Ieri sera si è svolta una manifestazione animata dai residenti del Colosseo a Latina, in merito alla controversa decisione di istituire un dormitorio invernale all’interno di un edificio recentemente sgomberato da occupazioni abusive. La protesta ha visto un afflusso significativo di cittadini riuniti in via Bruxelles, i quali hanno espresso il loro malcontento sulla gestione del servizio e sul degrado associato alla nuova sistemazione. Diversi eventi di cronaca, tra cui risse e crisi da parte di persone in difficoltà, hanno ulteriormente alimentato il senso di disagio tra i residenti. Gli interventi delle forze dell’ordine sono stati frequenti, segnalando un deterioramento della situazione che i cittadini hanno dovuto affrontare quotidianamente.
Il malcontento dei residenti
La reazione della comunità è stata accesa e immediata. Il collocamento del dormitorio al piano terra ha scatenato l’irritazione degli abitanti, che hanno visto una serie di episodi problematici verificarsi nei pressi dello stabile. Un clima di tensione si era già creato dopo l’insediamento del dormitorio, culminando in situazioni che hanno sollevato preoccupazioni sul fronte della sicurezza e dell’ordine pubblico. Le segnalazioni di schiamazzi, risse e comportamenti inappropriati hanno esacerbato l’aumento del degrado dell’area, lasciando molti residenti con il timore per la propria sicurezza.
Di fronte a questa crescente inquietudine, i cittadini hanno sentito la necessità di farsi sentire. Gli slogan e le richieste di maggiore attenzione alle problematiche sociali crescevano in volume, mentre i media locali si interessavano sempre di più alla questione, mettendo in evidenza le preoccupazioni espresse durante la protesta. Questo afflusso di partecipazione pubblica ha messo in luce il divario tra le esigenze dei residenti e le decisioni dell’amministrazione comunale.
La posizione dell’amministrazione comunale
Per cercare di placare gli animi, la sindaca di Latina, Matilde Celentano, ha rilasciato una nota congiunta con l’assessore ai servizi sociali Nasso. In essa, sottolinea la responsabilità dell’amministrazione nel gestire una realtà sempre più complessa legata alle fragilità sociali e alla povertà crescente. Celentano afferma che la gestione di fenomeni come l’emergenza abitativa deve prevedere una programmazione a lungo termine. Tuttavia, il numero sempre maggiore di “nuovi poveri” richiede interventi immediati, creando un paradosso in cui l’amministrazione si trova costretta a rispondere a crisi quotidiane.
Le rassicurazioni del sindaco non si sono fermate qui, ma si sono estese all’impegno di garantire un presidio di sicurezza attorno alla struttura. Il dormitorio, secondo i suoi interventi, è costantemente monitorato dalla Polizia locale e dalla ditta responsabile della pulizia dell’area. Nonostante queste affermazioni, l’assenza di rappresentanti dell’amministrazione durante la manifestazione non è passata inosservata, contribuendo a rafforzare la percezione di un distacco tra le istituzioni e i cittadini.
Le critiche della politica locale
Tra i consiglieri di opposizione che hanno partecipato alla protesta, Damiano Coletta di Lbc ha esposto le sue riflessioni sulla situazione. Secondo lui, non si può gestire il tema dei dormitori come un’emergenza perpetua. Sottolinea la necessità di considerare alternative reali, come l’housing first, che mira a garantire una permanenza abitativa dignitosa per le persone in difficoltà. Campagna, del Partito Democratico, ha evidenziato che il posizionamento del dormitorio non può essere casuale e deve coinvolgere i residenti nel processo decisionale. La mancanza di un dialogo aperto e produttivo tra amministrazione e cittadini potrebbe portare a una gestione del servizio vista come simbolo di degrado e ghettizzazione.
Entrambi i consiglieri lanciano un appello affinché l’amministrazione comunale coinvolga i residenti e le organizzazioni locali nel tentativo di costruire politiche abitative che vanno oltre le soluzioni temporanee. Puntare su programmi di reinserimento sociale e lavorativo è fondamentale, secondo Coletta, per garantire un reale cambiamento nelle condizioni di vita delle persone più fragili, favorendo un percorso di integrazione efficace.
Questa situazione rimane sott’occhio della comunità e delle istituzioni, mentre i cittadini richiedono un approccio diverso e più umano nella gestione delle emergenze sociali a Latina.
Ultimo aggiornamento il 25 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano
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