Francia, Arles terra di contrasti: dall’impressionante Arena Romana ai colori di Vincent Van Gogh e Paul Gauguin

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 



 

Giovanni Bosi, Arles / Francia

Dire che i suoi monumenti romani sono impressionanti, non è affatto esagerato. I più antichi – l’arena, il teatro romano e il criptoportico – risalgono al I secolo avanti Cristo. Ma c’è di più, perché accanto a queste preziose testimonianze del passato, oggi è uno straordinario esempio di adattamento di una città antica alla civiltà medievale europea, finendo con il diventare una delle più attraenti del Mediterraneo. Siamo nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, nel dipartimento delle Bocche del Rodano, e questa è Arles. Il suo cuore antico è Patrimonio mondiale dell’Umanità.


 

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

(TurismoItaliaNews) Dici Arles, ma dici anche Camargue e subito il pensiero ti porta a quel modo viaggiare slow che riempie il cuore. Dalle saline Giraud alla cima della Torre Gehry, passando per i portici dell’Anfiteatro e le risaie della Camargue, bisogna davvero lasciarsi sorprendere da questa ville d’art et d’histoire e dal suo territorio ricco di storia, punteggiato da tante bellezze e altrettanti personaggi. E’ nel quarto secolo che Arles, dopo la prima epopea romana, ha vissuto una seconda età dell’oro, come testimoniano le terme di Costantino e la necropoli di Alyscamps. E all’interno delle mura urbane, Saint-Trophime con il suo chiostro è uno dei principali monumenti romanici della Provenza. Personaggi, si diceva. E sì, perché muovendosi da queste parti si incontrano non soltanto i protagonisti del passato, ma pure specialisti d’arte contemporanea, fotografi amatoriali, appassionati di tauromachia, e soprattutto i locals amanti delle tradizioni e persino guide naturalistiche… “Tante storie e viaggi rendono la città di Arles così ricca. Tantissimi ritratti e angolazioni possibili per voi” chiosano dall’Office de Tourisme d’Arles Camargue.

Arles

Arles

L’espressione francese Incontournable Patrimoine, ovvero patrimonio imperdibile, è il modo migliore per dipingere efficacemente quel che conserva il suo territorio. La storia è lunghissima e ciascuno di coloro che sono passati di qui, ha lasciato tracce efficaci. Città celtica, colonizzata dai Greci, Arles (Arelate) ha conosciuto il suo massimo sviluppo nel I secolo, sotto la dominazione di Roma. Testimone di questo passato è l’obelisco di Place de la République, l’unico visibile in Francia insieme a quello di Place de la Concorde a Parigi. Molto più tardi, nel XII secolo, l’architettura romanica ha dato alla città una forma straordinaria. Nel diciassettesimo secolo, le ricche famiglie provenzali gareggiavano in bellezza costruendo le più eleganti dimore private.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

E così il primato che Arles può sfoggiare, la pone immediatamente dopo Roma nella classifica dei luoghi con il maggior numero di resti romani. Ovviamente tutto ciò è patrimonio Unesco. “Basti pensare – spiegano dall’Office de Tourisme d’Arles Camargue – che nel periodo di massimo splendore dell’epoca romana, nella Colonia Julia Paterna Arelate vivevano più di 50mila persone”. Guardate l’anfiteatro romano: costruito nel 90 d.C. poteva ospitare fino a 21mila spettatori. La costruzione è ingegnosa fra gallerie circolari interne ed esterne, passaggi orizzontali, scale alternate. L’edificio sorprende anche per le sue dimensioni: è lungo più di 130 metri. E come è facile intuire è anche il monumento più visitato della città. Vicino e contemporaneo dell’anfiteatro, il Teatro Antico espone ancora parte delle sue tribune e della sua orchestra. Questa eccezionale location panoramica torna a vivere ogni estate con un programma attraente, tra cui Les Escales du Cargo.

