In Italia stanno per risvegliarsi questi splendidi neurotteri, un mix tra libellule e farfalle: le immagini

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L’ascalafo bianco (Libelloides coccajus) è uno dei neurotteri più belli presenti in Italia. È anche tra i più precoci a fare capolino sui prati in primavera. Le immagini di questi splendidi insetti, un po’ farfalle e un po’ libellule.

Un ascalafo bianco posato su uno stelo. Credit: Andrea Centini

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Con l’arrivo della bella stagione – il giorno dell’equinozio di primavera è atteso giovedì 20 marzo – i prati e i giardini cominciano a pullulare di vita, con molte specie di insetti che iniziano a sfarfallare dopo aver trascorso l’inverno allo stadio larvale. Oppure si fanno “rivedere” gli adulti dopo la diapausa, una sorta di letargo o quiescenza che permette a molti invertebrati di superare i rigori dell’inverno. Tra gli insetti più precoci a fare capolino ci sono i neurotteri, un ordine ricchissimo di fascino non molto noto al grande pubblico. I rappresentanti più conosciuti sono sicuramente i formicaleoni della famiglia dei mirmileontidi (così chiamati per l’aspetto e l’aggressivo comportamento predatorio delle larve) e le crisope, largamente impiegate nella lotta biologica, ma in questo articolo vogliamo concentrarci su un neurottero in particolare, Libelloides coccajus, appartenente alla famiglia degli ascalafidi (Ascalaphidae).

Un ascalafo bianco con le ali aperte. Credit: Dieter Wermbter

Un ascalafo bianco con le ali aperte. Credit: Dieter Wermbter

Conosciuto in Italia come ascalafo bianco e in altri Paesi come “gufo dello zolfo”, questo meraviglioso insetto coniuga la bellezza delle farfalle (lepidotteri) con alcune caratteristiche delle libellule (odanati), per questo è sempre uno spettacolo incontrarlo. All’inizio di marzo è ancora un po’ presto, ma fra poche settimane gli esemplari più precoci torneranno a svolazzare tra i prati accarezzati dal tepore primaverile, dando sfoggio delle loro spiccate capacità predatorie (oltre che delle bellissime ali). Gli ascalafi bianchi sono lunghi circa 2,5 centimetri, mentre l’apertura alare negli esemplari più grandi può sfiorare i 6 centimetri. Hanno lunghe antenne nere con clava apicale e un corpo pieno di “peli”, soprattutto nella parte dorsale e anteriore. Si tratta delle setae, strutture filamentose che negli insetti hanno in genere una funzione protettiva e tattile. Anche il corpo è nero, ma nella parte anteriore è costellato di vistosi puntini gialli. Le zampe, anch’esse con alcuni dettagli gialli, hanno forti appendici prensili che permettono a questi neurotteri di tenersi aggrappati ai fili d’erba, sui quali le femmine depongono le uova.

Ascalafi bianchi. Credit: Andrea Centini

Ascalafi bianchi. Credit: Andrea Centini

Una delle caratteristiche più affascinanti dell’ascalafo bianco risiede nelle ali, che possono essere di un giallo vivo o bianche. Si tratta infatti di una specie dicromica, appunto caratterizzata da due colori determinati su base genetica. Le ali posteriori sono più colorate di quelle anteriori, nelle quali solo la prima parte più vicina al corpo risulta tinta; il resto dell’ala mostra caratteristiche venature non dissimili da quelle che vediamo nelle libellule.

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Quando questi insetti sono posati ad ali spiegate si mostrano in tutta la loro bellezza, ma risultano particolari e affascinanti anche quando le tengono chiuse. Come mostra la fotografia soprastante, abbiamo immortalato due esemplari (uno bianco e uno giallo) aggrappati sullo stesso fiore, dove hanno trascorso la notte. La foto è stata scattata la mattina presto, come evidenzia la goccia di rugiada sulla testa dell’esemplare giallo. In quel momento della giornata gli insetti risultano ancora immobili a causa delle basse temperature, in attesa di riattivarsi con l’arrivo del sole e quindi del calore.

Questi insetti prediligono i prati collinari non molto sfruttati come pascolo; vivono dal livello del mare fino a una quota di 1.500 metri. Gli ascalafi bianchi sono presenti in diversi Paesi dell’Europa centrale e meridionale, compresa larga parte dell’Italia. La specie è diffusa anche in Sicilia. Gli esemplari che abbiamo fotografato si trovavano in un piccolo campo non distante dal bellissimo Giardino di Ninfa, considerato uno dei più belli – se non il più bello – d’Italia, sito in provincia di Latina nel Lazio. Le loro larve, dotate di possenti mandibole come altre specie dell’ordine dei neurotteri, cacciano nel terreno tendendo agguati a qualunque creatura a tiro del loro formidabile apparato buccale, mentre gli adulti attaccano insetti volanti come le farfalle. Gli ascalafi bianchi sono visibili nel nostro Paese per larga parte della primavera e in estate.





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