Porto di Siracusa, al via manutenzioni e lavori urgenti per oltre 300 mila euro

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Prenderanno il via nei prossimi giorni, nel Porto di Siracusa, i lavori urgenti e di manutenzione, in seguito ad alcune indagini effettuate dai tecnici, per un importo complessivo di oltre 300 mila euro.

Oggi cominceranno i servizi di rilievo, sia subacqueo che batimetrico, degli specchi acquei antistanti la totalità del Porto Grande, per avere entro un mese un quadro aggiornato dell’andamento dei fondali fino alla batimetrica – 10,00 m e consentire valutazioni realistiche delle possibilità di ormeggio di tutti gli approdi.

Si prevedono anche indagini video ispettive sulle banchine 2, 3 e 5, al fine di rilevare lo stato di fatto del piano di posa e ottenere un dettagliato livello di conoscenza, per le successive fasi di progettazione utili all’eliminazione dei dissesti attualmente presenti. Nella prima settimana di Marzo partirà una manutenzione straordinaria delle recinzioni, con un costo di circa 145mila euro, per mettere in sicurezza le aree del molo S. Antonio; le condizioni strutturali e funzionali, e specificatamente dell’area compresa tra la banchina 02, dove approdano le navi da crociera, e la banchina 03, infatti, versano in cattive condizioni, tali da non consentire la piena fruibilità.

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L’intervento, che sarà ultimato entro due mesi, si prefigge di mettere in sicurezza quest’area da ingressi non autorizzati e interesserà un’ampia area, posta al centro del molo e recintata in parte con new jersey in cls e, in parte, da recinzioni provvisorie in metallo. Al centro, inoltre, si trova un edificio industriale in stato di abbandono. La recinzione da ripristinare è a nord, lungo il confine con la strada di servizio e l’area di transito dei crocieristi e quella ad ovest, parallela al molo 03, oggi in uso dalla Gdf. Il progetto prevede la sostituzione dell’esistente recinzione divelta, con una nuova recinzione più stabile e sicura e, al contempo, la manutenzione dei piazzali per ripristinarne le parti sconnesse, sulle quali hanno radicato erbacce e arbusti, anche di grandi dimensioni. Infine la realizzazione a norma di un tratto di condotta fognaria, in previsione di futuri usi dei piazzali, oltreché utile a fornire un servizio agli utilizzatori del molo 03.

Per quanto riguarda, invece, il molo Darsena Servizi del Porto Rifugio di Santa Panagia, è prevista entro fine Marzo un’azione di manutenzione straordinaria, per un importo pari a circa 147mila euro, con sostituzione e ripristino delle passerelle. Si tratta di un tratto lungo 330 metri, la cui banchina ha una larghezza di 4,5 metri da cui si diramano in totale 12 passerelle pedonali di collegamento, alcune saldate rispettivamente, tra i piloni attualmente esistenti e altre tra i piloni di accosto e la banchina. Sui piloni sono installate bitte per l’ormeggio e la funzione delle passerelle, e quella di collegamento tra ormeggio e banchina; si presentano danneggiate irreversibilmente per la quasi totalità dell’installazione, non garantendo i minimali livelli di sicurezza. La sostituzione, che terminerà in due mesi, prevede anche lo smontaggio e il successivo montaggio del corrimano, attualmente esistente, dei pannelli grigliati elettrofusi e delle spallette, su cui poggiano le passerelle. Infine sono in fase di approfondimento progettuale altre due attività: la manutenzione straordinaria e il potenziamento dell’impianto di pubblica illuminazione del molo S. Antonio, e la manutenzione straordinaria bitte e parabordi della banchina 5 e banchina 6.

Il Porto di Siracusa sconta un elevato debito manutentivo, che rende infrastrutture e impianti ad oggi inutilizzabili o, nella migliore delle ipotesi, funzionanti in misura ridotta e poco sicuri: sono i risultati emersi, dopo alcuni sopralluoghi effettuati nelle settimane scorse dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia orientale (Adsp), che sta entrando nel vivo della gestione dello scalo di cui ha il possesso da pochi mesi.

“L’area, in particolare quella a valle dell’ingresso del porto, è stata oggetto di un’analisi approfondita, per comprendere quali necessità siano impellenti rispetto ad altre e dunque quali azioni intraprendere. – spiega il presidente dell’Adsp Francesco Di Sarcina -. Le condizioni riscontrate in quasi tutte le banchine rappresentano in concreto un rischio per operatori, mezzi e materiali, che circuitano nelle attività portuali. Per tali ragioni, nell’ambito di un processo di rinnovamento e restyling sostanziale, sono stati immediatamente avviati interventi massivi di ristrutturazione, ricostruzione, riqualificazione e messa a norma, al fine di ricostruire gli elementi infrastrutturali e impiantistici mancanti o irreversibilmente deteriorati e regolarizzare quelli ammalorati”.



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