Stellantis bilancio 2024: utile in calo del 70%, persi 6 miliardi di liquidità

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Persi 6 miliardi di liquidità e ancora nessuna notizia sul nuovo amministratore delegato. Consegnati ottocentomila veicoli in meno rispetto al 2023

Gianluigi Giannetti

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Risultati deludenti per Stellantis nel 2024, comunicati dall’azienda in una nota che non manca di sottolineare il momento di transizione dopo l’addio di Carlos Tavares il primo dicembre scorso. I ricavi netti sono stati pari a 156,9 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto ai 189,54 miliardi di euro 2023. Ancora più eloquente il dato relativo all’utile netto di 5,5 miliardi di euro, in calo del 70% rispetto ai 18,62 miliardi del 2023. Il flusso di cassa industriale è stato negativo per 6 miliardi di euro e riflette “il calo dell’utile e l’impatto temporaneo del capitale circolante dovuto agli adeguamenti della produzione”, riporta la nota ufficiale, che ricorda anche come le consegne siano diminuite del 12%. Forse ancora più importante valutare la caduta dell’84% nel 2024 del reddito operativo netto, cioè la differenza pura tra le entrate e le spese operative reali dell’azienda, pari a 3,687 miliardi di euro. Ovviamente minore la perdita guardando al reddito operativo rettificato, in cui vengono valorizzate anche i costi di ristrutturazione, di svalutazioni di attività e le spese fiscali, sceso nel 2024 del 64% fino a quota 8,648 miliardi di euro. Nel 2024 i risultati di Maserati, hanno messo in luce un calo dei ricavi del 55,5% a 1,04 miliardi di euro, con 11.300 vetture consegnate a livello globale, il 57,5% in meno rispetto alle 26.600 del 2023.

Un passo oltre

—  

Il processo di nomina del nuovo amministratore delegato di Stellantis “è ben avviato e si concluderà entro la prima metà del 2025”, comunica ancora la società, lasciando ipotizzare come data possibile per la presentazione quella 15 aprile prossimo, in occasione dell’ Assemblea annuale degli azionisti. “Nonostante il 2024 sia stato un anno di forti contrasti per l’azienda, con risultati al di sotto del nostro potenziale, abbiamo raggiunto importanti traguardi strategici”, commenta il presidente di Stellantis, John Elkann, alla guida del Comitato Esecutivo ad interim che ora dirige l’azienda. Il riferimento al’avvio della transizione verso la prossima generazione di prodotti, tra cui i primi costruiti sulle nuove piattaforme multi-energia Stla, e l’utilizzo globale della piattaforma Smart Car attraverso il lancio in Europa delle Citroën C3/ë-C3, ma anche Fiat Grande Panda.

Consegne in rosso

—  

Nel 2024 Stellantis ha consegnato complessivamente a livello globale 5,526 milioni di vetture, il 12,4% in meno rispetto ai 6,311 milioni del 2023. E’ quanto emerge dalle tabelle diffuse dalla societa’ insieme ai risultati di bilancio del 2024. In particolare, sono state consegnati 1,432 milioni di vetture in Nord America (-25%) e 2,576 milioni nell’area Enlarged Europe (-8%). Inoltre, ci sono state 534.000 consegne in Middle East e Africa (-5%) da 616.000), mentre in Sud America sono state 912.000 (+4% ). Il dato più preoccupante riguarda l’Unione Europea, con 1.742.073 vetture consegnate nel 2024 ( -7,2%) e un pessimo inizio del 2025, con gennaio che segna un eloquente -17.9%.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Milano, 17 dic (GEA) - Nell'infografica di GEA, gli stabilimenti di Stellantis in Italia. Al Tavolo Stellantis che si è svolto oggi a Roma, Jean Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, ha confermato che ogni stabilimento ha un piano di produzione di modelli che coprono i prossimi anni e arrivano al 2032. Confermato il ruolo centrale di Torino: Mirafiori sarà sede della regione Enlarged Europe, centro globale della divisione veicoli commerciali, al momento unico sito al mondo per i test di sviluppo delle batterie elettriche e hub produttivo della nuova generazione della 500 ibrida e della futura 500 elettrica.

AFT/VLN

" fifu-data-src="https://i2.wp.com/dimages2.gazzettaobjects.it/uploads/2024/12/18/6762a45a40fb4.jpeg?ssl=1" data-full-src="https://i2.wp.com/dimages2.gazzettaobjects.it/uploads/2024/12/18/6762a45a40fb4.jpeg?ssl=1"/>

il nodo Italia  

—  

La presentazione del bilancio 2024 e la preoccupante performance che riguarda gli utili mette ancora più in evidenza il grande tema del futuro degli stabilimenti nel nostro Paese, dunque la previsione di nuovi modelli di reale grande diffusione che interessino gli impianti di Cassino e Melfi, di Mirafiori e di Pomigliano d’Arco, oltre al ruolo della fabbrica di Atessa sul fronte dei veicoli commerciali. Aiuta ricordare che per sostenere la cassa integrazione dei suoi dipendenti, dal 2021 al maggio 2024 Stellantis ha speso oltre 980 milioni di euro, di cui più di 700 milioni a carico dello Stato italiano. Lo scorso 17 dicembre il responsabile di Stellanti in Europa, Jean Philippe Imparato aveva mostrato posizioni molto concilianti nel suo incontro a Roma con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “Tutti gli stabilimenti italiani rimarranno attivi e già dal 2026 la capacità produttiva crescerà grazie ai nuovi modelli”. L’atesa è per progetto concreti: “Il Piano Italia prevede che ogni stabilimento abbia un programma di modelli che arriva al 2032. Sono confermati gli investimenti che Stellantis effettuerà in Italia. Per il 2025 sono previsti circa 2 miliardi di euro per gli stabilimenti e 6 miliardi di euro nello stesso periodo in acquisti da fornitori operanti in Italia”.





Source link

Conto e carta

difficile da pignorare

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *