Un termine desueto, che va lasciato alle spalle per poter guardare al futuro. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, torna a parlare della Terra dei Fuochi e spiega quanto negli ultimi 15 anni siano cambiate le dinamiche. Negli ultimi anni, la regione è stata spesso al centro dell’attenzione per le problematiche ambientali. Tra tutte c’è la questione relativa ai roghi continui verificatisi tra il 2008 e oggi.
La vasta area denominata Terra dei Fuochi si estende tra le province di Napoli e Caserta ed è tristemente nota per i roghi tossici e lo smaltimento illecito dei rifiuti. De Luca ha già più volte espresso il suo punto di vista sulla vicenda, suscitando anche reazioni contrastanti.
Verso la fine dello scorso mese, la Corte europea per i diritti dell’uomo ha condannato l’atteggiamento dello Stato italiano sulla vicenda relativa alla Terra dei Fuochi, riportando di fatto al centro questo tema così complesso.
Le parole di De Luca
Vincenzo De Luca ha più volte affrontato il tema della Terra dei Fuochi con dichiarazioni forti e spesso polemiche. Il governatore campano ha spiegato che è necessaria un’azione concreta e immediata per contrastare quello che succede, ma ha anche ribadito che negli ultimi 15 anni la situazione è radicalmente cambiata e i roghi sono diminuiti:
Non facciamoci male con le nostre mani: l’espressione Terra dei Fuochi oggi dev’essere cancellata, perché i fuochi non ci sono più. Non che siano scomparsi del tutto, ma la realtà che avevamo 15 anni fa su un territorio e che era un’emergenza nazionale, oggi non c’è più.
Parole molto pesanti quelle pronunciate dal presidente della Regione. Non ha più senso parlare di Terra dei Fuochi oggi, dato che quanto stabilito dalla Corte europea risale al 2013. Si parla dunque di più di un decennio fa, quando erano emerse da poco tempo le conseguenze dei roghi e studi più approfonditi.
I progressi negli ultimi anni
Negli ultimi anni sono stati compiuti significativi passi avanti grazie a un maggiore controllo del territorio e a una più stretta collaborazione con le forze dell’ordine, come del resto ha detto il presidente della Regione. De Luca ha invitato i cittadini a dare uno sguardo alla mappa dei roghi, che sono notevolmente diminuiti rispetto a una decina di anni fa:
Invito tutti i cittadini a guardare la mappa su Google per vedere dove ci sono gli incendi di rifiuti. Scoprirete che la massima concentrazione è nel Nord. Devo ricordare che 15 anni fa, nei supermercati del Nord, mettevano dei cartelli con la scritta ‘i prodotti in vendita qui non provengono dalla Campania’, con un danno enorme per l’agricoltura, l’ortofrutta e la zootecnia campana. Non ci facciamo male con le nostre mani per fare demagogia.
Tuttavia, De Luca ha anche sottolineato che persiste una narrazione negativa sulla Campania, che rischia di penalizzare l’immagine della regione a livello nazionale e internazionale. Per il presidente della Regione è fondamentale raccontare anche i progressi fatti, come la riduzione dei roghi tossici e l’aumento delle bonifiche. Infine, segue un invito a valutare la situazione presente:
Non abbiamo le proporzioni infernali e criminali di qualche decennio fa ma gli sversamenti abusivi continuano, sia per l’inciviltà dei cittadini, sia perché c’è qualche delinquente che ritiene di poterlo fare. La competenza del controllo è del Ministero dell’Interno, delle forze dell’ordine, dei Comuni con la polizia municipale, delle Province o Città metropolitane per le polizie provinciali. Quando si individua un problema di sversamenti, si dica sempre: il responsabile del mancato controllo è questa istituzione, per evitare di fare demagogia.
Un discorso a ridosso delle Regionali
Volendo interpretare le parole del presidente della Regione, è possibile capire che si tratta anche di un discorso fatto a non troppa distanza dalle elezioni regionali in Campania, che si terranno quest’anno. Il governatore si sarebbe voluto candidare per la terza volta grazie a una legge del Consiglio regionale della Campania, ma dopo gennaio la Corte Costituzionale ha espresso un parere contrario sia per De Luca che per Zaia, che avrebbe dovuto correre per un quarto mandato in Veneto.
De Luca parla chiaramente di una situazione mutata rispetto a 15 anni fa, quando alla guida della Regione Campania c’era il centrodestra. Nel 2015, ovvero dieci anni fa, l’attuale governatore ha vinto la corsa per il Palazzo della Regione. Il decennio nel quale la situazione è migliorata sarebbe quindi quello del governo di De Luca.
Se da una parte il presidente ha ragione a parlare di concetti e nomi desueti, dall’altra ha irritato molte persone – per lo più oppositori – che hanno visto nelle sue parole una mancanza di rispetto verso le vittime della Terra dei Fuochi.
L’articolo in tre punti
- Diminuzione dei roghi e cambiamento della situazione: Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sostiene che negli ultimi 15 anni la situazione nella Terra dei Fuochi sia radicalmente cambiata, con una significativa riduzione dei roghi tossici grazie a un maggiore controllo del territorio e alla collaborazione con le forze dell’ordine.
- Critiche alla narrazione negativa sulla Campania: De Luca denuncia una percezione distorta della realtà attuale, affermando che l’espressione “Terra dei Fuochi” dovrebbe essere superata. Tuttavia, riconosce che il problema degli sversamenti abusivi persiste, attribuendone la responsabilità alle istituzioni preposte al controllo.
- Dibattito politico e polemiche: Le dichiarazioni di De Luca arrivano in un contesto pre-elettorale e hanno suscitato polemiche, specialmente tra gli oppositori, che lo accusano di minimizzare una questione storicamente grave e di mancare di rispetto alle vittime della Terra dei Fuochi.
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