Abaco, l’innovazione del vino in Armenia parla italiano e punta sulla tracciabilità

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Abaco, dal 2024 azienda parte del gruppo Diagram, primo polo agritech italiano e tra i principali player in Europa, si è aggiudicata la gara per per la digitlaizzazione del comparto vitivinicolo armeno con un sistema innovativo progettato per ottimizzare la tracciabilita` e la gestione dei processi produttivi. L’obiettivo e` quello di progettare e sviluppare un Agriculture Value Chain Information System (Avcis), che fungerà da piattaforma centralizzata per la raccolta di dati sugli agricoltori armeni che gestiscono un terreno coltivato a vite, compresi gli aggiornamenti annuali e le stime previsionali sulla produzione.

L’italiana Abaco si è aggiudicata la gara per la digitalizzazione del comparto vitivinicolo armeno

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Armenia, una lunga tradizione vinicola

Nel 2011, degli archeologi in Armenia hanno annunciato la scoperta del più antico sito di produzione vinicola del mondo, la grotta di Areni, con anfore e reperti del 4.100 a.C. L’Armenia  oggi produce vino con 16mila ettari  di vigne e una produzione di 14 milioni di litri di vino. Tra il 1940 e il 1985 quando era parte dell’Unione Sovietica, la produzione di vino era aumentata di nove volte. Allo stesso modo, la produzione di spumante è cresciuta di dieci volte tra il 1960 e il 1986.

Abaco, l’innovazione del vino in Armenia parla italiano e punta sulla tracciabilità

La produzione di vino in Armenia è raddoppiata in dieci anni

Negli anni ’80 l’Armenia produceva annualmente una media di circa 210mila tonnellate di uva, dalle quali si ricavavano 140 milioni di litri di vino. Due milioni di tonnellate venivano impiegate su disposizioni governative per la produzione di brandy, il 25% del prodotto in tutta l’Unione Sovietica, mentre la parte restante era destinata al vino. il vino in Armenia era prodotto da 25 cantine. Oggi sono 150, certo in buona parte piccoli produttori da poche migliaia di bottiglie. La produzione è raddoppiata in dieci anni da 7 milioni di litri del 2014 a oltre 14 milioni con l’ultima vendemmia.

Armenia, i vini tipici

Tra i vini rossi prodotti in Armenia c’è l’Areni frutto dell’omonimo vitigno autoctono, è un vino rosso corposo e strutturato, ricco di aromi di frutta scura, spezie, liquirizia e cioccolato. È considerato il “re” dei vini armeni e invecchia benissimo. Il Voskehat, prodotto con il vitigno a bacca bianca Voskehat vinificato in rosso, regala un vino rosato intenso e fruttato, con note di ciliega, melograno e rosa canina. Infine ecco il Karmrasir: un vino rosso secco prodotto con uve miste, solitamente Areni, Voskehat e Mdkhent. Offre un gusto intenso e armonico, con aromi di frutti rossi, spezie e tabacco.

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Il Voskehat Spumante è uno spumante rosato prodotto con uve Voskehat

I Bianchi iniziano con il Voskehat. Vinificato in bianco, Voskehat dà vita a un vino fresco e aromatico, con note di fiori bianchi, frutta secca e agrumi. Il Kankush è un vino bianco dolce prodotto con l’omonimo vitigno autoctono, caratterizzato da profumi intensi di miele, frutta secca e fiori bianchi. Il Chilar viene prodotto con il vitigno autoctono Chilar, offre un vino bianco minerale e complesso, con aromi di agrumi, mela verde e fiori bianchi. Areni Brut è invece uno spumante metodo classico prodotto con uve Areni, caratterizzato da un perlage fine e persistente e aromi di frutta rossa, crosta di pane e lieviti mentre il Voskehat Spumante è uno spumante rosato prodotto con uve Voskehat, fresco e fruttato, con note di ciliega, melograno e rosa canina.

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Armenia, come si produce vino

Ancora oggi, molte persone in Armenia utilizzano gli stessi metodi impiegati tremila anni fa, lavorando l’uva e producendo vino in strutture apposite. Nelle fabbriche moderne si utilizzano botti di rovere per l’affinamento del vino, ma nei villaggi e presso i piccoli produttori permangono le tradizionali giare di terracotta chiamate “karas”. Queste vengono realizzate con quercia armena, che conferisce loro una caratteristica colorazione rosata. I vini ottenuti da uve autoctone armene, a contatto con le pareti interne delle karas di quercia, sviluppano un bouquet unico. Questa combinazione particolare è difficilmente replicabile in altri Paesi del mondo.

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Alcuni vini armeni

Si prevede che il sistema Abaco, incrementera` la trasparenza e migliorera` il monitoraggio della produzione grazie a strumenti di reporting completi. L’implementazione di questo sistema informativo fornirà gli strumenti necessari per migliorare la gestione dei vigneti garantendo inoltre alti standard di qualita`. Come ha commentato Roberto Mancini, amministratore delegato di Diagram Group: «Questo progetto rappresenta un passo importante per la valorizzazione della filiera vitivinicola armena e siamo entusiasti di poter contribuire, con la nostra esperienza e tecnologia, alla crescita di un settore chiave per l’economia locale. Lì’aggiudicazione della gara  appresenta un traguardo significativo che conferma il nostro impegno nel fornire soluzioni all’avanguardia per la gestione sostenibile delle risorse agricole».





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