Sicurezza e immigrazione a Vinci, Torselli (FdI): “Paghiamo anni di scelte sbagliate. No alle aree-ghetti”

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Si è parlato di sicurezza questa mattina all’incontro organizzato da Fratelli d’Italia a Sovigliana, alla presenza di Manuela Mussetti, consigliera comunale FdI di Vinci, Danilo Di Stefano, responsabile del dipartimento di sicurezza FdI, Alessandro Scipioni, consigliere metropolitano FdI di Firenze, Claudio Gemelli, presidente provinciale FdI di Firenze, e l’europarlamentare di FdI Francesco Torselli. Tra i temi trattati, la necessità di un maggiore controllo sul territorio, dovuta anche alla carenza di presidi delle forze dell’ordine, si è intrecciata con la questione dell’immigrazione clandestina, descritta come sempre più in mano alle mafie.

L’iniziativa è stata organizzata a seguito di una serie di atti di microcriminalità avvenuti a Vinci nelle ultime settimane: si sono in fatti registrati vari episodi di vandalismi alle auto tra Spicchio e Sovigliana o ai cassonetti pubblici, furti in attività commerciali, tra cui all’Appaltino di Faltognano dove i ladri sono entrati nello storico negozio di alimentari, e furti di auto. Una situazione che sta preoccupando cittadini e istituzioni, tanto che il sindaco di Vinci Daniele vanni ha richiesto un potenziamento delle forze dell’ordine al Prefetto.

“È un tema importante e sentito da tutti noi – afferma Mussetti -. Fino a oggi, il tema della sicurezza sembrava lontano dai nostri territori, soprattutto qui a Vinci. Nonostante l’attenzione che c’è sempre stata, la tendenza è stata quella di minimizzare, accusandoci di essere allarmisti e alla caccia delle streghe. In realtà, si tratta di un fenomeno diffuso in tutta Italia, con segnali evidenti agli occhi di tutti, senza colore politico. Sembra che ci sia paura a dire che c’è carenza di sicurezza“.

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Danilo Di Stefano ha sottolineato la necessità di trovare soluzioni efficaci per contrastare chi delinque approfittando soprattutto degli anziani, attraverso truffe, e per combattere lo spaccio di droga ai danni dei più giovani. “Bisogna monitorare il territorio anche grazie al supporto della polizia municipale – ha dichiarato –. La sicurezza urbana, oltre a essere compito del governo, è anche responsabilità dei sindaci. Dal 2017, il decreto Minniti stabilisce infatti che il sindaco faccia parte della sicurezza pubblica, affiancando le forze dell’ordine in un’ottica integrata e nell’interesse di tutti i cittadini“.

foto di gonews.it

Di Stefano ha poi evidenziato come, con la nascita dell’Unione dei Comuni del Valdelsa nel 2012, il numero dei comandi della polizia municipale sia diminuito notevolmente. “Empoli aveva 35 agenti, oggi ne ha 14. Spesso si finge che la polizia municipale non abbia le competenze necessarie, ma c’è una legge regionale che gliele conferisce“, ha aggiunto. La polizia municipale sarebbe, insomma, un servizio necessario per contrastare i fenomeni di micro criminalità, e andrebbe incoraggiata politicamente, formata e incrementata numericamente.

Da consigliere comunale a Vinci, vivo questa realtà ogni giorno”, ha detto Alessandro Scipioni citando un recente episodio di furto a Sovigliana, dove una commerciante ha dovuto difendere il proprio esercizio con una mazza e un coltello da cucina. “Ho apprezzato che il sindaco abbia chiesto di aumentare il sostegno e il numero delle forze dell’ordine, ma cosa si intende veramente per sostegno? La sicurezza non si può difendere solo quando si subisce un furto, accusando poi il ‘governo cattivo centrale’. Le forze dell’ordine vanno sostenute sempre, nonostante la sofferenza sociale“, ha affermato Scipioni.

Ha inoltre espresso preoccupazione per la percezione che, in futuro, le forze dell’ordine possano essere private della capacità di difendersi adeguatamente: “sono contrario alla violenza e sono sicuro che un poliziotto fa di tutto prima di ricorrere all’uso delle armi. Tuttavia, sostenere le forze dell’ordine deve essere un impegno costante, perché anche chi rispetta la legge e deve difendersi dagli aggressori ha diritto alla sicurezza“, ha concluso.

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Una comunità tranquilla come Vinci – dice Gemelliè stata rovinata da troppi anni di buonismo, durante i quali la sinistra, che sembra schierarsi sempre dalla ‘parte sbagliata’, ha offerto solo giustificazioni, lasciando campo libero ai criminali. Il problema della sicurezza è diffuso, non solo nel nostro territorio. Conosco molte realtà – prosegue Gemelli – anche a Firenze, che vivono lo stesso problema. Il nostro governo ha fatto la sua parte, ad esempio in tutela del personale sanitario, inasprendo le pene per chi assume comportamenti violenti negli ospedali. Tuttavia, l’impegno del governo risulta inutile se chi amministra il territorio non interviene adeguatamente“.

Gemelli ha inoltre sottolineato che, come già accennato da Mussetti, la gestione del tema della sicurezza genera nei cittadini “una sfiducia che porta chi subisce un reato a essere reticente nel denunciare, percependo un senso di impunità per i criminali“.

Concludendo, Gemelli afferma che FdI intende riproporre le idee avanzate in campagna elettorale: intensificare la videosorveglianza, promuovere il controllo di vicinato e aprire un presidio permanente di polizia locale a Sovigliana e Spicchio, in supporto alle forze dell’ordine. “Se necessario, introdurre anche un terzo turno per la municipale, affinché affianchi gli agenti nel pattugliamento notturno“.

foto di gonews.it

Infine, è intervenuto l’europarlamentare Francesco Torselli, affrontando il tema della microcriminalità legata all’immigrazione clandestina. “Oggi porto dati forniti dalla Commissione Europea, che difficilmente possono essere accusati di razzismo o xenofobia. Il 90% dei clandestini che entrano in Italia e in Europa, circa 360.000 ogni anno, lo fanno attraverso i canali della criminalità organizzata, che incassa ben 6 miliardi di euro dal traffico di esseri umani“.

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Nonostante l’immigrazione clandestina sia marginale in Italia, quando si incrociano i dati con i reati, il quadro peggiora drasticamente. La criminalità organizzata, secondo Torselli, favorirebbe l’ingresso di soggetti inclini a delinquere, a scapito di chi fugge da guerre e persecuzioni: “questo demolisce la narrazione che ci viene ripetuta ogni volta che si parla di immigrazione: ‘poverini’, ‘pensate ai bambini e alle donne in fuga’. Perfetto! Ma ora rispondetemi: se a gestire il traffico di clandestini è la mafia, di fronte a un bambino senza un centesimo e a un delinquente che può pagare, chi faranno entrare in Italia?

Sul territorio dell’Empolese, secondo Torselli, si pagano le conseguenze di scelte che hanno nascosto i problemi ai margini delle comunita: “Per questo è urgente intervenire, senza minimizzare. Se pensiamo alle periferie di Bruxelles o Parigi, la situazione è certamente peggiore, ma l’errore più grande è dire che c’è chi sta peggio di noi“. La soluzione principale, per l’europarlamentare, è “non ghettizzare i problemi confinandoli in aree nascoste, perché queste finiscono per espandersi. Bisogna potenziare la videosorveglianza, valorizzare il lavoro delle forze dell’ordine e coinvolgere maggiormente la polizia municipale“.

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