un valore strategico per il benessere e l’economia del Paese – ELAV srl

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Sport e movimento: un valore strategico per il benessere e l’economia del Paese

Nella sua terza edizione, l’Osservatorio Valore Sport – iniziativa di The European House – Ambrosetti – evidenzia l’importanza di riportare lo sport al centro dell’agenda politica, riconoscendone il ruolo strategico per il benessere individuale e collettivo, la coesione sociale e la sostenibilità del sistema sanitario. Un passaggio chiave in questa direzione è stata la modifica dell’articolo 33 della Costituzione italiana, che sancisce lo sport come diritto fondamentale.

Italia e sedentarietà: un primato da ribaltare

L’analisi evidenzia un dato allarmante: l’Italia si conferma tra i Paesi più sedentari dell’OCSE, con l’80,3% degli adulti che non raggiunge i livelli minimi di attività fisica raccomandati dall’OMS. Tra i ragazzi di 11-15 anni, il dato è ancora più preoccupante: il 91,7% non pratica sufficiente attività fisica, rendendo l’Italia il peggior Paese OCSE in questa fascia d’età. La sedentarietà, infatti, è un importante fattore di rischio per malattie croniche, come patologie cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative.

L’impatto economico e sanitario della sedentarietà

Il rapporto stima che nel 2023 la sedentarietà abbia generato un costo di 5,9 miliardi di euro tra spese sanitarie dirette e indirette. Ridurre questo fenomeno migliorerebbe non solo la salute della popolazione, ma anche la sostenibilità economica del sistema sanitario, considerando che per ogni sedentario che diventa attivo, il Paese potrebbe risparmiare 322 euro di spesa sanitaria.

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Accessibilità e promozione dello sport

Uno dei principali ostacoli alla pratica sportiva è la disomogeneità dell’accesso alle strutture sportive, con un divario significativo tra Nord e Sud. L’Indice Territoriale di Accessibilità allo Sport ha identificato Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna tra le regioni più virtuose, mentre Basilicata, Calabria e Sicilia risultano le meno accessibili. Inoltre, il 59,3% degli edifici scolastici italiani non dispone di una palestra, limitando l’opportunità di praticare sport fin dall’infanzia.

Lo sport come motore economico

Oltre agli innegabili benefici sulla salute, il settore sportivo rappresenta un’importante leva economica. Nel 2023, la filiera dello sport ha generato 26,2 miliardi di euro di valore aggiunto, contribuendo all’1,4% del PIL nazionale e impiegando oltre 425.000 lavoratori. Il turismo sportivo e outdoor ha generato un indotto di 14,7 miliardi di euro, confermando l’Italia come una delle mete preferite per gli eventi sportivi internazionali.

Il ruolo di ELAV: guidare il futuro dello sport e dell’esercizio fisico

Per affrontare le sfide legate alla sedentarietà e alla promozione dell’attività fisica, è necessario un approccio innovativo, basato su evidenze scientifiche, formazione avanzata e tecnologie all’avanguardia. In questo scenario, ELAV si posiziona come protagonista del cambiamento, fornendo ricerca, formazione specialistica e strumenti all’avanguardia per supportare professionisti del settore, centri sportivi e istituzioni nella promozione di uno stile di vita attivo.

Attraverso lo sviluppo di modelli avanzati di valutazione e programmazione dell’esercizio fisico, ELAV contribuisce a colmare il gap tra scienza e pratica, permettendo di ottimizzare le strategie di allenamento e prevenzione. La sua missione è quella di rendere lo sport e l’attività fisica accessibili, efficaci e sostenibili per tutti, dai giovani agli anziani, dagli atleti ai cittadini meno attivi.

Inoltre, ELAV si impegna nella diffusione di protocolli innovativi per la salute e il benessere, promuovendo la collaborazione tra operatori sportivi, medici e istituzioni per costruire un sistema di prevenzione basato sull’attività fisica. L’obiettivo è quello di trasformare il concetto di esercizio fisico in un pilastro della salute pubblica, riducendo il peso delle patologie croniche e migliorando la qualità della vita della popolazione.

Investire nello sport per il futuro

Per ridurre la sedentarietà e aumentare la pratica sportiva, è necessario un maggiore impegno in termini di politiche pubbliche e investimenti. Attualmente, l’Italia investe nella prevenzione solo 180 euro pro capite, un dato inferiore alla media UE-27 (202 euro) e ben lontano dai 458 euro della Germania. Un incremento degli investimenti in prevenzione e accessibilità sportiva potrebbe generare un impatto positivo non solo sulla salute, ma anche sulla crescita economica del Paese.

Conclusione

Lo sport non è solo attività fisica, ma un pilastro fondamentale per la salute, il benessere e l’economia. Dare priorità alla cultura del movimento significa investire nel futuro, nella prevenzione e nella qualità della vita degli italiani. ELAV, con il suo approccio basato su scienza, innovazione e formazione, è pronto a guidare questa trasformazione, rendendo lo sport e l’esercizio fisico strumenti chiave per il benessere e la longevità.





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