Dopo l’annuncio di un deciso cambio di strategia la scorsa settimana – un piano radicale per ristrutturare la propria attività con alcuni grandi cambiamenti alla leadership, tra cui un Amministratore Delegato per il Regno Unito e gli Stati Uniti e un altro che copre l’Europa e il resto del mondo – oggi il colosso britannico dell’e-commerce Asos svela il nome e le caratteristiche del suo nuovo brand di moda premium.
Chiamato Arrange e disponibile esclusivamente sullo store online, il marchio combina “un design deciso con un tocco femminile”. L’etichetta “offre una visione unica dell’abbigliamento formale alle clienti che amano la moda di Asos”.
“Nato a Londra e fondato da donne”, Arrange offre “una capsule di abiti da sera originali e capi di lusso essenziali. Combinando una sensibilità vicina all’alta moda con uno stato d’animo pratico, ogni capo è concepito e confezionato internamente con materiali di fascia alta e disponibile in taglie inclusive (dalla 32 alla 58)”.
Il concorrente di Asos, Boohoo Group, ha appena rilanciato il suo marchio PrettyLittleThing con una nuova identità e un posizionamento maggiormente esclusivo. I brand precedentemente focalizzati sul fast fashion adesso sembrano desiderosi di lasciarsi quel settore alle spalle per concentrarsi su un segmento di proposte più elevato e forse per raggiungere un pubblico diverso rispetto alla loro clientela abituale, principalmente costituita da donne sui vent’anni.
Un approccio che si riflette anche nei prezzi praticati. Non sono al livello del lusso, ma sono comunque molto lontani dai prezzi in stile “compralo in tutti i colori e indossalo solo una o due volte” caratteristici del fast fashion.
Ad esempio, un abito lungo di chiffon plissettato costa 160 sterline (193 euro), un vestito traforato 180 sterline (218 euro), un top decorato con schiena scoperta 120 sterline (145 euro), un abito fatto di paillettes 250 sterline (302 euro), dei jeans con gambe ricurve 65 sterline (78 euro), dei pantaloncini in pelle 150 sterline (181 euro), un blazer è venduto a 120 sterline (145 euro) e una t-shirt con vari dettagli a 35 sterline (42 euro).
Alcuni preziosismi punteggiano la collezione: “paillettes oversize, stampe dipinte a mano, colori vivaci e silhouette sperimentali”, secondo Asos.
L’e-retailer ha creato una campagna in cui mette “in risalto l’estetica unica della collezione: produzione attenta e combinazioni inaspettate di tagli, colori, proporzioni e texture”. Una gonna da sera decorata è abbinata a una maglietta bianca oversize; un top a trapezio blu ghiaccio è indossato con pantaloni in suede color tabacco; un completo rosso rivela cuciture bianche a contrasto.
“Una selezione di pezzi distintivi, come i “Sydney Curved Leg Jean”, torneranno stagione dopo stagione, apportando un accento raffinato alle silhouette più popolari e ispirando la collezione e la selezione nel corso del tempo”, conclude Asos.
Asos, che in realtà dovrebbe essere scritto ASOS in maiuscolo, perché è l’acronimo di As Seen On Screen (Come visto sullo schermo, ndr.) ha ormai un quarto di secolo di vita, essendo stato fondato il 3 giugno del 2000 a Londra.
L’obiettivo della nuova strategia del CEO, José Antonio Ramos Calamonte, è quello di creare un’azienda più integrata che abbia al centro le esigenze del cliente. Il processo decisionale dovrebbe essere accelerato e l’innovazione e il miglioramento continui saranno al centro dell’attenzione.
La società ha anche affermato di aver ridotto “significativamente” i livelli delle proprie scorte, oltre a migliorare il suo prodotto e a rifinanziare il debito. La questione dei livelli delle scorte è un punto chiave, data la quantità di stock in eccedenza che l’azienda si è trovata nei propri magazzini negli ultimi anni.
Il rivenditore, che attualmente ha 20 milioni di clienti attivi in più di 200 mercati, e 3.027 dipendenti al 31 dicembre 2024, ha affermato che i cambiamenti dovrebbero entrare in vigore a partire da aprile.
Nel frattempo, si prevede che Asos farà il primo passo verso il retail fisico quest’anno. Il Times ha scritto che il retailer sta valutando l’opening di un negozio in Carnaby Street a Londra, che potrebbe ospitare un gran numero dei marchi che commercializza, oltre 850 al momento.
I ricavi di Asos a fine 2024 si sono attestati a 2,896 miliardi di sterline (3,5 miliardi di euro), con un risultato operativo di 81,5 milioni di sterline (98,45 milioni di euro) e un utile netto di 338,7 milioni di sterline (409,13 milioni di euro), tutti dati in calo anno su anno.
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