Esposto del Cimap sulle tariffe idriche, Rivieracqua risponde ma il documento è segreto

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Imperia. Il dibattito sulle tariffe idriche applicate da Rivieracqua in provincia di Imperia si sposta sul tavolo della Quarta commissione ambiente e territorio della Regione Liguria, presieduta dalla consigliera di Taggia Chiara Cerri. Lo scorso giovedì, nel corso della prima audizione della Commissione sul tema, la sub commissaria dell’Ato idrico imperiese, Cecilia Brescianini, ha consegnato ai consiglieri regionali una relazione dettagliata, al momento ancora secretata, che ricostruisce l’iter dell’adeguamento tariffario e le motivazioni alla base degli incrementi applicati a partire dal 2022.

La discussione in commissione è nata in seguito a un’interrogazione presentata in consiglio regionale dal consigliere del Movimento 5 Stelle Stefano Giordano, che aveva chiesto chiarimenti all’assessore regionale al Ciclo delle acque, Luca Lombardi, sulle scelte tariffarie di Rivieracqua. Una questione su cui Regione ha dichiarato di non avere competenza diretta, determinando così il passaggio del confronto alla commissione consiliare. Nell’incontro di giovedì, al quale era stato invitato anche il presidente di Arera, Stefano Besseghini, quest’ultimo ha fatto pervenire una comunicazione con cui ha annunciato la sua impossibilità a partecipare fino a quando l’autorità nazionale per l’energia non si sarà espressa in via definitiva sulle nuove tariffe applicate in provincia di Imperia.

Secondo quanto emerge dalla relazione consegnata in commissione, di cui Riviera24 è entrata in possesso, l’aumento delle tariffe è stato determinato dall’adozione di una struttura tariffaria unica per tutto l’ambito territoriale ottimale (Ato) Ovest Imperia, in ottemperanza alla normativa nazionale e alle disposizioni di Arera. Prima dell’entrata in vigore del nuovo sistema, esistevano 304 tariffe diverse per il servizio di acquedotto, 32 per la fognatura e altrettante per la depurazione, con differenze significative tra un comune e l’altro. L’unificazione ha comportato un riequilibrio dei costi, con un impatto gravoso su alcune utenze del Ponente ligure, in particolare a Bordighera (dove le tariffe erano ai minimi termini), in parte di Ospedaletti (quella servita dall’acquedotto bordigotto) e sulle attività commerciali di mezza provincia.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Rivieracqua, nella propria relazione, ha difeso a spada tratta l’operato della struttura commissariale, sottolineando che la revisione tariffaria era un passaggio obbligato per adeguarsi alle direttive nazionali e superare un sistema frammentato e non più sostenibile. Un passaggio per molti aspetti traumatico,  quello dell’applicazione della nuova tariffa, che ha generato malcontento tra cittadini e imprese, con alcune associazioni di categoria che hanno deciso di impugnare gli aumenti davanti al Tar Liguria, finora senza successo, e il Coordinamento Imperiese Acqua Pubblica (CimAP) che sul caso ha presentato un esposto indirizzato anche alla Corte dei Conti. Uno degli aspetti più contestati riguarda l’aumento delle tariffe per alcune categorie di utenti. Rivieracqua spiega che la convergenza verso un’unica tariffa ha inevitabilmente generato degli incrementi per alcuni utenti, mentre per altri si sono registrate riduzioni (vedi il Dianese, dove il prezzo a metro cubo è sceso e non poco).

Un altro punto affrontato nella replica è la legittimità delle nuove tariffe. Rivieracqua richiama le recenti sentenze del Tar Liguria, che hanno dichiarato inammissibili i ricorsi presentati contro i decreti commissariali. Secondo il Tar, la tariffa è immediatamente applicabile, in quanto ha carattere provvisorio e può essere soggetta a conguaglio. I giudici amministrativi ribadiscono che la proposta tariffaria elaborata dall’Ente di Governo dell’Ambito non è immediatamente lesiva e che, di conseguenza, i ricorsi non possono essere accolti. Un ulteriore nodo centrale della questione riguarda le cosiddette “forniture a forfait” o “lente tassate”. Rivieracqua smentisce le affermazioni secondo cui la “Legge Galli” avrebbe escluso tali forniture per le utenze domestiche, spiegando che queste tariffe sono ancora presenti in diversi territori nazionali. La società ha comunque avviato un processo di conversione delle utenze a forfait in prese dirette. Negli ultimi anni, oltre 2 mila utenze sono già state trasformate, con ulteriori interventi previsti nei prossimi mesi per favorire un passaggio completo a un sistema più trasparente e allineato agli standard tariffari moderni.

Il documento firmato dal sub commissario dell’Egato Ovest Brescianini e dal neo amministratore delegato di Rivieacqua S.p.A indicato dal socio privato Acea Molise, Fabio Trolese, evidenzia inoltre come le nuove tariffe siano state definite secondo il Testo Integrato Corrispettivi Servizio Idrico (TICSI) e nel rispetto delle disposizioni di Arera. La relazione, oltre a essere stata trasmessa ai consiglieri regionali, è stata inviata anche alla Corte dei Conti della Liguria, adita dal CimAP, che ne aveva sollecitato un intervento di vigilanza sui rincari.

Stando a quanto si apprende, la Commissione Ambiente e Territorio proseguirà i propri lavori con le audizioni delle associazioni di categoria. Mentre si attende la pubblicazione dei verbali da parte della presidente Cerri, la vicenda continua ad alimentare tensioni tra i cittadini, le istituzioni e il gestore idrico. La mancata partecipazione di Arera alla discussione regionale lascia aperti numerosi interrogativi. Sarà proprio l’Autorità a dover fornire un parere definitivo sulla legittimità delle nuove tariffe idriche introdotte a Ponente.

(In copertina Claudio Scajola e il nuovo management di Rivieracqua)



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *