Il nodo dello sci alpino. Nuova finestra (con accesso libero) dall’8 aprile. L’hockey su ghiaccio, il biathlon, lo sci di fondo e il pattinaggio di figura tra gli sport più richiesti
Biglietti delle Olimpiadi, puntata numero due. Giovedì si è chiusa la nuova finestra di vendita dei tagliandi, tre giorni riservati a coloro che si erano registrati alla piattaforma della Fondazione Milano Cortina. Che venerdì ha diffuso un aggiornamento sui numeri: «Dopo il successo della prima fase a inizio mese, la finestra straordinaria di questa settimana ha fatto sì che, sommando anche i pacchetti hospitality e i tagliandi acquistati dagli stakeholder, siano già 613 mila i biglietti venduti per le prossime Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026». Non è stato però fornito un dato puntuale, si possono solo ricordare i 300 mila ticket di inizio febbraio e i 120 mila stimati in carico a On Location. La Fondazione sottolinea l’interesse internazionale: «Forte è il dato di acquisto proveniente da Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera, Olanda e Francia. La media registrata in queste prime due finestre di vendita è di 6,5 biglietti acquistati per utente, con l’hockey su ghiaccio, il biathlon, lo sci di fondo e il pattinaggio di figura tra gli sport più richiesti. La fascia d’età più attiva sin qui è stata quella tra i 25 e i 34 anni (oltre il 30%) seguita da quella tra i 35 e i 44 anni (circa il 25%)». Giovani e «quasi giovani» particolarmente attivi, quindi.
Il nodo dello sci alpino
Nella nota della Fondazione non si cita lo sci alpino, che è il punto dolente della vendita di biglietti, soprattutto a Cortina. Sull’account Facebook degli organizzatori sono fioccate in questi ultimi giorni proteste e lamentele sulle difficoltà di acquisto da parte di aspiranti spettatori che avevano ricevuto via email il regolare link di accesso alla piattaforma. Un po’ per tutte le discipline, ma in particolare per le prove che si svolgeranno lungo la pista Olympia delle Tofane. È emerso che all’elevata domanda corrisponde scarsità dell’offerta (e anche in questo caso nessun dettaglio viene fornito dalla Fondazione). Tutto ora dipende dallo stock di biglietti che potrà essere allargato quando la realizzazione della cabinovia Socrepes – giudicata essenziale per la gestione di un maggior afflusso di pubblico alle gare – sarà ufficialmente garantita. In questo senso, come già riportato sul Corriere del Veneto, l’ad di Simico, Fabio Saldini, ha voluto rassicurare: «L’impianto si farà in sette mesi» e la conferenza dei servizi di metà marzo dovrebbe rappresentare solo una formalità.
Quanti biglietti saranno disponibili?
E ora come potranno fare tutti coloro – e sono tanti – che sono rimasti a bocca asciutta? I prossimi appuntamenti: i biglietti per le Paralimpiadi saranno messi in palio da giovedì prossimo 6 marzo, ovvero a un anno esatto dalla Cerimonia d’apertura in programma all’Arena di Verona. E poi, finalmente, lunedì 8 aprile si riaprirà la possibilità di acquistare i biglietti per i Giochi di Milano Cortina, con la finestra di vendita libera. Quanti ne saranno disponibili? Se è vero che il target finale è di un milione e mezzo di ticket (per 200 milioni di ricavi), ancora 8-900 mila dovrebbero esserne messi sul mercato. Intanto, la pista da bob di Cortina continua a dividere. Mentre Alessandro Gerotto, presidente Ance Veneto, ieri applaudiva alla fine di un sopralluogo in cantiere («avanza velocemente e rappresenta tutta la potenzialità non solo del settore, ma anche del Paese intero»), la capogruppo dei Verdi alla Camera, Luana Zanella, contestatrice della prima ora, tornava alla carica con una lettera inviata all’Usl: «Chiedo di conoscere le misure di sicurezza adottate dal servizio di vigilanza interno al cantiere, anche alla luce del presunto sabotaggio denunciato lo scorso 21 febbraio».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link