“Aiutare prima famiglie e pensionati”

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di Cristiana Flaminio




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Prima le fasce deboli: famiglie numerose, anziani siano tra i primi beneficiari delle misure sulle bollette, lo chiede in una nota Riccardo Pedrizzi, presidente del Cts di Ucid, Unione cristiana imprenditori e dirigenti e del gruppo Lazio. Pedrizzi ha messo nero su bianco, alla vigilia del consiglio dei ministri che sarà dedicato proprio alle misure per calmierare le bollette, le priorità che dovrebbe seguire il governo nella redazione del decreto: “Sono le famiglie e le fasce più deboli della popolazione, con i ceti medi in particolare, i settori della popolazione italiana che stanno pagando il prezzo più alto dell’aumento incontrollato dei costi dell’energia, con effetti devastanti sul loro potere d’acquisto e sulla qualità della vita”. Pedrizzi poi aggiunge: “Se le imprese, che sono già alle prese con il calo della produzione, risentono dei rincari nei propri stabilimenti, sono però soprattutto i lavoratori e i pensionati a dover stringere la cinghia per una tassa occulta che nessuno aveva previsto in questi termini. Il governo Meloni, che ben opera sul fronte economico e sociale, deve partire dalle fasce più deboli della popolazione e dal ceto medio nella sua azione di sgravio dei costi energetici perché sono le famiglie italiane a risentire maggiormente dei costi sulla base dei consumi quotidiani originati dalla composizione dei nuclei familiari spesso numerosa e con familiari presenti in ogni orario nelle abitazioni in cui maturano le super bollette”.

Riccardo Pedrizzi offre qualche possibile soluzione al dilemma bollette: “È necessario agire subito con misure concrete: dal rafforzamento dei bonus sociali alla riduzione dell’Iva e degli oneri di sistema in bolletta, fino a un piano strutturale per rendere l’Italia più autonoma sul fronte energetico. Il peso dei rincari non può ricadere ancora una volta sulle spalle di chi già fatica ad arrivare a fine mese”.

Su un piano strategico, per il presidente Cts Ucid “serve un tetto comune al prezzo del gas e politiche più incisive per evitare speculazioni che penalizzano imprese e famiglie, l’estensione della platea dei beneficiari dei bonus energia e gas, aumentando le soglie Isee per includere più famiglie, l’erogazione di contributi o crediti d’imposta per chi ha difficoltà a pagare le bollette e la rateizzazione delle bollette”.


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