Chi è Rania Zeriri e come è arrivata ad Avellino: la storia della popstar diventata clochard. Ora vuole andare in Sicilia

Dal palco alla strada, la vita dell’ex popstar Raina Zeriri,  si è capovolta. La sua luce si è spenta con la morte della madre, alcuni anni fa. Da quel momento ha lasciato l’Olanda e ha iniziato una lungo viaggio, vivendo da clochard, fino a raggiungere l’Italia. Prima ad Avellino, adesso a Mercogliano, sempre in Irpinia, dove gli assistenti sociali e soprattutto una psicologa l’hanno convinta a trascorrere la notte in una struttura di accoglienza. Dopo che aveva dormito in strada, al freddo e sotto la pioggia, i due giorni precedenti.

Raina ha fatto una doccia, le sono stati dati vestiti puliti e ha potuto mangiare un pasto caldo, offerto da un ristorante della zona. E ha parlato con una psicologa. Tanto. Manifestando la volontà di voler raggiungere altre persone di sua conoscenza che si trovano in Sicilia. «Al momento resta con noi, in questa struttura – ha detto il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio – c’è la necessità di garantirle un supporto psicologico, stabilizzarla su questo versante. E poi rimetterla in sesto dal punto di vista fisico, perché è indebolita. Poi vedremo. Innanzitutto di capire se davvero ci sono questi amici in Sicilia. Al momento non ci sono le condizioni, a sua salvaguardia, per poterla lasciare andare. Inoltre abbiamo contattato l’ambasciata d’Olanda che ha condiviso il nostro programma e contatterà la famiglia. Nel frattempo aspettiamo che Rania stia meglio».

La  39enne è stata informata dell’appello sui social di alcuni amici che dall’Olanda le hanno chiesto di mettersi in contatto con loro per farsi aiutare e tornare a casa. Ha ringraziato, ma ha continuato a ripetere, ai mediatori culturali che insieme alla psicologa e all’assistente sociale stanno parlando con lei, di voler «andare in Sicilia» dove l’aspetterebbero alcuni amici che le hanno promesso anche un lavoro nel settore del turismo. Inoltre, Rania ha rivelato quanto le è capitato nelle ultime settimane. Una volta giunta a Napoli ha smarrito i suoi effetti personali e le è stato rubato il cellulare. Poi è cominciato il suo girovagare per la regione.

Ma chi è e come è arrivata in Italia questa ex cantante. Rania è nata il 6 gennaio 1986 a Enschede, in Olanda. La madre era una giovane del posto, il padre algerino che ha abbandonato ben presto la famiglia. E’ nata con dei fori nelle corde vocali. Ha dovuto sottoporsi a un intervento con il laser per poter parlare normalmente. Ma sono state anche quelle cicatrici a donarle una voce particolare. Dai toni particolari, quasi unici, che le hanno permesso di diventare una popstar prima in Olanda e poi in Germania.

Conclusa la scuola superiore, a 17 anni Rania è trasferita a Salamanca per studiare spagnolo. Poi ha conseguito un diploma in animazione alberghiera, lavorando tra Ibiza e Fuerteventura. Ed è qui che, in qualche modo, è iniziata la sua carriera di cantante. Ha cominciato a esibirsi negli hotel, diventando anche molto apprezzata dal pubblico. Qualche anno dopo si trasferisce in Germania, per tornare dalla madre che nel frattempo aveva lasciato l’Olanda. E qui partecipa, nel 2008, alla versione tedesca di American Idol, un programma dal titolo «Deutschland sucht den Superstar». Arriva tra le migliori, ed è la notorietà.

Sono tante le ospitate in tv e i concerti in Germania. Si esibisce anche al Brandenburg Gate per la finale degli Europei di calcio, cantando il suo singolo «Crying Undercover». Nel frattempo, però, su di lei calano accuse di uso di droga – poi rivelatesi infondate – e ha numerosi scontri con la giuria del programma tedesco al quale continuava a partecipare. Inizia così il declino in Germania, allora decide di tornare in Olanda. Sempre con la madre. La sua carriera canora prosegue ma è in discesa.

Nel 2010 intraprende nuovi studi Conservatorio di Enschede, nella regione di Twente. Poi viene assunta come reporter per una televisione olandese. Negli stessi anni cercava di rilanciarsi, riproporre la sua carriera da cantante. Ma poi è arrivata la morte della madre. E il buio che ha spento i suoi occhi e la sua voce e dato il via a un lungo viaggio che ora l’ha portata in Irpinia.

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