Arles, la Cathedrale di Saint Trophime

Arles, la Cathedrale di Saint Trophime

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

“Gli appassionati di storia romana possono esplorare la città un po’ più a fondo – sottolineano ancora dall’Office de Tourisme – i criptoportici, imponenti gallerie sotterranee, costituivano la base, la parte invisibile del foro, la piazza pubblica centrale della città romana. Sulle rive del Rodano, le Terme di Costantino conobbero un grande successo grazie agli ipocausti, che permettevano all’aria calda di circolare sotto il sottosuolo mediante bancali di mattoni. L’Alyscamps, una necropoli cristiana, offre una passeggiata ombreggiata lungo un viale fiancheggiato da notevoli sarcofagi”. Di questi monumenti, i più grandi artisti ci hanno trasmesso il loro punto di vista: sono stati dipinti in particolare da Vincent Van Gogh e Paul Gauguin nell’autunno del 1888. Inoltre è ad Alyscamps che i fratelli Minimes hanno fondato nel 1784 il primo museo archeologico pubblico di Arles.

Dai Romani al Romanico e classicismo. Il portale della Chiesa Primaziale di San Trofimo presenta decorazioni e statue di incredibile ricchezza, dominate dal Cristo nella sua gloria a forma di mandorla. Costruito nel XII secolo, il chiostro di Saint Trophime è uno straordinario esempio di architettura romanica e provenzale. Altra epoca, altro stile: il XVII secolo è stato molto fecondo ad Arles. Il municipio fu progettato nel 1673 dall’architetto Jacques Peytret in collaborazione con il futuro progettista di Versailles, Jules Hardouin Mansart. Una cinquantina di palazzi privati, sparsi nei diversi quartieri della città, fungevano da vetrina per le grandi famiglie arlesiane dell’epoca. Tra loro, L’Hôtel de Grille è uno degli esempi più rappresentativi della grande architettura classica in stile Luigi XIV. Irrinunciabile anche fermarsi davanti all’Hôtel de Luppé, che sfoggia la sua sorprendente facciata che ricorda un palazzo fiorentino, di fronte all’anfiteatro. Verso Fontvieille, nel cuore del Pays d’Arles, l’abbazia di Montmajour testimonia otto secoli di architettura monastica.

Arles, il Pont de Langlois o Pont Van Gogh

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Arles, il mercato settimanale

Abbiamo detto di Van Gogh. C’è un circuito che consente di seguirlo passo dopo passo. Un percorso pedonale conduce i visitatori nei luoghi in cui il maestro installava il suo cavalletto. Una decina di “spot” possono essere scoperti durante una piacevole passeggiata attraverso la città. La mappa del circuito è disponibile all’Ufficio Turistico. Ritrovare la Casa Gialla, Place Lamartine, la notte stellata sul Rodano sulle rive del fiume… L’appassionato si tuffa così nel cuore dei dipinti di Vincent van Gogh. Le visite guidate si svolgono tutto l’anno. I più curiosi si spingeranno un po’ più lontano, fuori dal centro città, fino alla riproduzione del ponte di Langlois.

Come arrivare ad Arles
Aereo
L’aeroporto di Marsiglia Provenza è raggiungibile in 50 minuti di auto e offre 124 destinazioni in 33 paesi. I viaggiatori possono poi prendere una navetta per la stazione ferroviaria Sncf di Vitrolles e poi un treno diretto per Arles.
www.mp.aeroport.fr
Treno
Circa 4 ore da Parigi (Tgv fino a Marsiglia Saint Charles o nuova stazione di Nîmes-Pont du Gard poi collegamento Ter per Arles)
Circa 2h30 da Lione
A circa 1 ora da Marsiglia
Auto
circa 7 ore da Parigi
circa 2h30 da Lione
a circa 1 ora da Marsiglia

Per saperne di più
www.arlestourisme.com
www.france.fr/it

Conto e carta

difficile da pignorare

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *