RISPOSTE TURISMO ha organizzato un interessante giornata di confronto tra i top player del mercato turistico e di alta gamma in Italia. A Milano si sono dati appuntamento imprenditori e analisti per fare il punto su un dato incontrovertibile: anche in anni di crisi come quelli che stiamo vivendo, tra i 20 e i 22 miliardi di euro sono spesi per il turismo di shopping in Italia (dato rilevato nel 2024). A Confcommercio Milano, Monza Brianza e Lodi è stata presentata la nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor all’ottava edizione di Shopping Tourism – il forum italiano.
«Da sempre Fidenza Village, una delle 12 destinazioni nel mondo di The Bicester Collection, è promotore dello shopping tourism, attirando visitatori che vedono lo shopping come parte integrante del loro viaggio – afferma Edoardo Vittucci, Business Director di Fidenza Village. Lo shopping non è più solo acquisto, ma anche scoperta, personalizzazione e coinvolgimento. A Fidenza Village, abbracciamo questa evoluzione offrendo non solo un mix di marchi attentamente curato, ma anche servizi di ospitalità elevati e una varietà di esperienze complementari. Dalla gastronomia all’arte, dall’intrattenimento al benessere e ci assicuriamo, quindi, che gli ospiti godano di un viaggio esperienziale che va oltre il retail e che sia alla scoperta del territorio circostante».
Stefano Rizzi, managing Director di Global Blue Italia, è intervenuto in rappresentanza del leader globale nei servizi Tax Free Shopping offrendo ai turisti internazionali tutto il supporto necessario nella loro esperienza di shopping. Ha detto:
«Il 2024 ha consolidato il posizionamento dell’Italia come una delle mete di shopping preferite dai turisti di tutto il mondo. I nostri dati parlano chiaro: la spesa Tax Free dei visitatori extra Ue nel nostro Paese è aumentata del 13% rispetto al 2023. A trainare questa crescita i turisti statunitensi, che rappresentano il 25% dei volumi, seguiti dai cinesi e dagli arabi (entrambi con l’11%). Ma la novità dell’ultimo anno è stata l’abbassamento della soglia minima di spesa per accedere al Tax Free, che ha portato maggiore attrattività con mezzo milione di nuovi shopper che hanno acquistato solo tra 70 e 155 euro, nuove nazionalità e maggiori acquisti anche al di fuori delle quattro città principali, favorendo il retail locale e il piccolo artigianato», ha dichiarato Stefano Rizzi, Managing Director di Global Blue Italia.
Risposte Turismo è una società di ricerca e consulenza a servizio della macro-industria turistica, attiva da oltre 20 anni sul territorio italiano ed europeo, specializzata nel fornire soluzioni progettuali ed operative a organizzazioni ed imprese appartenenti al settore turistico.
I DATI SALIENTI
- 2,4 milioni i turisti che hanno scelto l’Italia nel 2024 con motivazione principale shopping
- Continua la crescita dell’offerta di shopping nel nostro Paese: nel 2025 record della superficie commerciale totale degli outlet (800mila mq, + 6% sul 2024);
- Dalla nuova indagine sugli shopping tourist internazionali: dei francesi che viaggiano per shopping, 8 su 10 lo hanno fatto almeno una volta nel nostro Paese. Statunitensi alla ricerca di piccole botteghe di artigiani locali.
Tra i 20 e i 22 miliardi di euro. È la spesa turistica in shopping in Italia nel 2024 stimata da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza nella macro-industria turistica (elaborazioni su fonti Banca d’Italia, Mastercard e ISTAT).
La stima è stata presentata nell’ambito dell’ottava edizione di Shopping Tourism – il forum italiano, l’appuntamento di riferimento in Italia su questo segmento turistico ideato e organizzato da Risposte Turismo in partnership con ENIT e con il patrocinio del Ministero del Turismo e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Secondo le stime contenute nella nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor presentato questa mattina da Francesco di Cesare – Presidente di Risposte Turismo, sono 2,4 milioni i turisti che hanno scelto nel 2024 il nostro Paese con motivazione prevalente lo shopping (+14% sul 2023).
La mappatura dei luoghi dello shopping italiani
Per quanto riguarda la mappatura dei luoghi dello shopping nel nostro Paese, la nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor evidenzia come, nel 2025, la superficie commerciale totale degli outlet raggiungerà la cifra record di circa 800mila mq (+6% sul 2024), grazie a un incremento di circa 50mila mq legato ad ampliamenti di strutture esistenti e alla nuova apertura del “Roma Outlet Village”.
Nella classifica degli operatori che gestiscono la maggiore estensione commerciale di outlet in Italia, Promos sale al primo posto con circa 170.000 mq nei suoi sei outlet. Un risultato possibile grazie all’acquisizione di due nuove strutture (Barberino Outlet e Brugnato 5 Terre Outlet Village) che consentono al gruppo di detenere il 22% della quota complessiva italiana.
Con riferimento alle vie dello shopping, i ricercatori di Risposte Turismo hanno mappato 80 associazioni attive su tutto il territorio nazionale per lo sviluppo e l’implementazione di progetti volti alla promozione delle imprese associate.
Rilevata, invece, una flessione nel numero dei department store, con la chiusura nel 2025 di alcuni centri nel centro nord del Paese.
Originariamente meno legati allo shopping tourism ma ormai sempre più coinvolte da questo fenomeno, sono i centri commerciali che, secondo la mappatura effettuata da Risposte Turismo, si attestano a 1.346 su tutto il territorio nazionale.
Infine, la nuova ricognizione effettuata da Risposte Turismo ha individuato oltre 1000 botteghe storiche solo in cinque città (Roma, Milano, Genova, Bologna e Palermo) che hanno già adottato criteri simili di classificazione delle stesse, un numero che testimonia quanto le realtà espressione della storia, arte, cultura, manifattura, imprenditorialità e autenticità del Made in Italy rimangano un punto fermo nell’offerta di shopping italiana.
Shopping tourist italiani, francesi e statunitensi a confronto
Per quanto riguarda i singoli mercati di provenienza, Risposte Turismo ha presentato i risultati di una nuova indagine effettuata sui turisti italiani, francesi e statunitensi.
Su un totale di 800 intervistati, emerge come i francesi siano i turisti che si identificano maggiormente come shopping tourist (68%), davanti agli americani (58%) e agli italiani (24%). Stessa classifica anche rispetto a chi ha visitato l’Italia con gli shopping tourist francesi al primo posto (80%) davanti agli italiani (78%) e agli statunitensi (36%).
I francesi sono anche i turisti che destinano la quota più alta della loro spesa in viaggio allo shopping (27%), seguiti dagli statunitensi (26%) e italiani (21%).
Con uno sguardo alle abitudini di viaggio degli shopping tourist intervistati, gli italiani viaggiano per fare acquisti principalmente con gli amici (39%), mentre francesi e statunitensi preferiscono il proprio partner (rispettivamente 40% e 33%).
Con riferimento all’influenza esercitata da recensioni online e social media, i turisti italiani risultano essere meno condizionati da ciò che leggono su internet (53%) rispetto a quelli statunitensi (62%) e francesi (78%).
Chi viaggia per shopping in Italia si dichiara particolarmente interessato a visitare un laboratorio di prodotti enogastronomici tipici (62%), seguito a poca distanza dai laboratori artigiani (61%). Considerando, invece, il solo campione dei francesi, la prima attività desiderata è la visita a un atelier di moda (58%).
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