La rilevanza del giornalismo nella società, presentato il terzo report sul giornalismo digitale

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A cura dell’Osservatorio sul giornalismo digitale promosso dall’Ordine nazionale dei giornalisti                                      

Il giornalismo, pilastro della democrazia, sta affrontando una crisi di fiducia e sostenibilità economica, mentre il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale e la proliferazione di fonti non verificate rischiano di ridefinire il rapporto tra informazione e società. Il Report 2025 dell’Osservatorio sul giornalismo digitale, promosso dal Consiglio nazionale dell’Ordine, propone un’analisi approfondita sulle nuove sfide e prospettive della professione in un’epoca di trasformazioni senza precedenti e offre dati, analisi e prospettive su come affrontare queste sfide, per garantire un’informazione di qualità e indipendente.

Il Report 2025, giunto alla terza edizione, si è svolto martedì 25 febbraio a Roma, presso la sede nazionale dell’Ordine e ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo dell’informazione e delle istituzioni, tra cui il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini. “C’è un rapporto difficile di fiducia tra cittadini e mondo del giornalismo. Noi dobbiamo capire che il mondo dell’IA non è esterno al giornalismo, basta snobismo, dobbiamo inglobarlo e regolarlo” – ha detto Barachini – “Il governo dall’inizio del mandato sta facendo molte cose cercando veramente di proteggere il sistema editoriale nazionale con iniziative che si collegano anche alle normative europee per cercare di aggiornare le normative, in modo che il sostegno internazionale e italiano all’informazione sia adeguato al momento attuale” ha proseguito. “Abbiamo la Commissione sull’intelligenza artificiale e c’è il DDL che abbiamo portato oggi all’esame del Senato, un provvedimento che ha tutele molto forti per quanto riguarda il diritto d’autore, la trasparenza della IA e il nuovo reato di deepfake e sulla necessità di spingere gli editori ad avere codici di autoregolamentazione concordati con i giornalisti sull’uso dell’intelligenza artificiale all’interno delle redazioni”. Il sottosegretario ha poi aggiunto: “Gli editori vogliono massimizzare il profitto, ma è sempre stato così. I motivi economici sono fondamentali, però se non si mettono le scarpe sul terreno e non si va a raccontare sul campo, non si riesce a leggere la realtà”.

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“Siamo in una fase di grandi trasformazioni – ha sottolineato il presidente nazionale dell’Ordine Carlo Bartoli – comprendere quello che accade è necessario per individuare proposte che affermino il valore della nostra professione. Il giornalismo si deve innovare continuamente mantenendo saldi i suoi valori fondamentali. Non siamo più il centro dello scenario dell’informazione, ma conserviamo ancora un ruolo importante e questo è un fatto essenziale per la democrazia.
L’Intelligenza Artificiale è uno dei temi centrali del rapporto. Si pone il problema – prosegue Bartoli – di un corretto utilizzo di questi strumenti per l’organizzazione e la gestione dei flussi delle notizie. Sarebbe invece assolutamente negativo utilizzarli per abbattere i costi e quindi tagliare il personale delle redazioni. Sono preoccupato dall’indisponibilità a un serio confronto da parte del mondo dell’editoria. L’Ordine ha avanzato serie proposte anche agli editori, senza ottenere risposte. Le aziende editoriali non vogliono far sapere ciò che stanno facendo in questo campo. E questo ci allarma.”

 

                 

Elena Golino, Presidente della Commissione Cultura dell’Ordine, che ha promosso l’incontro e l’Osservatorio, ha sottolineato il lavoro fatto con i giovani delle scuole. “L’Ordine dei giornalisti – ha affermato – ha realizzato un intervento lavorando con le scuole, insieme al Ministero dell’Istruzione, promuovendo numerose iniziative per parlare con i ragazzi di nuove tecnologie, in particolare per porre l’attenzione su cosa e come raccogliere informazioni, anche alla luce della IA. È fondamentale far conoscere i meccanismi dell’informazione digitale alle nuove generazioni”
La presentazione del terzo Rapporto dell’Osservatorio, moderata da Antonio Rossano Coordinatore Osservatorio sul Giornalismo Digitale, è stata un’occasione di confronto tra professionisti dell’informazione, studiosi e istituzioni su un tema cruciale per il futuro della democrazia e della libertà di stampa. Sono, inoltre, interventi Paolo Cagnan, scrittore e giornalista, Luca De Biase, sociologo e giornalista, Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Marco Pratellesi, giornalista e docente universitario, Riccardo Sorrentino, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia.

Il Report dell’Osservatorio è disponibile sul sito dell’Ordine al Link:  Report 2025

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