito di disvelare un sodalizio criminale, con basi logistiche a Bari ed Altamura (BA), dedito ad avanzare indebite richieste di accesso ai c.d. “bonus edilizi” per fittizi interventi di ristrutturazione immobiliare.

I controlli a Palo del Colle

Gli approfondimenti investigativi, inizialmente delegati al Nucleo Investigativo dell’Arma, a seguito del rinvenimento, nel settembre del 2021, durante un controllo eseguito nel Comune di Palo del Colle nei confronti di due degli odierni arrestati, di numerose carte di credito intestate a soggetti terzi, hanno visto successivamente il coinvolgimento – in ragione delle peculiari competenze specialistiche nel contrasto ai reati economico-finanziari – dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari.

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Nel dettaglio, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P., nel periodo da maggio a novembre 2021 l’associazione avrebbe acceduto alle agevolazioni in parola attraverso istanze avanzate sia da soggetti interni all’organizzazione, in qualità di persone fisiche o rappresentanti legali di società per lo più inattive, sia da apparenti clienti delle imprese riconducibili ai principali indagati, ovvero da soggetti estranei al sodalizio ma compiacenti, privi di qualsivoglia capacità reddituale e patrimoniale, in molti casi gravati da precedenti di polizia.

Nel complesso risultano coinvolte 54 persone fisiche e 8 società, quest’ultime segnalate per i connessi profili di responsabilità amministrativa dipendente da reato.

Crediti d’imposta fittizi correlati ai “bonus edilizi”, per oltre 17 milioni di euro, in considerazione dell’attestazione di dati non veritieri, quali la disponibilità di beni immobili inesistenti, ovvero appartenenti a soggetti estranei ai fatti, nonché l’esecuzione di lavori edili di rilevante entità, in realtà mai effettuati.

Detti crediti sarebbero stati successivamente ceduti a un inconsapevole intermediario abilitato consentendo la monetizzazione del relativo controvalore (oltre 13 milioni di euro al netto delle commissioni trattenute dal citato operatore), che veniva poi versato su conti corrente nella disponibilità del sodalizio criminale. Al fine poi di occultarne la provenienza e impedirne, così, il tracciamento, l’illecito profitto sarebbe stato da ultimo trasferito, sotto forma di pagamento di retribuzioni dei dipendenti ovvero di false fatture emesse proprio con riferimento all’esecuzione dei fittizi lavori edili, sui conti di altre società compiacenti o su carte prepagate, da cui poi sarebbero stati effettuati prelevamenti presso vari ATM.

I nomi

Sono 62 gli indagati per falsi crediti di imposta per oltre 17 milioni nei guai tra cui l’imprenditore Giuseppe De Scala, 47 anni, di Bari, Maria Frappampina, 64 anni, di Bari e Aniello De Scala, 71 anni, e il fratello Michele, 48 anni, di Bari, oltre ai loro collaboratori Andrea Ragone, 41 anni di Altamura, Vito Vischi, 53 anni, di Bari, il commercialista Alessandro Vigilante, 46 anni, di Bari, Francesco D’Ambrosio, 55 anni, di Bari e Giovanni Regina, 52 anni, di Altamura.

Nel corso di una conferenza stampa che si terrà in data odierna, alle ore 10.30, presso il Palazzo di Giustizia, presieduta dal Procuratore della Repubblica di Bari, dott. Roberto Rossi, sarà illustrata una rilevante attività investigativa condotta dai Finanzieri e Carabinieri dei rispettivi Comandi Provinciali di Bari.

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