In asta a Roma “Volti dell’Oriente. La collezione Semyonov” opere dalla Turchia alla Cina Imperiale –

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


Ciotola con decoro di draghi tra nuvole e onde marine

Il 18 marzo, ore 17.00 presso Bonino Casa di Vendite Roma, Via Filippo Civinini 21-37, in asta la collezione Semyonov che si tiene quale raccolta fondi per la nascita dell’Archivio Felix Semyonov.

Sono 245 i lotti fra disegni, stampe, ceramiche, sculture e metalli, raccolti in oltre trenta anni da Felix Semyonov (1951-2021). Eclettico pittore ucraino, emigrato dall’Unione Sovietica a New York negli anni Settanta e poi stabilitosi a Roma, Semyonov fu molto legato a Federico Zeri e a Maurizio Fagiolo dell’Arco, che lo guidarono nella sua formazione artistica sempre mossa dal gusto per la meraviglia e dalla ammirazione per i maestri del passato.

coppa da vino tipo Mejping

Le opere in asta appartengono tutte alla collezione di Semyonov, che formò una vera e propria wunderkammer in cui trovano posto pezzi originali e repliche moderne, con un preciso filo conduttore, l’eclettismo di un collezionista unico. Semyonov è rimasto infatti un personaggio mitico nelle vie di Roma, che girava condotto – come era solito dire – dal suo bastone da passeggio in cerca di bellezza.

Microcredito

per le aziende

 

Fra i lotti spicca una ciotola con decoro di draghi tra nuvole e onde marine (lotto 37), in porcellana invetriata, incisa e dipinta in giallo e verde proveniente dalla Cina e risalente al XVIII secolo su ispirazione di analoghi manufatti della Dinastia Ming-Regno Hongzhi (Fine del XV secolo – Inizi del XVI secolo). Il lotto presenta un decoro di draghi a cinque artigli, in volo tra nuvole e onde marine: ornato classico destinato alla corte imperiale. La tecnica di decoro sull’esterno vuole riprendere quella utilizzata per il bisquit. La base d’asta è di 3.000 euro.

Interessante anche il vaso della Dinastia Qing – Regno di Tongzhi (XIX secolo), una coppa a stelo con coperchio (lotto 49), con decoro di draghi tra le nuvole, utilizzata come vaso rituale (dou) da altare e parte di un set fatto per le cerimonie imperiali svolte sull’Altare della Luna a Pechino, in porcellana modellata a stampo e decorata a incisione sotto la coperta a smalto giallo. Si parte da una base di 6.000 euro.

Notevole un vaso vietnamita con decoro di aironi tra nuvole e mare (lotto 1), datato al XVII secolo grazie alla attenta analisi della pittura e della craquelure. Parte a € 1.000.

Raro il vaso da vino con decoro di fiori di loto (lotto 109), appartenente alla Dinastia Song (secc. XII-XIII), con base d’asta 1.600 euro. Si tratta di un vaso tipo meiping in gres con sottile vetrina ferruginosa su decoro inciso a motivo di ariosi serti di loto.

Nella sezione africana dell’asta, che include lavori in metallo e legno, analogo prezzo di partenza per il bracciale Ife o Benin (lotto 7), che combina elementi tipici delle produzioni di Ife e dell’arte di corte del Benin, per il quale è suggerita la realizzazione tra la fine XIX e l’inizio del XX secolo, ossia al tempo della caduta del regno del Benin sotto il controllo francese. Tra i metalli, anche una campana da tempio del XII-XIII secolo (lotto 55), proveniente da Giava, decorata con figure mitologiche. Base d’asta: € 8.000.

Più agevole, la base d’asta, valutata a 1.400 euro, per la bottiglia in vetro blu di Yoichi Ohira (lotto 12) moderno artista giapponese del vetro. Vissuto a Venezia per oltre venticinque anni fino alla sua scomparsa, ha sfidato gli attributi convenzionali dell’arte del vetro, tipicamente duro, fragile, freddo e pesante. I suoi vasi luminosi in vetro soffiato invitano gli spettatori a maneggiarli come esemplari da Wunderkammer. Queste piccole e leggere creazioni si offrono all’esplorazione, mostrando il vocabolario di design astratto di Ohira ispirato da pietre preziose, avorio lucidato, rocce venate, acqua scintillante, agata, muschio e licheni.

Una attenzione particolare meritano le grandi sculture in legno (lotti 13, 42, 60, 73, 108, 124, 127, 160, 172, 181, 191, 214) che riprendono lo stile Song e Han, la rappresentazione del Buddah, di divinità e di dignitari, con basi d’asta tra € 300 e € 3.000. Agli stessi stili fa riferimento la ampia collezione di tori, cavalli, dromedari e cavalieri (lotti 14, 63, 72, 81, 90, 135 ,142, 168, 193, 207, 209, 213, 216), con basi d’asta in genere inferiori a € 600, memorie delle tradizioni nomadi delle popolazioni della Mongolia e del nord della Cina.

In asta molti accessibili lotti fra vasi, soprattutto di stile arcaico, stampe giapponesi dal XVII al XX secolo (Shunkō,  Utamaro,  Tsukimaro,  Hiroshige,  Shōtei,  Kunisada,  Kuniyoshi,  Toyokuni,  Kawase Hasui,  Koson Ohara etc), disegni antichi e moderni cinesi e giapponesi, statuine in ceramica, giada e metallo raffiguranti divinità, guerrieri, dignitari e animai, bronzi in stile arcaico e piatti soprattutto di produzione Qing e repubblicana, per gli amanti dell’immaginario tipico orientale, che porta un tocco esotico nelle nostre abitazioni, con un garbo ed un sapore che è incrocio di culture guidato dallo sguardo attento dell’artista-collezionista Felix Semyonov.
 

Carta di credito con fido

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *