L’Aquila e la festa per la Coppa Italia, gli storici tifosi: «Abbiamo visto nascere la squadra: oggi una gioia immensa»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


di
Massimiliano Cordin

Il gruppo c’era al momento della costituzione della società quando, nel 1995, si fusero Dolomiti sport Trento e pallacanestro Villazzano

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Alla festa di Aquila basket per la vittoria della Coppa Italia, in programma questo pomeriggio – 1 marzo -al palazzetto, ci saranno anche loro. Un gruppo di tifosi storici ma soprattutto di grandi amici che condividono l’uno con l’altro la passione per la pallacanestro. Molti di loro sono ex cestisti che hanno visto la società bianconera nascere, attraversare momenti difficili e gioire. «Questa vittoria — spiegano in coro — è un sogno che si realizza».

«Lo sport deve trasmettere valori positivi»

Il gruppo c’era al momento della costituzione della società quando, nel 1995, si fusero Dolomiti sport Trento e pallacanestro Villazzano. E c’è ancora oggi. Sempre con gli stessi valori e la stessa passione. «Siamo tifosi di Aquila ma siamo anche coloro che applaudono gli avversari dopo una bella giocata. Perché lo spettacolo si fa sempre in due. Lo sport deve trasmettere messaggi positivi e, soprattutto, il rispetto per gli altri. Viviamo la partita con grande enfasi ma, al termine, comunque vada, cerchiamo di avere sempre il sorriso in volto. Questo perché, forse, avendo giocato a basket per tanti anni sappiamo accettare anche le sconfitte». Energia positiva che si percepisce anche nel volt di Renzo Bottura, ormai cuore pulsante della passione cestistica di questo gruppo.





















































«Dopo i primi ritrovi fuori dalla palestra Fogazzaro e in qualche ristorante cittadino, ho deciso di ristrutturare un vecchio magazzino che avevo sotto casa per destinarlo a luogo di ritrovo — spiega Bottura —. Ci troviamo qui sia al termine di ogni gara casalinga sia per guardare in tv quelle in trasferta. Ormai è una tradizione». In questo fantastico luogo, a pochi passi dal palazzetto, ci siamo stati anche noi. E tra palloni da basket, cimeli storici, calamite di città meta di trasferte sportive e un brindisi rigorosamente di «Trento Doc», abbiamo provato a capire meglio ciò che lega questo gruppo di amici ancor prima che tifosi.

Scaricare l’adrenalina

«Il nostro è un gruppo aperto — conclude Bottura —. Qui vengono in tanti per scaricare l’adrenalina post gara. Spesso passano anche i giocatori e i coach che ci spiegano alcune scelte tattiche della gara. Dopo ogni partita viene sempre l’assistant coach di Aquila, Fabio Bongi. Lele Molin (coach di Aquila per diverse stagioni, ndr) era un habitué. Basti pensare che è venuto qui anche quest’anno quando con la sua Venezia ha perso contro Trento». Perché non è importante tanto il risultato, ma ciò che tiene unito il gruppo: la passione per il basket che, una volta conclusa la gara sul parquet, diventa il collante di un’amicizia autentica, fatta di condivisione di racconti e momenti da ricordare. Sono in tanti a frequentare questo volt, tra gli altri: Alberto Negri, Stefano Fambri, Paolo Filippi, Riccardo Bellotti, Tiziana Negri, Edoardo Arnoldi, Giuseppe Borgonovi, Sandro Tomasi, Mauro Corradini, Giovanni Moglie e Maurizio Lavarian.

La festa per la Coppa Italia

Ci saranno tutti questo pomeriggio, 1 marzo, alla festa ufficiale per la vittoria della Coppa Italia. Le celebrazioni inizieranno nel villaggio esterno al palazzetto dalle ore 17.30, in attesa dell’arrivo dei giocatori. La grande protagonista sarà, ovviamente, la Coppa Italia che sarà esposta in uno spazio dedicato, dove sarà possibile scattare foto e selfie sino alle 19.30. Ma i festeggiamenti proseguiranno, dopo la partita contro Tortona (palla a due alle 20), anche al Volt. «Se vent’anni fa ci avessero detto che avremmo festeggiato una Coppa Italia non ci avremmo creduto — ammette Edoardo Arnoldi —. Dobbiamo essere davvero felici di quanto fatto dalla società. Molti di noi fanno parte anche dell’associazione Gianni Brusinelli che ha l’obiettivo di promuovere iniziative di carattere culturale e favorire la diffusione dell’attività sportiva. Lo facciamo anche per non disperdere l’eredità che ci ha lasciato Brusinelli che è stato un personaggio fondamentale per lo sviluppo del movimento del basket locale». 

Attorno alla tavolata centrale presente nel volt, spesso imbandita con piatti gustosi, dopo le partite si analizzano i match ma si discute anche della grande famiglia di Aquila e del legame con la città. «La società è stata brava a creare un evento attorno alla gara — analizza Giuseppe Borgonovi, per tutti Pino —. Vincere è bello ma lo è altrettanto vedere tante famiglie presenti sugli spalti del palazzetto. Quest’anno i risultati ci stanno aiutando e quello contro Tortona sarà l’ottavo sold out consecutivo ma la vera sfida sarà l’anno prossimo. Quando, magari, non saremo più primi in classifica. Dobbiamo però rimanere fiduciosi perché ormai in tanti si sono avvicinati a questo fantastico mondo».

Tra una chiacchiera e l’altra il tempo è volato ed è giunta l’ora di salutarci. Ma prima un brindisi alla Coppa Italia, accompagnato da quello che è lo slogan del gruppo: «Che la duria en pèz! Sia per noi ma anche per Aquila» spiegano i tifosi. Dunque, buona festa ai bianconeri!

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

1 marzo 2025

Carta di credito con fido

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *